Presidio davanti alla Prefettura di Livorno domani lunedì 9 febbraio alle ore 18.00

Tutte le forze democratiche devono rispondere con forza all’attacco che il Governo e la destra stanno portando alla Costituzione repubblicana.
E’ un attacco pericolosissimo che prepara un ennesimo affondo autoritario, per attribuire al Governo pieni poteri, ribaltando una sentenza della Magistratura già passata in giudicato sul caso Englaro e attaccando le prerogative della Presidenza della Repubblica.
In queste ore è in gioco la democrazia del nostro paese.
Non possiamo assistere inerti a questo scempio, per questo raccogliamo l’appello della CGIL e dell’ARCI regionale che invitano le forze democratiche della Toscana a manifestare domani in tutta la Regione.
Come PRC e PDCI rispondiamo positivamente a questo appello (di cui riportiamo in calce il testo) promuovendo per domani, 9 febbraio, alle ore 18,00 davanti alla Prefettura un Presidio a difesa delle istituzioni repubblicane e dei principi fondamentali della nostra Costituzione.
 
Livorno, 08 febbraio 2009

PRC – PDCI Federazioni di Livorno

 

 

La Segreteria Regionale del PRC – SE invita tutte le strutture del partito alla massima mobilitazione

Nessuno dorma

 

In Toscana lunedì 9 febbraio, a partire dalle 18, si terranno presidi sotto tutte le prefetture delle città toscane, iniziativa partita dall’appello lanciato da Arci e Cgil Toscana, hanno già aderito i regionali del PD, PRC, PdCI, SD , Verdi, Lega Ambiente, UISP.

 

Da Liberazione di domenica 8 febbraio 2009

In tutte le grandi città, sit in e manifestazioni organizzate grazie al tam tam e ai partiti

Un intero Paese scende in piazza in difesa della Costituzione

di Enrico Colorni

Decine di migliaia, di persone sono scese in piazza in tutt’Italia, da Torino a Palermo, da Genova a Napoli, da Bologna a Milano fino a Roma. Sit-in e presidi organizzati grazie al tam-tam degli sms e di Internet, rilanciati dal passa-parola, dalle radio locali, persino dalla tv di Stato. Le proteste indette da un ampio arco di forze politiche, sociali e associative diverse tra loro ma tutte unite dal filo rosso del rispetto e della difesa dei diritti della persona e della laicità dello Stato, dei principi della Costituzione repubblicana e della divisione tra poteri dello Stato.

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Comunicato dei Giovani comunisti del circolo di Rosignano in merito alla questione palestinese

Apprendiamo dalle pagine dei più importanti quotidiani la presenza dell’ex segretario DS, ora uno dei massimi dirigenti del Partito democratico, Piero Fassino all’assemblea della comunità ebraica di Roma.
Non che questo certo ci meravigli molto, d’altra parte la deriva sempre più moderata del PD è sotto gli occhi di tutti. Questa occasione ne è solo l’ultima dimostrazione per chi era ancora scettico.
Fassino, intervenendo di fronte alla platea, ha così tuonato: “La responsabilità di questa tragedia è prima di tutto di Hamas, che nega il diritto di Israele a esistere”.
Qui non si tratta di schierarsi pro o contro Hamas, ma a fianco del popolo palestinese, particolare che non è affatto emerso da questa assemblea. In ogni passaggio la responsabilità viene accollata alla resistenza palestinese, declinata come forza terroristica. Vogliamo soltanto ricordare, per tornare ai fatti di casa nostra, che anche la resistenza italiana durante gli anni del fascismo veniva definita dal potere terrorismo!
Sorprende che alti dirigenti del PD, invece che sostenere la battaglia emancipatrice del popolo palestinese sostengano l’intervento criminale e militare dello Stato di Israele nella striscia di Gaza.
Per quanto riguarda il Governo italiano ha, nei fatti, contrastato la ricerca di una tregua umanitaria e di un cessate il fuoco che riuscisse a salvare vite umane dalla trappola di Gaza. E’ quindi oggettivamente complice dei crimini di guerra di cui è responsabile il Governo israeliano, anche Berlusconi e soci hanno le mani sporche di sangue.
Il popolo palestinese viene sistematicamente massacrato, dopo essere stato depredato della propria terra, dall’esercito e dal governo di Israele.
Non crediamo che la guerra e la violenza possano aprire il campo ad una soluzione definitiva per questi popoli, anzi alimenteranno ancora di più gli integralismi. E non c’è dubbio però che noi sosteniamo anche in questi momenti difficili il popolo palestinese; quando un popolo inerme viene attaccato, quando si cerca di distruggerlo è inevitabile che questo si organizzi e resista, rispondendo a questa violenza scellerata.
Probabilmente appariremo a molti come estremisti, addirittura da qualcuno saremo definiti terroristi, a noi non interessa, intendiamo comunque sostenere questo popolo.
Se possiamo, ci permettiamo di suggerire, soprattutto ai ben pensanti, di andare a cercare qualche foto, qualche video di quello che sta accadendo a Gaza, e pensare a quello che farebbero se i propri figli, le proprie mogli, i propri mariti, i propri cari ed i propri amici fossero in continuo pericolo, massacrati dal fuoco del governo israeliano.
Questa guerra rappresenta anche la sconfitta del popolo israeliano, non solo di quello palestinese, auspichiamo che questo popolo si ribelli alle decisioni di un governo che certo, alla luce di questi crimini, non li può rappresentare.

Giovani comunisti/e di Rosignano

8 gennaio – Comunicato stampa – Gruppo consiliare PRC al Comune di Livorno

comunicato stampa  della segreteria regionale toscana del PRC  

Rompiamo il muro dell’indifferenza e fermare la guerra, ora!
Solidarietà al popolo palestinese 

Oggi il gruppo consiliare comunale del PRC ha organizzato un presidio di protesta davanti al Comune per rompere il muro di silenzio e di indifferenza che investe la drammatica vicenda del popolo palestinese a Gaza.
E’, infatti, in corso un massacro terribile, sono già 720 i morti di cui oltre 220 bambini e la risposta della nostra città è inesistente.
Occorre invece che salga la mobilitazione popolare per fermare la guerra e costringere il Governo Italiano a fare qualcosa di concreto e a smetterla di essere complice dei crimini contro l’umanità di cui si sta macchiando il Governo Israeliano.
L’ONU balbetta bloccata dal veto USA, l’Europa è divisa.
C’è un milione e mezzo di persone in trappola a Gaza, non hanno possibilità di fuga e gli aiuti, per lungo tempo bloccati dall’embargo vergognoso che dura da 18 mesi, stanno entrando a gocce.
E’ in atto una grave emergenza umanitaria che deve imporre subito un vero cessate il fuoco, l’apertura di canali umanitari, la ripresa, senza condizioni, delle trattative di pace per permettere il rispetto delle risoluzioni dell’ONU ed il riconoscimento del diritto ad esistere dello Stato palestinese nei confini stabiliti nel 1967.
Anche le istituzioni locali non devono assistere passivamente a tutto ciò, serve una forte protesta, un’iniziativa nei confronti del Governo, il sostegno alle campagne di raccolta di aiuti in corso nel nostro paese.
Come gruppo PRC sosteniamo e siamo parte della Campagna SOS Palestina che sta partendo in queste ore, rivolta alle bambine ed ai bambini di Gaza.
Sabato 17 gennaio Livorno scenda in Piazza contro la guerra per dire no al massacro in corso ed indicare una via d’uscita all’incubo di Gaza. 

GRUPPO CONSILIARE COMUNALE
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Comunicato stampa

 

PRC: “Due quintali e mezzo di pane contro chi specula sulla vita di chi è a reddito fisso”

 
Comunichiamo alla città ed alle centinaia di aderenti che domani dalle ore 9,00 in Piazza Cavour (Via Grande lato Gran Guardia) si terrà la seconda uscita pubblica dei Gruppi d’acquisto popolare che con un atto semplice, l’acquisto collettivo del pane dal produttore, cerca di fare concretamente qualcosa contro il carovita, il caroprezzi, i grandi cartelli che speculano sui beni di prima necessità, quindi sulla vita delle persone.
E’ una nuova occasione per parlare con i pensionati che non ce la fanno a raggiungere la fine del mese, per comunicare con il cassintegrato o con il lavoratore a reddito fisso con una busta paga sempre più leggera e le spese quotidiane sempre più pesanti.
Sono due quintali e mezzo di pane contro la speculazione che ha fatto aumentare in poco più di un anno dal 10 al 20% importanti alimenti di base e per chiedere al Governo di fissare prezzi politici per i beni primari: il latte, la pasta, il pane, ecc.. Perché non si può lucrare sulla vita delle persone!
Chiediamo a tutti di aderire ai Gruppi d’acquisto popolare e di collaborare con noi per ripetere questa iniziativa nei quartieri ed organizzarla anche nei luoghi di lavoro.
Torniamo inoltre a chiedere un’iniziativa delle istituzioni locali per congelare il pagamento dei mutui a chi è stato licenziato, messo in cassaintegrazione o in mobilità. Torniamo a chiedere alle banche di decurtare subito i tassi d’interesse, visto che la Banca Centrale Europea ha provveduto ad una significativa riduzione del costo del denaro.
 
Livorno, 21 novembre 2008
 
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Livorno