Discussione in Provincia su Terminal Gas di Rosignano Solvay

Esprimiamo apprezzamento per la discussione che si è svolta oggi in Consiglio Provinciale a seguito della discussione dell’Interpellanza presentata dai sottoscirtitti capigruppo PdCI, PRC e  SeL.

Nel presentare l’interpellanza abbiamo ribadito che comprendiamo pienamente le preoccupazioni dei Sindacati sul futuro del Parco industriale di Rosignano e sulla possibilità che l’attuale crisi economica abbia sui nostri territori ricadute ancora più pesanti in termini di occupazione di quelle cui abbiamo assistito nel corso del 2009. Proprio per queste ragioni abbiamo sottolineato la necessità che il progetto in discussione sia valutato dalle Istituzioni con la dovuta freddezza e razionalità.

A tal proposito abbiamo affermato che la nostra contrarietà al progetto trova le sue ragioni sia sul versante dell’analisi economica e occupazionale sia sul versante dell’impatto ambientale e della sicurezza dei cittadini che vivono su quel territorio.

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Il Comitato Politico Regionale del Partito della Rifondazione Comunista

Firenze, 25 gennaio 2010
 
Il Comitato Politico Regionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europa della Toscana riunitosi a Firenze domenica 24 gennaio ha approvato a larga maggioranza il dispositivo proposto dalla segreteria regionale in tema di elezioni regionali.
 
In tale documento  si individuano punti programmatici stringenti e ben delineati con i quali proseguire il confronto – unitamente altri soggetti politici della Federazione della Sinistra –  con le altre forze della sinistra (Verdi e Sel) al fine di costruire una piattaforma programmatica comune e forte da portare al confronto programmatico col PD, per verificare le condizioni di un accordo in occasioni delle elezioni regionali. Accordo che permetta di proseguire l’esperienza comune attutatasi in questi anni. Gli esiti di questo confronto sono ad oggi legati alle questioni programmatiche e per questo non scontati. Il Comitato Politico ha quindi dato alla segreteria il mandato di andare in questa direzione stabilendo date certe e ravvicinate per la sua conclusione. Conclusione che sarà sancita da una nuova riunione del Comitato Politico Regionale nei primi giorni di febbraio. Una conclusione il cui esito è legato al riscontro e ascolto che tali elementi programmatici troveranno da parte delle altre forze della coalizione e del candidato Enrico Rossi: la centralità del lavoro, il sostegno alle categorie più colpite dall’attuale crisi, un modello di sviluppo che coniughi potenzialità dell’ambiente e un nuovo intervento pubblico in economia, la difesa ed il rilancio dei beni comuni e della scuola, ecc
 
Segreteria Regionale Toscana
Partito della Rifondazione Comunista

PRC: Ricordo di Bruno Fraschi

E’ morto Bruno Fraschi un comunista, un partigiano!
Un compagno semplice, onesto, amato e apprezzato da tutti, che ha dato tutta la sua vita per il Partito (prima il PCI, poi PRC) e per gli ideali in cui credeva!
Ha dedicato ogni giorno a tutto questo, fino a che la malattia non l’ha bloccato prima in casa e poi a letto!
E noi gliene riconosciamo pienamente il merito.
Uno sforzo enorme, grande come la sua passione, ma sempre nell’ombra, come il suo fare umile pretendeva.
Una vita spesa così. Tutta al servizio degli altri, in modo gratuito e volontario, un esempio per la sua schiettezza, per il suo modo diretto e senza troppi fronzoli e per quella profonda saggezza popolare che sapeva mettere nelle proprie parole, da autentico livornese dai piedi fino alla punta dei capelli.
Era un antifascista vero, militante fino al midollo, iscritto da sempre all’ANPI ed al Partito Comunista.
Operaio fin da giovanissimo, aveva fatto molti lavori anche molto duri. Nell’immediato dopoguerra aveva lavorato come palombaro nel recupero dei rottami delle navi affondate davanti al porto di Livorno, pagando quella necessità con pesanti conseguenze per la propria salute.
Nel febbraio 1991 aveva scelto con noi di non aderire al PDS e di fondare Rifondazione Comunista, di cui era militante prezioso, animatore del Circolo di Borgo, che era ormai il suo quartiere e a cui era legato da un amore profondo, pur non dimenticando mai le sue origini “veneziane”, indelebilmente segnate dal ricordo duro della guerra e della sua casa distrutta dai bombardamenti.
Tra gli incarichi che aveva rivestito, oltre a quelli politici della sua sezione e circolo di appartenenza, era stato anche Presidente del Circolo ARCI Borgo.
Per tanti di noi, era come un padre, era una persona buona, disponibile, che non si tirava mai indietro se vedeva un compagno o un amico in difficoltà.
In questi tempi così bui e duri, quando lo trovavo ormai infermo nel suo letto, e mi chiedeva sempre del Partito e dei compagni, gli era di grandissimo conforto sapere che una nuova generazione di comuniste e comunisti continuava la sua lotta.
Ti abbiamo voluto e ti vorremo sempre bene! Ciao Bruno!
Un abbraccio forte a Francesca e a tutti i suoi cari.
Sabato 23 gennaio – per l’89° anniversario della nascita del PCd’I –  le comuniste e i comunisti sfileranno anche per Bruno per le strade di Livorno!
 
Livorno, 21 gennaio 2010
 
Alessandro Trotta
(Segretario PRC – Fed. di Livorno)

21 gennaio 1921 – 21 gennaio 2010 : il PCd’I, i comunisti oggi, il lavoro

   
     

Care compagne e cari compagni,

il prossimo 21 gennaio ricorrerà l’89esimo anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia – sezione italiana di quella che allora era l’Internazionale Comunista.
Come certo tutte e tutti voi saprete la scissione che portò alla fondazione del Partito Comunista (che poi divenne il più grande d’Europa) avvenne durante il XVII congresso del PSI che si teneva al teatro Goldoni di Livorno. Gli scissionisti, i comunisti, aprirono così al teatro San Marco di Livorno il primo congresso del PCd’I.
Noi, comuniste e comunisti livornesi, anche quest’anno come sempre organizzeremo delle iniziative e un corteo per ricordare e rendere attuale quel giorno.
Noi pensiamo che le ragioni che 89 anni fa portarono alla fondazione del PCd’I siano quelle che ancora oggi portano migliaia di compagne e compagni a lottare. Le contraddizioni di allora sono le stesse che oggi noi combattiamo. Nella società contemporanea, lo sfruttamento del capitale sul lavoro e la violenza sulle classi subordinate esistono ancora e più amplificate di prima.
Il conflitto capitale – lavoro si fa ogni giorno più crudo, complice la crisi economica frutto del sistema capitalistico stesso. La ribellione degli schiavi di Rosarno, la minaccia di chiusura degli stabilimenti della FIAT a Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, la vicenda della INNSE di Milano, i licenziamenti selvaggi all’Eutelia, il precariato, per dirne soltanto alcuni dei più conosciuti, sono la dimostrazione che, a dispetto del camuffamento che i capitalisti si sono cuciti addosso (con la complicità degli opportunisti, come Lenin li definiva), fatto di buonismo e di ipocrisia, la violenza padronale oggi non è minore di ieri. Questi fatti sono anche la cartina tornasole a cui il proletariato odierno, quello cosciente di sé e dello sfruttamento che subisce, ha deciso di dire basta; ha deciso di dire a gran voce che la storia non è finita, una voce fatta di picchetti, di cortei, di occupazioni, una voce fatta di lotta!

Noi, giovani comuniste e comunisti di Livorno, come abbiamo fatto in questi anni, pensiamo di dover stare all’interno di queste lotte e queste vertenze, consapevoli che per uscire in maniera positiva (dal punto di vista dei lavoratori chiaramente) non basta avanzare delle proposte ma anche riuscire a organizzare tutti coloro i quali si oppongono a questo sistema.
Da questo punto di vista ricordare la nascita del PCd’I, che si proponeva appunto di riunire il proletariato, significa avere la consapevolezza che senza un’organizzazione di classe di tutti lavoratori lo sforzo di tanti compagni e compagne potrebbe essere inefficace. Ricordare il 21 gennaio per guardare al futuro, per la ricomposizione della sinistra, per il rafforzamento del Partito della Rifondazione Comunista, per aprire una nuova stagione di lotta per l’emancipazione dei lavoratori.

Facciamo appello a tutti i compagni e le compagne, a tutti i sinceri democratici, a tutti quelli che credono come noi che questa società vada cambiata affinché partecipino in massa sabato 23 gennaio dalle ore 17 in poi al presidio e al corteo in piazza Goldoni, poiché il PCd’I è patrimonio di tutti, non solo dei comunisti.

Il coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti di Livorno

PRC-PDCI: Oggi bella manifestazione, un fatto nuovo e un nuovo impegno a proseguire

   
     
Stamani Livorno, in una giornata di sole, è stata teatro di una bella manifestazione, appassionata, sentita, partecipata.
Centinaia di donne e uomini provenienti da varie realtà d’Italia hanno raccolto l’appello alla mobilitazione che, per la prima volta, tutti insieme i genitori dei ragazzi uccisi in questi ultimi anni nelle carceri o nelle piazze italiane dalla violenza di alcuni settori delle forze dell’ordine, hanno lanciato al paese.
Questi genitori e parenti hanno gridato con forza, tutti uniti, che in uno Stato veramente democratico non si può morire, in un modo tanto drammatico e brutale quanto inconcepibile, per mano di qualche servitore dello Stato che, invece della Costituzione, ha servito quella pulsione di repressione e di distruzione del “nemico” che in questi tempi terribili chi gestisce il potere ha inoculato, a piene mani, nella società per poterla tenere sotto il proprio tallone d’acciaio.
E’ un fatto importante che per questa prima volta si sia scelto Livorno per mandare questo messaggio di unità e determinazione.
E Livorno ha risposto positivamente: con i tanti che hanno partecipato al corteo, con chi applaudiva dalle finestre, con chi osservava incuriosito, ma solidale, al passaggio del corteo, magari un po’ perplesso per l’impressionante dispiegamento di forze dell’ordine, inedito e surreale per una realtà come la nostra e anche per le dimensioni della manifestazione.
Anche i comunisti erano presenti con una tanto folta quanto discreta presenza di compagne e compagni che si sono stretti intorno a queste famiglie per condividere l’impegno a continuare la lotta nella ricerca della verità e della giustizia.
Per coloro che oggi non ci sono più e perché i responsabili di tali nefandezze possano finalmente pagare il prezzo per il troppo sangue che, in questi anni, hanno versato.Livorno, 16 gennaio 2010

Alessandro Trotta (segretario PRC – Fed. di Livorno)
Michele Mazzola (segretario PDCI – Fed. di Livorno)

PRC-PDCI: adesione alla manifestazione di domani 16 gennaio

Il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti Italiani – membri della Federazione della Sinistra – aderiscono alla manifestazione di domani sabato 16 gennaio, in coerenza con la lunga lotta con l’appoggio concreto e quotidiano alle richieste delle famiglie dei ragazzi uccisi nelle carceri del nostro paese e per le strade delle nostre città.
Da sempre abbiamo denunciato lo stato delle carceri italiane, di cui oggi anche il Ministro Alfano si accorge, senza peraltro indicare con coraggio soluzioni concrete alla risoluzione di questi problemi.
Spesso la sensazione, confermata da troppi fatti, dimostra che la legge ed i diritti costituzionali sembrano fermarsi al di qua delle cancellate degli istituti penitenziari.
Al tempo stesso, aumenta la spinta repressiva indiscriminata dello Stato, che colpisce soprattutto i giovani. Una violenza di Stato che troppo spesso ha portato all’assassinio di ragazzi innocenti, sulla base di un arbitrario e inumano potere di vita e di morte sui corpi.
Partecipiamo a questa manifestazione, in modo convinto, per contribuire a far conoscere al paese e a Livorno, questa drammatica realtà, per bloccare le derive autoritarie e repressive e per continuare a lottare perché la verità e la giustizia possano finalmente essere raggiunte, per chi è morto, per i loro familiari, per tutti noi.

Livorno, 15 gennaio 2010
 
      Alessandro Trotta                                                           Michele Mazzola
Segretario PRC – Fed. di Livorno                                   Segretario PDCI – Fed. di Livorno