Ferrero: con il centrosinistra stiamo solo perdendo tempo

  • Il manifesto di venerdì 14 dicembre 2012

 

Paolo Ferrero, segretario del Prc, Di Pietro e De Magistris chiedono a Bersani di accettare il Quarto polo in alleanza.
E invece io faccio un invito a Di Pietro e a De Magistris: rompiamo gli indugi e diamo subito vita al Quarto polo. C’è un problema di tempi e cioè di democrazia: per costruire in maniera partecipata la nostra lista dobbiamo avere un minimo di tempo. Non abbiamo nessuna intenzione di fare operazioni dall’alto. E se Grillo ha fatto le parlamentarie, e il Pd ha fatto primarie per il premier e per i candidati, noi certo non possiamo ritrovarci in quattro a fare le liste fra Capodanno e la Befana. La democrazia richiede tempo. Quindi lancio un grido di allarme: con le elezioni a febbraio, di tempo ne abbiamo poco.

Esclude che Bersani dica vi sì?
Bersani ha chiarito in ogni modo che non taglierà gli F35, e infatti ha votato il piano del generale Di Paola, ministro della difesa. Che proseguirà le politiche di Monti con un po’ di solidarietà in più. Che ormai l’art.18 non si tocca, e nemmeno il fiscal compact. Il Pd ha appena votato un decreto sviluppo che dovrebbe piuttosto chiamarsi decreto recessione. E ormai dice apertamente che un rapporto con il centro rigorista lo cerca per ragioni politiche, non per necessità dei numeri. Le proposte che fa Bersani aggravano la crisi. Il rischio è che quelle politiche gonfino di nuovo la destra, come è successo da altre parti.

La presenza di Vendola in alleanza non è garanzia che l’agenda Bersani non sarà quella di Monti?
Bersani ha già spiegato che si sono dati una regola: si decide a maggioranza. Ed ha aggiunto che il Pd ha il 30 per cento e Vendola il 15. L’indirizzo politico sarà evidentemente quello di Bersani. Ripeto, questo è chiaro.

Quindi basta richieste al Pd?
Certo. Il nostro problema è dire se l’alternativa c’è o non c’è. Leggi tutto “Ferrero: con il centrosinistra stiamo solo perdendo tempo”

Ferrero: “IDV con lista della sinistra, ottima cosa”

 

  • Paolo Ferrero

 

La disponibilità dell’Idv, annunciata da Antonio Di Pietro, a collaborare alla costruzione di una lista unitaria della sinistra contro Monti e le politiche neoliberiste, a cui Rifondazione comunista lavora da tempo, è un’ottima notizia. L’obiettivo è quello di aggregare tutte le forze sociali, culturali, associative e politiche al fine di dar vita ad un quarto polo, che indichi con chiarezza al paese la via di uscita da una crisi che le politiche di Monti, sostenuto da Pd e Pdl, stanno aggravando. Auspico che anche i Verdi possano mettersi a disposizione, come già annunciato da Rifondazione comunista e dall’Italia dei Valori, per la realizzazione di questo progetto.

Circolo S. Jacopo su viabilità Quartiere Fabbricotti

 

  • Segreteria Circolo S. Jacopo *

 

Il Circolo San Jacopo di Rifondazione Comunista – Livorno, esprime un parere negativo in merito la nuova viabilità nel Quartiere Fabbricotti. Livorno aspetta da più di 20 anni un nuovo piano del traffico e mobilità, ma sino ad ora il Comune di Livorno tramite l’Assessorato alla Mobilità è stato capace di privatizzare l’A.T.L. e farla sparire all’interno del C.T.T. Nord con forti preoccupazioni legittime dei lavoratori stessi. Ha privatizzato la gestione dei parcheggi che ora hanno tariffe carissime e sconvenienti. La creazione d’una corsia preferenziale nel Viale Mameli dalla caserma dei Carabinieri sino l’Aurelia sposterà di 400 metri più indietro verso i “Palazzi Rossi” la coda degli autoveicoli con la speranza che essi deviino nelle strade adiacenti trasformate in un grande labirinto che ha come apice i due semafori ravvicinati sull’Aurelia, incredibile! L’istituzione della lettera “F” voluta per arginare l’invasione del
le auto provenienti dalle periferie dei quartieri sud di Livorno è l’emblema di come l’A.T.L. negli ultimi anni ha dimezzato il servizio di t.p.l. specie nei giorni feriali convincendo i cittadini ad avvicinarsi un pò verso il centro con le auto private parcheggiando nel quartiere Fabbricotti per poi proseguire coi bus. Per ultimo, tramite fondi, sono stati creati i bike-sharing in centro come mobilità alternativa ai bus ed mezzi privati a motore, comprando nuove biciclette di color bianco che sono state messe lì ad arrugginire come le altre che poi finirono nel magazzino a Fiorentina, quando invece questi fondi potevano essere sfruttati per migliorare le piste ciclabili esistenti, ripristinando anche in altri Quartieri tipo quella in Via De Larderel o costruendo un sottopasso ciclabile ferroviario trà La Rosa e La Scopaia. Invece senza consultare prima le varie associazioni d’appassionati ciclisti che esistono nella nostra città come i “Panda-ciclisti wwf” o la F.I.A.B (per citarne alcuni), si continua a permettere di pedalare all’interno delle corsie preferenziali stesse come ad esempio succederà sulla neonata di Viale Mameli con grave rischio incolumità per i ciclisti stessi, per i conducenti dei bus che rischiano punti di sanzione sulla loro patente di guida e per i viaggiatori stessi dei bus. Invece Livorno rimane sempre la solita città con molti problemi da risolvere, trà questi il traffico e la mobilità.

 *Segreteria Circ. S. Jacopo PRC Livorno