Equitalia, episodio doloso a Livorno: comunicato stampa della Federazione della Sinistra

Comunicato stampa *

12 maggio 2012

In merito all’episodio doloso che ha colpito Equitalia anche nella Nostra città, riteniamo opportuno, come Federazione della Sinistra di Livorno, sottolineare ancora una volta la ferma condanna verso qualsiasi atto di violenza.
Restiamo comunque preoccupati per una situazione sociale che mostra il chiaro segno di un disagio diffuso che non risparmia neppure la realtà Locale.
Alla luce di questo contesto è quanto mai necessario che la stessa Amministrazione comunale si adoperi per andare oltre una semplice presa d’atto della situazione, rispondendo attraverso politiche attive che possano incidere concretamente nella direzione di un tangibile miglioramento delle condizioni di vita del Cittadino stesso.

* Pubblicato domenica 13 maggio su Il Tirreno, L’Unità e QuiLivorno

Dall’Europa all’Italia: analisi politica del voto

FdS – Comunicato stampa

 

Dal voto francese e greco e inglese viene la sconfitta delle politiche liberiste, come del resto era accaduto in Spagna; il voto francese premia una forza di opposizione che si presenta come alternativa .
Bersani che cerca di appropriarsi della vittoria di Hollande dovrà spiegare quanto l’equità di Monti assomigli alla eguaglianza dei socialisti francesi,quanto rinegoziare il fiscal compact si sposi col voto nel Parlamento italiano all’introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio.
La responsabilità delle forze politiche che si ispirano alla Sinistra Europea esce dal voto riconosciuta ed accresciuta. In Francia dove la  ispirazione unitaria e responsabile del Front de la Gauche è stata decisiva per la vittoria delle sinistre e lo sarà per incalzare Hollande e i socialisti al rispetto dei loro impegni; in Grecia dove  Syriza diventa il secondo partito del paese ed il partito comunista greco registra una sostanziale avanzata in termini di voti assoluti e di rappresentanza parlamentare.
I risultati delle amministrative italiane esprimono orientamenti analoghi.
Premesso che non va fatto l’errore di proiettare questi dati in elezioni politiche; (precedenti esperienze ci devono vaccinare, a questo riguardo) in Italia l’effetto marmellata (tutti eguali) accentua l’antipolitica che ha il suo sbocco nell’aumento delle astensioni.
Il PD si giova di una rendita di posizione che non nasconde il calo di consensi in voti assoluti, l’ ambiguità della sua politica (D’Alema può resuscitare la fotografia di Vasto,ma se questo non significa la fine,qui ed ora,  dell’appoggio a Monti è puro politicismo).
Da Roma a Palermo, a Genova, a Milano a Cagliari,a Bari,a Livorno il PD mostra la sua incapacità di esprimere un ruolo di guida di una coalizione; il  centrosinistra è finito.
La sconfitta del PDL e del Terzo Polo mina le basi politiche del governo Monti.
In questa situazione di vuoto si insinua ,come in altri momenti, la provocazione del terrorismo.
Nel panorama politico uscito dal voto, nuove responsabilità e  spazi di manovra si aprono per la Federazione della Sinistra; anche a Livorno dove la crisi della (ormai abbondantemente ex) maggioranza politica uscita dal voto assume aspetti di rissosità, tali da creare nuovo discredito sulle Istituzioni e conseguente nuova disaffezione dei cittadini.
L’ Amministrazione Comunale si muove al di fuori di ogni filo di coerente programmazione,l’estemporaneità è la norma: dai rifiuti (il TVR cavato dal cilindro in questi giorni insieme alla terza linea), all’evidente mancato raccordo tra Piano Strutturale e Piano Regolatore generale del Porto, alla divaricazione continua e ripetuta tra indirizzi di governo locale e quelli regionali. Le iniziative della Magistratura di questi giorni mettono alla luce preoccupanti fenomeni di non governo del territorio: l’autore del Piano vigente declina ogni responsabilità rispetto all’immissione nel Regolamento urbanistico della facoltà di edificare in aree tutelate.
La Federazione rilancia il proprio progetto con due iniziative: alla fine di maggio sui temi del Commercio, a i primi di giugno sul lavoro e sull’occupazione.

 

Coordinamento Federazione della Sinistra di Livorno

“C’è bisogno di Sinistra!”

– Assemblea pubblica organizzata dalla FdS di Livorno –

 

Livorno e l’Italia hanno bisogno della Sinistra.  La rapina del lavoro, dell’ambiente, dei beni comuni, dei diritti, ci ha fatto piombare in una crisi epocale. Per questo, la Federazione della Sinistra di Livorno, avvertendo l’urgenza di dare risposte concrete a questa grave situazione presente sia a livello Locale che Nazionale, invita la Cittadinanza tutta, gli iscritti, e tutti coloro che si riscontrano in questi valori (ogni giorno messi in crisi e ridimensionati drasticamente) a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà venerdì 20 aprile p.v. alle ore 17, presso i locali del circolo Arena Astra di piazza Luigi Orlando.

Mozione presentata al Consiglio Comunale di Livorno dal Gruppo della Federazione delle Sinistra

Testo della mozione:

Preso atto
che il Governo Monti ha chiuso le trattative sul pacchetto lavoro dichiarando che procederà senza l’ accordo del massimo sindacato italiano nella presentazione di un testo che –tra l’ altro- modifica l’ art. 18 dello Statuto dei Lavoratori eliminando una delle massime garanzie democratiche offerta dal nostro ordinamento giuridico;
che tale arrogante posizione, che si traduce in un inaccettabile “prendere o lasciare” dimostra come al Governo stia a cuore solamente la libertà imprenditoriale di licenziare a piacimento;
che vi è altresì il rischio che si voglia eludere anche un’ aperta discussione parlamentare proponendo il pacchetto governativo sotto forma di un decreto legge;
Manifesta
la propria contrarietà per il metodo seguito e, nel merito, alla abrogazione di fatto dell’ art. 18.
Considera
l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori nella sua attuale formulazione un ineliminabile baluardo contro i licenziamenti discrezionali e quindi una insopprimibile garanzia per la vita democratica del Paese.
Esprime
la propria solidarietà alla CGIL condividendone la scelta di mobilitare i lavoratori a difesa dei loro diritti democratici, già ampiamente aggrediti dalla FIAT
Auspica
Che sul problema vi sia un’ampia discussione parlamentare in grado di modificare le decisioni assunte dal Governo
Sostiene il Sindacato nella difesa dei diritti dei lavoratori.
Invita

Chiede
Al Presidente del Consiglio Comunale di inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla ministra del lavoro, ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai segretari dei sindacati provinciali e nazionali.

I Consiglieri

Tiziana Bartimmo
Lorenzo Cosimi

Riforma del lavoro: il governo detta, i partiti si sfaldano. Esiste ancora il Parlamento?

 di Franco Frediani*

da Dazebao.it

Il dato è certo, le problematiche del Lavoro ed in particolare la questione dell’articolo 18, hanno bisogno di una condivisione e di una convergenza ampia, e non di una prova di forza unilaterale.
Il Presidente della Repubblica si è ancora una volta espresso dando più che una semplice impressione di fare sponda a possibili (se non quasi certe) decisioni assunte dal governo. “Quello delle crisi aziendali è il problema più drammatico, le aziende chiudono e i lavoratori rischiano di perdere il posto”, ha spiegato Napolitano. E tutto ciò succede non a causa “dell’articolo 18 ma attraverso il crollo delle attività produttive”. La confusione che si sta generando sembra più che certa. In risposta alla parole del Presidente non sono mancate quelle rilasciate dal capogruppo alla camera Massimo Donadi che non ha mancato di sottolineare l’insensatezza della decisione del governo: “Ha ragione Napolitano quando dice che il problema principale è la crisi che porta migliaia di aziende a chiudere ogni anno. Come dimostrano i 100.000 licenziamenti collettivi l’anno che ci sono stati dall’inizio della crisi ad oggi. Oltre ai 600.000 che stanno per arrivare per le aziende che hanno ormai concluso tutto il periodo di cassa integrazione e di mobilità. Il parlamentare dell’IDV non fa sconti e rilancia affermando che “Questa pseudo-riforma toglierà soltanto diritti e tutele a chi già oggi ne ha poche di fronte alla gravità della crisi e non rafforzerà in nessun modo le aziende italiane. L’eliminazione dell’Art.18, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, produrrà soltanto due cose: tensioni sociali e maggiori licenziamenti e, con riferimento a questi ultimi, una generalizzata ‘rottamazione dei cinquantenni”.

Il fronte politico sembra frammentato, ma in realtà, quando si pone la domanda sull’appoggio al governo Monti, rispuntano gli istinti velleitari che hanno mosso a suo tempo gli stessi sponsor della “soluzione tecnica” da affidare a Monti (con il PD ovviamente in testa!).

Crediamo sia necessario che le parole dello stesso Presidente della Repubblica siano analizzate bene e meglio, specialmente quando, rivolgendosi alla stampa, afferma di “Non credere al fatto che noi stiamo per aprire le porte ad una valanga di licenziamenti facili sulla base dell’articolo 18”. Ci chiediamo su quali basi lo stesso Napolitano, di fronte alla preoccupazione dilagante nel Paese, risponde ai giornalisti affermando che “Bisogna sapere a cosa si riferisce l’articolo 18”. C’è una netta discordanza tra Napolitano (che parla di “non conoscenza del significato dell’art.18) e la posizione sia dei sindacati che di storici conoscitori dell’argomento quali Sergio Cofferati che non mostra dubbi in proposito: “Lotta dura e cambiamenti profondi da parte del governo sulla riforma del lavoro. Se non avverranno il PD deve votare contro il testo annunciato. Così com’è non può essere votato dai democratici”. L’europarlamentare del PD rincara la dose affermando che “Aggiustamenti piccoli potrebbero non bastare”. Lo storico ex leader della Cgil spiega che “la discussione sul mercato del lavoro è fuorviante, e che il tema principale è la crescita”, a dimostrazione del fatto che “Monti impegna le sue energie a discutere la riorganizzazione di una cosa che non c’è. Questa cosa che manca è il lavoro”. Leggi tutto “Riforma del lavoro: il governo detta, i partiti si sfaldano. Esiste ancora il Parlamento?”

Raccolta firme in difesa dell’articolo 18. I presidi della Federazione della Sinistra.

Venerdì 23 marzo:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Sabato 24 marzo:

Piazza Cavour presso il GAP – ore 9

Quartiere Shangay, P.za F.lli Bandiera – ore 9 – Circolo di Shangay

Conad della Leccia – ore 9 – Circoli La Rosa e Salviano

Rosignano Marittimo P.za Pietro Gori – ore 9 – Circolo di Rosignano

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Rotonda dell’Ardenza – ore 15 – Circolo La Rosa

Circolo ARCI del Gabbro – ore 15 – Circolo di Rosignano

Supermercato Coop Rosignano – ore 16 – Circolo di Rosignano

Domenica 25:

Terrazza Mascagni – ore 9 – Circoli Borgo e San Jacopo

Lunedì 26:

Stabilimento Solvay Rosignano – ore 7 – Circolo di Rosignano

Mercato Rosignano – ore 9 – Circolo di Rosignano

Cantiere Orlando – ore 12

Mercoledì 28:

Supermercato Coop Rosignano – ore 16:30 – Circolo di Rosignano

Giovedì 29:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Venerdì 30:

Mercato di Vada – ore 10 – Circolo di Rosignano

Sabato 31:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro