Dichiarazione di voto
Ieri nel mio intervento avevo detto il sistema istituzionale è posto di fronte a una prima emergenza, quella sociale, nella quale emergono a nostro avviso due priorità: il lavoro e la casa.
Questo bilancio, pur essendo in una situazione di crisi economica e di contrazione delle entrate, non tiene conto della crisi e delle sue ricadute sociali, delle emergenze che la crisi ha aperto in città.
Un bilancio si dovrebbe far carico di queste situazioni e dovrebbe individuare progetti e risorse utili a promuovere sviluppo, dovrebbe farsi carico di attivare misure concrete in termini di sviluppo economico e di tenuta sociale sul territorio, questo si ottiene attraverso una oculata scelta di priorità di interventi.
A favore dei lavoratori, con le misure che proponevo ieri, ma anche con interventi di supporto a piccole e medie imprese che dovranno essere indirizzati a sostenere gli investimenti in innovazione, sia a sostegno del credito. Purtroppo da questo bilancio non emerge un segnale di discontinuità con le politiche passate, nessun indirizzo verso qualcosa di nuovo, nessuna risposta alle domande che la crisi ci pone.
A Livorno la crisi colpisce di più rispetto ad altre zone della toscana, secondo il rapporto Irpet sullo stato dell’economia della nostra regione i dati che emergono sono inquietanti. Il fatturato delle imprese livornesi, su base annua è calato del 30%, la produzione industriale del 27% mentre anche l’export segna un meno 25,7 % (niente male per una città che ha anche un sistema portuale). Si tratta di dati da severa recessione economica In questa situazione purtroppo chi perde il reddito e il lavoro rischia anche di perdere la casa, e entro la fine del 2010 saranno circa un migliaio le famiglie con sfratto. Ieri dicevo che a Livorno ci sono troppe case senza famiglia e troppe famiglie senza casa e che giudicavamo la politica nei confronti dell’emergenza abitativa insufficiente rispetto ai bisogni: Non ho sentito, al di là dei soliti discorsi nulla di nuovo nella replica dell’assessore.
Nessuna proposta che riguardi il caro affitti, nessun provvedimento nel modificare le norme per gli sfratti di morosità incolpevole. Nessun piano straordinario di reperimento di strutture vuote da utilizzare per le famiglie che perdono la casa.
Per noi è fondamentale che si trovino le risorse per dare risposte a questi problemi.
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