Unità, rinnovamento, prospettiva

 

  • Al termine dell’art. riportante il Comunicato stampa del PRC Rosignano, inseriamo le dichiarazioni rilasciate al Tirreno dal Consigliere Giacomo Luppichini e da Mario Baldeschi, coordinatore di Sel per la Bassa Val di Cecina.

 

  • Comunicato stampa PRC Rosignano

 

L’intervista rilasciata da Giacomo Luppichini e pubblicata su Il Tirreno venerdì 3 maggio ha il merito di aprire una doverosa discussione, pubblica, sulla sinistra e sul futuro che questa intende intraprendere. Ciò detto sono doverose alcune precisazioni senza le quali la situazione presa in esame assumerebbe un carattere irreale e irrealistico.
Nessuno in Rifondazione Comunista si è mai imposto quale “padrone” del Partito, anzi, la verità è che ogni decisione, anche la più banale, viene presa all’interno del Comitato Direttivo quale assise preposta. L’organismo è sempre sollecitato e fonte di sollecitazione di discussione nel Partito e mai, in tutta la storia del PRC, questa è venuta meno.
Nella fattispecie il PRC ha discusso lungamente, e sempre tenendo presente le posizioni delle altre forze della sinistra, ed infine ha fatto i passi conseguenti. Nessuno, anche in questo caso, è stato escluso dai luoghi opportuni ed al contrario la sostituzione nel Consiglio Comunale del compagno Franconi, al quale rinnoviamo la nostra stima e il nostro ringraziamento per il contributo dato e per quello che sicuramente non farà mancare al Partito in futuro, diventa un esempio di democrazia e di partecipazione.
Il Comitato Direttivo ha assunto una decisione importante e con senso di responsabilità al termine di un lungo periodo di riflessione e di analisi in cui tutti i compagni e le compagne sono stati partecipi, senza esclusione alcuna.
La questione che Luppichini solleva sull’unità della sinistra è un elemento dirimente a cui non certo Rifondazione vuole sottrarsi ma che al contrario rilancia e con il quale incalza alleati e non. Negli intendimenti del gruppo dirigente del PRC non esiste naturalmente la volontà di indebolire nessun tipo di alleanza, tanto più quella tra le forze che in questi anni si sono distinte, almeno a livello locale, in rigore morale e politico nonché in lungimiranza e lucidità.
Rilanciare l’unità significa rilanciare la proposta politica e allo stesso tempo rinnovare le forme, coniugando pratiche consolidate e innovative, della militanza e della partecipazione. Si tratta anche di ricostruire i gruppi dirigenti dando la possibilità di acquisire esperienze e competenze, un lavoro di largo respiro che deve essere l’incontro tra le nuove generazioni e quelle con maggiore esperienza. Leggi tutto “Unità, rinnovamento, prospettiva”

Comunicato stampa del Circolo PRC Rosignano

 

  • Segreteria PRC Rosignano

 

Il Circolo PRC di Rosignano annunciando le dimissioni del consigliere Giorgio Franconi sente la necessità di ringraziarlo per l’ottimo lavoro svolto in questi anni con impegno ed onestà intellettuale, per il profondo rispetto degli organismi dirigenti del Partito della Rifondazione Comunista, con i quali ha condiviso anche l’ultima decisione di dare spazio in Consiglio Comunale ad un nuovo compagno al fine di iniziarlo, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, alla vita istituzionale.
Ci impegniamo anche in previsione della prossima legislatura, che ci vedrà in prima linea per costruire una proposta politica ancora più serrata, coerente e rinnovata , sia nella forma che nella sostanza, rispetto a quella odierna.
Gli ultimi avvenimenti nazionali ci convincono di perseguire in maniera decisa il progetto ambizioso dell’unità della sinistra.
Il percorso compiuto fino ad oggi diventa il punto di partenza: prioritario è l’obbiettivo che tutte le forze progressiste, a cominciare da Rifondazione Comunista, si devono porre per ridare speranza e prospettiva ai cittadini e alle cittadine riportando al centro della discussione i lavoratori, i beni comuni e un nuovo modello di sviluppo.

p. la Segreteria
Silvia Gesess – Segretaria Circolo Rosignano

Porto di Livorno: il PRC incontra le Realtà sindacali del settore portuale Locale

 

  • Lorenzo Cosimi – Mauro Grassi*

 

1536893-porto_livorno3Il giorno 19 Aprile, su iniziativa della Federazione di Livorno del Partito per la Rifondazione Comunista e il “Circolo Porto” PRC si è svolto un incontro con i rappresentanti delle R.S.A. CGIL di Unicoop Servizi, Porto di Livorno 2000 e CPL/CILP .Dalla discussione sono emersi alcune valutazioni condivise che riguardano la situazione del porto di Livorno:

Agli effetti della crisi per il nostro scalo si sommano anche forti criticità dovute alla mancanza di una politica di programmazione che nel trascorrere di questo decennio ha prodotto un accumulo di carenze infrastrutturali e strutturali.  Con la vicenda Sintermar/F.lli Elia si sono definiti nuovi assetti che hanno istituzionalizzato una forma di “price competition”, creando di fatto un nuovo soggetto: “l’intermediatore di traffico”, con il conseguente indebolimento della figura del terminalista, inteso come imprenditore strutturato in condizione di gestire il ciclo delle operazioni portuali. La comunità portuale e la politica non hanno ancora analizzato con la giusta attenzione che cosa comporta la presenza di grandi fondi finanziari nel nostro scalo.
Questi elementi non hanno avuto la necessaria attenzione da parte delle forze politiche livornesi che governano la nostra città, che nel migliore dei casi hanno derubricato questi eventi a fattori commerciali. Leggi tutto “Porto di Livorno: il PRC incontra le Realtà sindacali del settore portuale Locale”

Sindaco Cosimi: Agenda di fine mandato 2009/2014

 

  • Documento presentato dal Sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi

 

AGENDA OPERATIVA FINE MANDATO 2009/2014

La condizione nella quale si trovano ad operare le Amministrazioni è, da tempo, di assoluta incertezza.
Il decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”, per quanto riguarda il Sindaco e l’Amministrazione, tacita in va definitiva ogni accusa di immobilismo rivolta a questa Amministrazione e alla sua maggioranza, autorevolmente rilevando e spiegando a posteriori, a chi ancora non l’avesse capito, il suo carattere di mera strumentalizzazione politica e di miopia nella comprensione della realtà politico-amministrativa in cui vivono gli Enti locali. Già dagli anni precedenti l’approvazione del Bilancio preventivo è divenuta una corsa ad ostacoli tra spostamenti di scadenze, imposizioni del Patto di Stabilità e tagli lineari alla spesa.
L’Amministrazione ha risposto con scelte precise, che hanno mantenuto alto il livello di protezione nei confronti dei cittadini più deboli e tentando di mantenere il livello culturale e sociale della città in quei limiti che abbiamo considerato degni di una città civile.   Le scelte operate sui bilanci hanno privilegiato una relazione di tutela con il consolidato dei servizi anche quando, come nel Trasporto Pubblico Locale, la difficoltà dell’intreccio con responsabilità che non sono locali ha determinato la rarefazione dei finanziamenti, oppure quando si sono sostituite, attraverso risorse proprie del Comune, ai mancati finanziamenti dello Stato e delle Regioni al “sociale”. Per non parlare, poi, di come i Comuni sono stati costretti, con l’IMU del 2012, a fare gli esattori per conto dello Stato.
Questo documento non è e non può essere la relazione di Fine Mandato, ma è l’intreccio del lavoro degli anni precedenti che giunge a compimento nell’ultimo anno di mandato, così come è buona prassi che sia nelle Amministrazioni locali. Leggi tutto “Sindaco Cosimi: Agenda di fine mandato 2009/2014”

Ciao Naretto !

 

  • red

 

Vogliamo ricordare con grande affetto il Compagno Naretto Chiellini, scomparso nella notte di venerdì 12 apr.,  riportando di seguito l’articolo che Il Tirreno ha pubblicato sulla sua scomparsa, e per il quale ringraziamo sentitamente:

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Direzione Nazionale 10 aprile – Doc non approvato (Bellotti, Bilardi, Giardiello e altri..)

 

  • Doc non approvato con 2 voti a favore

 

Per il partito di classe
Dopo la sconfitta, quale strada per il Prc?

La discussione sulla sconfitta elettorale di Rivoluzione civile e sul futuro di Rifondazione comunista fin qui avvenuta va completamente ribaltata. Per il gruppo dirigente fallimentare che ancora guida il partito tutto nasce e si esaurisce nella domanda “che ne sarà di noi?” A questa impostazione burocratica, che parte dalla sopravvivenza della struttura (in realtà del gruppo dirigente) a prescindere dai suoi obiettivi politici, vogliamo sostituire una discussione fondata sui processi reali in atto nell’economia e nella lotta di classe, su scala nazionale e internazionale.
Solo rompendo col soggettivismo impotente di questo gruppo dirigente possiamo orientarci nella situazione odierna.
L’organizzazione di partito ha senso solo e soltanto se trova corrispondenza nel conflitto reale, se è lo strumento della trasformazione sociale, o più precisamente, se è strumento per la rottura rivoluzionaria. L’esperienza del Prc mostra come un partito dotato di un apparato consistente, di cospicue entrate economiche, di presenza mediatica e nella pubblica opinione, possa rapidamente trasformarsi in un guscio vuoto e persino sparire, nel momento in cui la ragione della sua esistenza viene smentita dal conflitto reale.
Un partito di classe, prima di essere un’organizzazione o un apparato, è un programma, una prospettiva storica. Se essa si dimostra fondata, sarà possibile tramutarla in un corpo vivo, darle carne e sangue e costruire quindi lo strumento politico di cui la classe ha bisogno oggi più che mai (alla faccia di tutte le idiozie movimentiste e “grilline di sinistra”) se non vuole essere solo carne da cannone nella crisi del capitalismo.
In Italia si preparano le condizioni di una gigantesca esplosione sociale. La crisi profonda della sinistra non verrà risolta da nuove alchimie, ma dalla capacità di intervenire in un processo di massa paragonabile alle rivoluzioni arabe o alle esplosioni del movimento latinoamericano (anch’esse innescate dalla crisi finanziaria ed economica). È su questa prospettiva che dobbiamo tenere fissa l’attenzione se vogliamo che la nostra discussione getti le fondamenta per fare fronte a questo compito gigantesco. Tutto il resto sono schermaglie di gruppi dirigenti estenuati. Leggi tutto “Direzione Nazionale 10 aprile – Doc non approvato (Bellotti, Bilardi, Giardiello e altri..)”