Comunicato di solidarietà con gli imputati nel processo per i fatti del 30 nov-2 dic 2012

La Federazione livornese di Rifondazione Comunista esprime la più totale solidarietà nei confronti dei 22 imputati nel “maxiprocesso” per i fatti del 30 novembre/2 dicembre 2012. Al di là di ogni valutazione sui fatti contestati e sulla loro opportunità appoggiamo il lavoro, l’impegno e la lotta che i movimenti che si vuole colpire con questo processo hanno intrapreso in questi anni affinché a tutti fossero riconosciuti i propri diritti, dalla casa al lavoro, dal reddito fino alle battaglie ambientaliste che hanno sostenuto. Pensiamo che le condanne richieste siano un chiaro tentativo di opprimere un’intera area politica. Per queste ragioni, giovedì 29 ottobre saremo davanti al tribunale, insieme alle altre realtà cittadine che stanno esprimendo uguale solidarietà, uniti in un unico collettivo a contestare queste richieste di condanna.

La Segreteria della Federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista

Sull’incidente mortale in cantiere

La Federazione livornese di Rifondazione Comunista esprime le proprie condoglianze ai familiari di Gabriele Petrone, morto in un incidente sul lavoro avvenuto sulla nave Urania, ferma ai lavori nel bacino di carenaggio livornese. Auguriamo inoltre una pronta guarigione per gli altri colleghi feriti, in particolare per Crocifisso Incorvato le cui condizioni cliniche sono ancora critiche. Ancora una morte sul lavoro nella nostra città avvenuta in ambito portuale.

La magistratura e gli organi ispettivi livornesi hanno aperto una indagine che farà il suo corso per accertare eventuali responsabilità. Rifondazione Comunista vuole sottolineare come dai dati nazionali INAIL risulta che nel periodo Gennaio – Giugno 2015 siano morti sul lavoro, in Italia, 490 persone a fronte del solito periodo dell’anno precedente nel quale le vittime sono state 457. L’altro dato preoccupante è che sempre nel solito periodo (Gennaio-Giugno 2015) la Toscana risulta essere (esclusi infortuni in itinere) seconda in graduatoria nazionale nel rapporto fra infortuni mortali e dato occupazione. Purtroppo in questi anni abbiamo assistito ad un allentamento in termini legislativi in materia di sicurezza sul lavoro, grazie alle logiche che vedono come costi, “lacci e lacciuoli” l’attivazione di strumenti e processi che guardino ad un progressivo e concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di Lavoro.

La Segreteria

Solidarietà agli studenti vittime dell’aggressione fascista a Firenze

La federazione livornese del partito della Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai ragazzi che il 14 giugno, dopo aver partecipato ad un’iniziativa sindacale a Firenze, sono stati vittime di un’aggressione fascista.
E’ un evento che addolora ma purtroppo non stupisce: la presenza in diverse città toscane di sedi di movimenti che si richiamano al fascismo, una ideologia basata su violenza e sopraffazione, e la tolleranza nei loro confronti da parte delle istituzioni, non può che produrre questi frutti avvelenati.
Di fronte all’evidenza dell’insostenibilità globale del capitalismo, forse tra chi vuole mantenere lo status quo c’è chi pensa che la presenza di gruppetti di picchiatori fascisti possa tornare utile per intralciare e minacciare chi vuole costruire un sistema basato su uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale; da parte nostra non ci stancheremo mai di mettere in luce il ruolo di “utili idioti” del capitale svolto da fascisti e razzisti di ogni risma.

La segreteria della federazione livornese di Rifondazione Comunista

Un commento sul risultato delle elezioni regionali

si_toscanaRifondazione Comunista desidera ringraziare tutti i cittadini che hanno votato la  lista Sì-Toscana a Sinistra, e soprattutto i compagni e le compagne che hanno lavorato gratuitamente e con grande generosità per ottenere il massimo risultato possibile. Un ringraziamento particolare va al candidato Alberto Benedetti, dai consensi che ha ricevuto emerge non solo un forte legame con il territorio di Collesalvetti, ma un riconoscimento che va oltre quei confini. Risulta purtroppo evidente che i risultati ottenuti non siano però stati all’altezza delle nostre aspettative e dei nostri sforzi. Nonostante il risultato raggiunto a Livorno, anche nella nostra città il vero vincitore è stato l’astensionismo. Chiaramente, la Sinistra non è stata capace di intercettare la voglia di cambiamento che percepiamo nella nostra società, e di ripetere localmente il successo di Syriza e Podemos. Rifondazione Comunista non ha mai nascosto i ritardi ed i limiti nella costruzione della lista, ma ha deciso comunque di portare anche stavolta il proprio contributo, convinti che l’Aventino non rappresenti mai la soluzione migliore contro la barbarie incipiente. Non potevamo lasciare ancora più campo libero al futuro ottocentesco che il PD vuole costruire, dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Non potevamo rimanere da parte senza sfidare il razzismo profuso a piene mani dalla Lega Nord, e senza indicare lo sfruttamento del lavoro ed il potere della finanza come i veri nemici da abbattere. Siamo orgogliosi delle nostre scelte, ma occorre adesso capire che il progetto del Sì non è stato sufficiente; continueremo quindi a lavorare all’unità di una sinistra popolare, che nasca dal basso ed in continuità con la nostra proposta di alternativa emersa nelle scorse elezioni amministrative comunali, con  tutte le forze che ne hanno fatto parte, con tutte quelle che potrebbero farne parte in futuro, ma sopratutto con la maggioranza delle donne e degli uomini livornesi che chiedono ai comunisti ed alla sinistra di tornare ad essere protagonisti delle lotte e delle proposte politiche…

La Segreteria della Federazione Livornese del PRC

Comunicato Buongiorno Livorno / Rifondazione su darsena ultralight

Darsena Europa Ultralight
Prima di presentare questa proposta, anche per evitare strumentalizzazioni in una discussione a volte surreale, abbiamo aspettato che il PRP fosse approvato, anche attraverso il voto favorevole alle Varianti da parte dei Consiglieri eletti dalla coalizione di sinistra: Marco Bruciati e Andrea Raspanti. PRC e BL confrontati da tempo anche su questa opzione e siamo convinti della sua validità.
Questa proposta non è una novità, ed è anche una proposta che a suo tempo fu sottoposta dagli Uffici Tecnici dell’AP sia al Presidente Roberto Piccini, sia al Presidente Giuliano Gallanti i quali, non sappiamo per quali motivi, l’hanno scartata. Noi l’abbiamo chiamata step 0.5 in quanto non è in contrasto con il progetto più complessivo del PRP, ma anzi andrebbe definita propedeutica. Va da se che se gli uffici tecnici dell’Autorità Portuale hanno sottoposto questa proposta ai vertici dell’AP, hanno verificato tutti i problemi inerenti alla sicurezza della navigazione, la manovrabilità delle navi di grandi dimensioni, la corrispondenza delle banchina rispetto all’accoglimento dei grandi vettori dai 10/14 mila teu: Piloti, Capitaneria ecc.
Le sostanziali differenze fra questa proposta e il c.d. step 1, è che qui viene utilizzato l’attuale ingresso al porto (c.d.“Bocca Sud”). Nel programma dell’AP è già previsto il dragaggio dei fondali in quello specchio acqueo che permetterà alle grosse navi di navigare in sicurezza più vicini alla Diga della Vegliaia, potendo ottenere così un raggio più ampio per manovrare con più sicurezza. Sul piano della capacità operativa, nonostante la riduzione/arretramento della banchina adiacente al c.d. “braccio del Vestrini”, verrebbe realizzato un lay out poco più che doppio rispetto all’attuale Darsena Toscana. Dagli attuali 389.000 mq nei quali opera TDT, si arriverebbe a nuove aree di terminal per 900.000 mq., con una disponibilità di banchine uguale a quella della Darsena Toscana. Se non vi fossero gli attuali problemi di fondali, TDT, potrebbe movimentare 900.000 teu, Ciò significa che nella c.d. versione 0.5 della Piattaforma Europa potrebbero essere movimentati 1.800.000 teu. Le stime di crescita dei contenitori in Italia, confermate dal MIT e dai 15 Saggi, prevedono che da oggi al 2025 in Italia si possa movimentare 11-13 milioni di teu, rispetto ai 6 di oggi. Quindi questo lay out permetterebbe al porto labronico di raggiungere obiettivi di movimentazione di contenitori rilevanti, in breve tempo. Con questo progetto sarebbero notevolmente diminuite le quantità di dragaggi. Nella versione 1 bisogna fare escavi per creare un nuovo “cono di atterraggio” cercando fondali da -15 m, che si trovano grosso modo ai “mezzi freni”.
Poniamo un problema sul quale sarebbe bene che l’AP e le istituzioni impegnate nella realizzazione di quest’opera facessero chiarezza: se è vero che le istituzioni finanziarie europee sono disponibili ad impiegare risorse per realizzare infrastrutture portuali solo con fondali a – 18 m, mentre l’attuale PRP prevede fondali a -16, cosa succede? Andiamo avanti sapendo già che avremo bisogno di fare una nuova variante fra 1 o 2 anni? E cosa comporterà in termini concreti ridefinire un così ponderoso programma di escavi da -16 m a -18 m. Questo sia in termini economici, sia rispetto al problema del surplus di diversi milioni di mq di fanghi che si verrebbe a creare una volta saturata la nuova Vasca di Colmata? In questa versione è molto più facile fare gli escavi, anche sotto i -16 m (-17,-18), potendo approfondire la vecchia “soglia portuale” e i fondali interni che portano alle future banchine. In questa zona i materiali dei fondali sono duttili essendo formati da “panchina livornese”.
I tempi e le risorse per realizzare questo step sono molto inferiori anche rispetto a quelle, secondo noi ottimistiche, che l’Autorità Portuale prevede (5 anni). Realisticamente diciamo che se tutto va bene si arriva al 2024. Da qui al 2023/24 noi continueremo a perdere posizioni nel sistema nazionale, Gallanti, in caso di una sua nomina commissario fra uno o due anni ritornerà a Genova, ma noi rimaniamo a Livorno…

Gruppo Consiliare Buongiorno Livorno
Segreteria Fed. PRC Livorno

“NUOVO FUTURO”, C’È BISOGNO DI BUON SENSO!

nuovo_futuroTorniamo a porre l’attenzione su quella che risulta essere la vertenza più complessa del Comune di Rosignano, quella di Nuovo Futuro, per la quale all’ultimo tavolo di trattativa tra CDA e sindacati è stato firmato un verbale di mancato accordo.

Adesso la trattativa si trasferisce al tavolo istituzionale della Provincia, ma se l’atteggiamento rigido che sembra aver adottato fino ad adesso il CDA non muterà si preannuncia un ulteriore mancato accordo, soprattutto alla luce della decisione dell’assemblea dei lavoratori di confermare il mandato ai sindacati nell’ottica della tutela dei posti di lavoro, tutti, compresi tipografia e caffetteria delle Creste. Riteniamo che la ferma volontà di non rimettere in discussione la chiusura dei due settori in perdita da parte del CDA sia un segnale preoccupante, come il fatto che nonostante le dichiarazioni non sia stata formalizzata una proposta di cessione di ramo d’impresa verso i lavoratori, sei, della storica tipografia.

Altra cosa che sinceramente ci rende perplessi è il mancato adeguamento del monte ore dei lavoratori via via che gli appalti venivano ridimensionati o addirittura persi, prassi che evidentemente ha generato un accumulo di ore retribuite ma non incassate dalla Cooperativa, come d’altro canto ci sorprende il fatto che la dirigenza non abbia un piano industriale, una prospettiva con la quale giustificare le necessarie “potature”(cit. Direttore Fantoni). Un Cda in scadenza, ci risulta nel mese di maggio, che evidentemente ha commesso errori di gestione, che non è stato in grado di sollecitare i creditori, tanto da finire in Prefettura, dovrebbe a nostro avviso avere un po’ più di buon senso e disponibilità al confronto. Quindi siamo ad augurare una serena e chiarificatrice assemblea dei soci ed una nuova e reale trattativa presso il tavolo provinciale.

Per la segreteria della Federazione livornese di Rifondazione Comunista- Silvia Gesess