A difesa e per l’estensione dell’articolo 18 !

La Federazione della Sinistra ha lanciato nei giorni scorsi una petizione popolare per la difesa e l’estensione dell’articolo 18, raccogliendo migliaia di firme. A seguito della rottura delle trattative del Governo Monti con la CGIL intendiamo ribadire ed intensificare la raccolta delle adesioni alla petizione, per questo siamo impegnati in numerosi presidi per la raccolta e anche la diffusione di materiale informativo in merito ai provvedimenti che il Governo intende portare all’approvazione del Parlamento senza il consenso del più grande sindacato italiano, la CGIL, e cercando di stravolgere negativamente il mondo del lavoro, tentando di far pagare ancora una volta la crisi ai lavoratori.
Consideriamo l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà.
L’obbligo della reintegra di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l’esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose.
Se l’articolo 18 fosse manomesso ogni lavoratrice e ogni lavoratore sarebbe posto in una condizione di precarietà e di ricatto permanente, essendo licenziabile arbitrariamente da parte del datore di lavoro. Se l’articolo 18 fosse manomesso verrebbero minate in radice le agibilità e libertà sindacali.
Per questo motivo va respinta ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell’articolo 18. L’articolo 18 va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione.
Facciamo per questo a tutte le organizzazioni democratiche e a tutte le lavoratrici ed i lavoratori di sostenere ed impegnarsi a difesa dell’articolo 18.
E’ anche possibile sottoscrivere direttamente online la petizione sul sito della Federazione della Sinistra (http://www.federazionedellasinistra.com/federazione/).

Federazione della Sinistra Livorno

Quartiere Shangay

Ci fa piacere che dopo molto tempo di silenzio assoluto si torni a parlare dei problemi di Shangay, e dei tanti ritardi all’attuazione del famoso progetto di quartiere 2. Rifondazione Comunista da sempre ha cercato di spronare l’amministrazione comunale a tenere fede agli impegni presi con i cittadini del quartiere, denunciando più volte l’inefficienza della stessa, la quale ci risulta che si era impegnata a finanziare il progetto anche in mancanza di fondi pubblici nazionali e/o regionali. Volevamo ricordare inoltre che, al momento dell’approvazione del progetto (si parla del 2004) era stata votata una mozione in Consiglio Comunale che impegnava la giunta a costituire una commissione per monitorare l’avanzamento dei lavori, mai istituita dalla Giunta Cosimi e mai sostenuta dal circolo territoriale del PD.
Non possiamo non ricordare che, nel quartiere, si è proceduto fino adesso, sotto l’insegna dell’emergenza, vuoi per necessità, decadenza strutturale degli edifici, vedi blocco “410” di via Fabio Filzi, via Giordano Bruno, o perché si perdevano i finanziamenti, Via Dell’Antimonio. Ma quando si faranno le opere nella sua normalità?
I ritardi sono numerosi e crediamo che ci sia bisogno della mobilitazione del Quartiere.
Per questo motivo stiamo preparando un’assemblea pubblica nella quale chiederemo anche la partecipazione dell’ l’AC per capire quale è il punto della situazione.
Il nostro circolo ha sempre denunciato le problematiche del quartiere compreso i ritardi della consegna delle opere fatte fino ad ora.
Ma siamo stati tacciati come quelli che dicono sempre no, ma questo non corrisponde alla verità e siamo contenti che anche il PD del quartiere, oggi, si accorge dei ritardi e si decide a denunciarli.
Speriamo che non sia solo campagna elettorale, vista la situazione in cui si trova la Giunta Comunale.

Daniele Marella – Segretario del Circolo E. BERLINGUER (SHANGAY)

Non ci interessa la residenza anagrafica dei possibili acquirenti ma il futuro dell’autogestione!

Seguiamo con attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione della Compagnia Portuale di Livorno. In questo momento estremamente delicato e difficile, siamo convinti che non si possa precludere da tenere fermo un obiettivo chiaro. Tutte le decisioni che la Compagnia è chiamata a prendere dovranno essere finalizzate ad una rapida uscita dal momento di crisi e ad un futuro rafforzamento e rilancio della Compagnia stessa e del ruolo dell’autogestione sul porto.

Come facciamo da sempre vogliamo richiamare l’attenzione di tutte le Istituzioni e di tutte le forze politiche sulla necessità che, all’interno del Porto, sia centrale il ruolo del mondo dell’autogestione, in forma cooperativistica. Dobbiamo evitare che questa fase di difficoltà della Compagnia sia l’elemento che apre una fase di conflittualità che rischia di consegnare il Porto ad avventurieri che si fanno concorrenza sul costo del lavoro.

Proprio per questo, come Federazione della Sinistra, ci appassioniamo poco alla provenienza e alla residenza anagrafica di eventuali acquirenti con cui dovrà confrontarsi la Compagnia. L’unico aspetto che ci interessa è che la Compagnia proceda valutando l’offerta che le consentirà di riprendere forza il prima possibile.

Continuiamo, inoltre, a ribadire, che ogni giorno che passa diventa sempre più urgente che Autorità portuale e Istituzioni si adoperino per evitare un peggioramento delle condizioni di lavoro e creino le condizioni che consentono una ripresa dei traffici e un rilancio delle attività sul porto attraverso la messa in opera degli interventi strutturali necessari, basta ricordare la questione dei fondali.

Michele Mazzola (PdCI) – Lorenzo Cosimi (PRC) – Federazione della Sinistra Livorno

Mauro Grassi – Circolo Porto PRC Livorno

I lavoratori della Compagnia Portuale di Livorno sapranno fare le scelte migliori!

Ci preoccupa il difficile momento che sta attraversando la Compagnia Portuale di Livorno e le ricadute che essa potrà avere sull’intera gestione del Porto. La crisi attuale rischia di mettere a dura prova la tenuta e la presenza del mondo dell’autogestione, in forma cooperativistica, e di aprire una fase di conflittualità preoccupante all’interno di un Porto che rischia di essere consegnato ad avventurieri e speculatori.

Proprio per questo, come Federazione della Sinistra, sentiamo la necessità di intervenire, in questi giorni in cui i lavoratori della Compagnia sono impegnati nelle assemblee, per testimoniare con forza, la piena fiducia nei confronti della loro capacità di fare le scelte migliori per uscire dal momento di difficoltà che stanno vivendo e per rilanciare la stessa cooperativa. La forza delle cooperative sta proprio nel loro essere un’associazione degli stessi lavoratori che su base di uguaglianza intervengono per decidere sul loro lavoro e sul loro futuro.

Aggiungiamo, infine, che ogni giorno che passa diventa sempre più urgente che Autorità portuale e Istituzioni si adoperino per evitare un peggioramento delle condizioni di lavoro e creino le condizioni che consentono una ripresa dei traffici e un rilancio delle attività sul porto attraverso la messa in opera degli interventi strutturali necessari, basta ricordare la questione dei fondali.
Michele Mazzola – Lorenzo Cosimi – Federazione della Sinistra

FDS Livorno: “Pieno e convinto sostegno alla mobilitazione dei lavoratori contro le liberalizzazioni nel commercio”

Una delle poche certezze contenute negli orientamenti del Governo Monti sulle liberalizzazioni, riguarda le aperture degli esercizi commerciali le domeniche ed i giorni festivi.
Se su tutto il resto, il dibattito nel parlamento è ancora aperto, e ferve il lavoro delle varie forze politiche per dare uno sbocco normativo alle rivendicazioni di alcune categorie, sul versante del commercio l’affondo del governo è pesante e, non sembra trovare alcun contemperamento per l’indifferenza dei soggetti che compongono quella strana coalizione che è l’attuale maggioranza.
E’ in questo quadro che le organizzazioni sindacali, CGIL in testa, hanno lanciato per domani una importante mobilitazione nazionale per esprimere la propria contrarietà a questi provvedimenti. Una mobilitazione unitaria che merita il pieno e convinto appoggio politico della Federazione della Sinistra di Livorno e l’impegno a portare il problema dentro i vari ambiti istituzionali.
Non solo perché saranno ancora una volta i lavoratori a pagare sulla propria pelle il prezzo delle aperture e questo sarebbe già una ragione per noi più che sufficiente per sostenere la loro lotta.
Ma anche perché è chiaro che in questo modo si è imposto alla competizione un terreno che finisce per premiare chi è interessato essenzialmente a fare cassa, a dispetto della ricerca di alti standard di qualità e di un rapporto negoziale con le organizzazioni sindacali.
E questo a maggior ragione in un momento in cui anche in seguito alle manovre unilaterali di questo governo ed alla proposta di riforma fiscale, è di fronte a noi crescente riduzione dei consumi.
Il rischio per tutti è che nella competizione selvaggia finiscano per soccombere i piccoli esercizi e quegli esercizi medio-grandi socialmente più responsabili, con un danno occupazionale evidente e con condizioni di lavoro ancora peggiori in un settore già in sofferenza.
Il nostro impegno, a fianco delle organizzazioni sindacali e a quelle di categoria più attente al problema, vuol rappresentare un contributo per evitare che questo drammatico scenario possa realizzarsi, anche incalzando le istituzioni locali a svolgere quel ruolo politico che finora è clamorosamente mancato.

Livorno, 3 marzo 2012

Federazione della Sinistra – Livorno

COMUNICATO STAMPA: GORACCI – RIFONDAZIONE COMUNISTA SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE NEL PROCESSO

NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA:
«Rifondazione Comunista ritiene di inaudita gravità i reati che vengono contestati ad Orfeo Goracci e agli altri indagati. L’accertamento sul piano giurisdizionale e delle responsabilità penali spetta alla magistratura, nella quale riponiamo la massima fiducia. Il Prc ritiene, peraltro, che l’espletamento delle responsabilità politiche ed i comportamenti dei rappresentanti istituzionali debbano essere trasparenti e cristallini ben oltre le responsabilità penali. Per questa ragione, quando Goracci ha ricevuto l’avviso di garanzia gli abbiamo chiesto le dimissioni da vice Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria. Riteniamo che esista un dovere civico, una questione morale, una responsabilità costituzionale fondativa della rappresentanza. A partire da questi convincimenti il Prc si ritiene parte lesa, di fronte ai propri iscritti e all’opinione pubblica. Decide, pertanto, sin da ora, che si costituirà parte civile, per difendere l’onore e la militanza generosa e cristallina dei propri iscritti, nell’udienza di apertura dell’eventuale processo».