Il “rottamatore” Rosi manda al diavolo i consiglieri..!

di Redazione

 

[..] “Signor Rosi, lei deve avere più rispetto dei consiglieri, persone elette dal popolo che non hanno il suo stipendio. Non si può rivolgere in questi termini a consiglieri e lavoratori. La seduta è sospesa”.
Con queste parole il presidente della seconda commissione Lorenzo Cosimi (Federazione della Sinistra) interrompe i lavori a Palazzo Civico, dopo che il secondo e conclusivo intervento di Angelo Rosi, amministratore unico di Aamps, aveva provocato l’indignazione dei consiglieri. Come mai? Perchè Rosi aveva dichiarato di «aver ascoltato tante cazzate”.[..]

Le frasi sopra riportate e l’articolo del Tirreno che segue ed al quale rimandiamo la lettura completa ( ringraziandolo),   parlano da sole.  Ieri, 5 giugno 2012, si è consumata una delle più tristi rappresentazioni andate in scena all’interno dell’ Amministrazione comunale livornese, negli ultimi anni. Leggi tutto “Il “rottamatore” Rosi manda al diavolo i consiglieri..!”

FDS: situazione politica e iniziative di giugno

PRC – Federazione della Sinistra

 

Si intensifica l’azione politica della Federazione della Sinistra che nel mese di giugno metterà in campo ben tre inizative.

Di seguito alleghiamo copia dell’articolo de Il Tirreno a firma di Lorenzo Cosimi che ne evidenzia maggiormente i dettagli.

 

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Vicenda Solvay: interrogazione di Monica Sgherri

CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

 

Vicenda Solvay. Interrogazione di Monica Sgherri in Regione. Sgherri: “tutelare sia l’ambiente che l’occupazione. Necessario massimo impegno nel prossimo accordo di programma per adeguati interventi  compensativi dell’utilizzo della risorsa idrica e soprattutto per ridurne l’utilizzo con appositi interventi migliorativi”.

Firenze, 24 maggio. Vicenda Solvay. Interrogazione di Monica Sgherri in Regione. Partendo dal presupposto che vadano tutelati nel contempo gli aspetti ambientali e occupazionali legati all’attività dell’azienda sul territorio toscano, l’interrogazione – spiega la capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” si focalizza – in merito ai numerosi risvolti che l’attività industriale di Solvay ha – sulla necessità che – in vista del prossimo accordo di programma – sia posto il massimo dell’impegno affinché vi siano certo adeguati interventi compensativi in merito all’utilizzo della risorsa idrica per scopi industriali ma soprattutto che si punti ad interventi tesi a ridurne l’utilizzo. Riduzione da ottenersi prendendo in considerazione interventi che ottimizzino il suo utilizzo nell’ambito del processo produttivo di Solvay. Ed inoltre si compia ogni sforzo – ovviamente per quanto di  competenza – per far sì che quanto corrisposto in particolare da Solvay per lo sfruttamento minerario sia effettivamente impiegato sul territorio. Un percorso di definizione – conclude Sgherri – dell’accordo di programma che deve vedere adeguato coinvolgimento delle istituzioni e delle comunità locali.

Atti dell’interrogazione in ordine di pagina (1-4, da sinistra verso destra)
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Lo Stato non risarcirà più per le calamità naturali

di Elena Arrisico *

 

Il nuovo decreto legge n.59, che riforma la Protezione Civile, stabilisce che lo Stato non pagherà i danni provocati da catastrofi naturali a case, aziende o qualsiasi altra struttura danneggiata. I cittadini dovranno fare da soli e premunirsi per tempo di una relativa polizza di assicurazione, specialmente se vivono in zone a rischio.
Le calamità naturali – terremoti, alluvioni, tsunami e chi più ne ha, più ne metta – saranno, dunque, a carico del cittadino, che dovrà far ricostruire l’edificio crollato o danneggiato a sue spese, come spiega chiaramente il decreto legge: “Al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati“. Decisione presa per “garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione. Cosa che lo Stato non può più permettersi per cronica carenza di fondi“.
Decisione, come minimo, curiosa dato il recente emendamento bipartisan approvato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, che prevede il fondo per gli eventi imprevisti e, dunque, anche per le calamità naturali. Leggi tutto “Lo Stato non risarcirà più per le calamità naturali”

Scuole d’infanzia a Livorno: interpellanza

Gruppo PRC – PDCI

 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale

La notizia della richiesta di statalizzazione di tre scuole d’infanzia da parte del Comune di Livorno, non ci stupisce.
E’ frutto di una tendenza che viene da lontano e che punta a ridimensionare il ruolo del Comune nella gestione dei servizi educativi.
Oggi, questa tendenza rischia un’accelerazione dovuta al blocco governativo alla sostituzione del personale delle scuole d’infanzia.
Un tema squisitamente politico e di rilievo nazionale.
E’ l’effetto – anche qui – dei tagli profondissimi alla spesa sociale che il Governo dei tecnici sta portando avanti, cercando d’imporre la stessa filosofia anche alle autonomie locali.
Le difficoltà finanziarie dei Comuni, insieme al patto di stabilità, rappresentano una tenaglia che rischia di cancellare il patrimonio di lavoro pubblico e di servizi accumulato dai Comuni dal dopoguerra fino ad oggi.
Di fronte a questo scenario drammatico, non ci sono scorciatoie, se vogliamo dare una risposta vera alle decine di famiglie che oggi stanno protestando, contro la cancellazione di importanti servizi comunali.
Non è una scorciatoia la statalizzazione. Da un lato per i problemi di merito di questa proposta, ben sottolineati dalle famiglie, dall’altro perché non ci sembra che questa proposta possa avere la forza di costringere il Governo a passi indietro, se invece fosse questa la motivazione per cui tanti Comuni si sono affrettati ad avanzare questa richiesta. Tenuto conto che in piena tempesta “spending review” che porterà ad un nuovo bagno di sangue per molti servizi, sembra difficile che lo Stato possa a farsi carico di costi aggiuntivi, visto che anche la Scuola sarà chiamata a pagare dazio per recuperare i 4 miliardi e mezzo di euro di minori spese previste per il 2012.
Meno che mai è una scorciatoia la consegna ai privati della gestione dei servizi educativi, ma significherebbe scaricare sui bambini e le famiglie i costi di una scelta che si tradurrebbe in minore qualità e maggiori costi per gli utenti.
E’ che in gioco è il diritto allo studio e, con esso, il futuro della nostra società.
Non ci sono alternative, occorre che la protesta sociale si allarghi in città, perché quello che oggi investe alcuni diventerà a breve il problema di tutti, e che essa s’indirizzi nei confronti del Governo per costringerlo ad eliminare blocco alle assunzioni.

Ed il Consiglio Comunale e le forze politiche, che a Livorno nicchiano ed a Roma appoggiano l’azione di Monti, invece di assistere muti a quanto sta accadendo, trovino il coraggio di sostenere e rappresentare questa protesta.
Questo atteggiamento ci meraviglia ancor di più tenendo conto che i servizi all’infanzia del Comune di Livorno sono sempre stati riconosciuti anche a livello nazionale, un fiore all’occhiello dell’amministrazione.

Per questa ragione, il gruppo consiliare comunale PRC-PDCI interpella il Sindaco e la Giunta per conoscere se intende perseguire questi obiettivi e far valere il ruolo e la dignità dell’Ente che rappresentano o se intendono continuare a governare semplicemente il progressivo smantellamento dei propri servizi.

Livorno, 12 maggio 2012

p. il Gruppo PRC – PDCI
Tiziana Bartimmo