Coteto: “abitare sociale”

 

  • di Tiziana Bartimmo

 

L’atto è stato presentato dall’assessore come uno strumento urbanistico, sottolineando che è proprio uno strumento anche per poter partecipare a bandi di gara, sapendo che quell’area è dedicata a beni pubblici. In più si chiama abitare sociale, e anche secondo consiglieri PD, l’obiettivo della variante è rispondere al pressante disagio abitativo con alloggi popolari e a canone concordato. E allora? Sembrerebbe tutto liscio come l’olio, peccato che, a partire dalla circoscrizione interessata, per passare poi da altri, siano cominciati a sorgere dubbi e ad avanzare osservazioni, che però non sono state prese minimamente in considerazione, adducendo che il ragionamento tecnico urbanistico non puo’ essere abbinato a un ragionamento politico. Ma noi siamo consiglieri comunali e facciamo un ragionamento politico, che non può essere altra cosa, anzi facciamo un ragionamento tecnico-politico.

L’area in questione è già fortemente interessata a forti trasformazioni, con quanto sta avvenendo per il nuovo centro e, in modo più marginale, con borgo di Magrignano, altro pesante insediamento abitativo, che non sono poca cosa da un punto di vista di impatto ambientale, e dovevano imporre una maggiore attenzione al quartiere. Quindi ecco le osservazioni sulla necessità di uno studio complessivo della viabilità per l’intero quartiere, nonché sui parcheggi previsti in base alla normativa, la legge Tognoli (‘89) che risulta ormai inadeguata. I parcheggi devono essere incrementati rispetto alla legge 122 per non creare ulteriori appesantimenti nella zona, dato che più di 350 alloggi sono un carico pesante che dovrà tra l’altro prevedere nuovi servizi. Leggi tutto “Coteto: “abitare sociale””

Modifiche all’assetto della Giunta Comunale a Livorno: posizione del PRC

 

  • Tiziana Bartimmo *

 

Forse non ci si rende conto, dopo anche aver ascoltato la discussione fino ad ora, che stiamo assistendo all’ennesimo terremoto in questa giunta, è inutile continuare a nascondere che cambi di deleghe, sostituzioni di assessori,sono un segnale di divisioni e rotture, prima all’interno di quella che era la maggioranza, ora all’interno dello stesso Partito democratico. Che ci fosse poca armonia nel partito democratico era evidente, ma ora queste ultimissime vicende dimostrano che ci sia poca armonia anche su cosa si vuole per questa città, e il ritardo con cui è cominciato questo Consiglio lo dimostra.
In un momento di campagna elettorale come questo, a poco più di un anno dalle amministrative (ma sarà che questa giunta durerà?), tutto questo si presta ben oltre alle critiche limitate al locale .Per mia natura non mi piace accusare gli altri o usare l’arena politica come un ring per colpire gli avversari, ma dopo le esternazioni del PD, di Bersani sul voto utile, mi pare che ci sia poca da usare i guanti.  Bersani si appella al voto “utile”, cioè invita gli elettori a votare solo il suo partito, diffidando gli elettori a votare altro, e la lettura per me è chiara, si ha paura della lista Ingoia, della sua ascesa, e come dice Travaglio, che non amo, ma stavolta ha ragione, il voto è sempre utile, al massimo dannoso, ma mai inutile. Che dire poi delle esternazioni di Bersani sugli F 35? Leggi tutto “Modifiche all’assetto della Giunta Comunale a Livorno: posizione del PRC”

Lettera di Paolo Ferrero sulla lista “Rivoluzione civile”


 

Cari compagni e compagne,

vi scrivo nel giorno in cui Ingroia ha sciolto le riserve sulla sua candidatura e si è ufficialmente candidato a presidente del consiglio per una lista che si chiama rivoluzione civile. Si tratta di un risultato positivo in se perché vuol dire che alle prossime elezioni vi sarà una lista a sinistra della coalizione de democratici e progressisti, su posizioni chiaramente antiliberiste e antimontiane. La possibilità di portare in parlamento una delegazione di coloro che in questi anni – partiti, associazioni e comitati – si sono battuti contro le politiche liberiste – e negli ultimi mesi con le politiche di Monti – è oggi alla portata di mano e si tratta di un risultato di grande portata. Noi pensiamo che questo sia il punto fondamentale e che a partire da questo risultato – tutt’altro che scontato – occorra dare una valutazione positiva del risultato raggiunto.

A questo percorso abbiamo lavorato da mesi, all’interno del percorso aperto dall’appello cambiare si può e – da quando Ingroia ha fatto il suo appello – anche con le forze che si sono raccolte attorno a io ci sto, lavorando per unificare questi due percorsi. Leggi tutto “Lettera di Paolo Ferrero sulla lista “Rivoluzione civile””

Bartimmo, intervento sulla sanità a Livorno

 

  • di Tiziana Bartimmo

 

Dal lontano 2 febbraio scorso, quando abbiamo fatto la prima commissione di questo percorso (e l’unica in cui abbiamo visto la Dr. Calamai, il suo fu uno spot per il nuovo ospedale, poi non l’abbiamo né più vista né sentita), due cose sono da evidenziare, due argomenti meritano la nostra riflessione, la situazione locale e la situazione generale del servizio sanitario.
Non dimentichiamoci che tutto è iniziato perché un gruppo di cittadini aveva cominciato a raccogliere firme, era venuto anche in C.C., da parte di qualcuno questo aveva suscitato reazioni infastidite, proprio perché i cittadini denunciavano la situazione sanitaria livornese sempre più carente, altri, come noi, il cons. Cannito ed altri avevano cominciato a chiedere un C.C. tematico proprio per cercare da una parte di porre fine a gravi disservizi, dall’altre per cercare di dare risposte  a una crescita esponenziale di richiesta di salute a cui non corrispondeva una risposta evidente da parte dell’azienda.
A distanza di quasi un anno molte cose dovevano essere già fatte, perché le commissioni dovevano servire a evidenziare i punti di criticità del nostro sistema sanitario (come se noi non li conoscessimo) e le audizioni ne hanno evidenziato tanti, e anche se più volte anche il Sindaco ci ha detto che il percorso doveva chiarire il rapporto con la programmazione di area vasta  (e non voglio pensare proprio su questo se il percorso delle province fosse andato avanti, che fine avremmo fatto), resto convinta che il vero obbiettivo delle audizioni fosse cercare e trovare risposte per i cittadini. Invece a cosa abbiamo assistito?  A un ulteriore deterioramento dei servizi dati ai cittadini, a un aggravarsi delle problematiche, ne cito solo qualcuna perché entrano anche nel documento: le liste diattesa sono sempre più lunghe, come appare sempre più spesso sulla stampa, io stessa 10 giorni fa ho prenotato una RSM, appuntamento per fine luglio 2013…, le operazioni di ortopedia rallentate prima con il prolungamento dell’orario estivo fino al primo ottobre e poi il blocco delle operazioni natalizie, più che le vacanze scolastiche,la sospensione nella fornitura degli ausili protesici, la situazione dei prelievi del sangue che in alcuni distretti non si fa più di sabato mattina, il problema dei pediatri che continuano a non effettuare visite a domicilio, l’intasamento del P.S. e otrei continuare, tutti questi argomenti sono stati toccati in maniera puntuale ed articolata anche dai professionisti che sono intervenuti. Tutto uguale o meglio, peggio di un anno fa. Leggi tutto “Bartimmo, intervento sulla sanità a Livorno”

Sui disordini del 2 dicembre

 

  • Tiziana Bartimmo

 

Il tempo ci ha fatto prendere un po’ di distanza emotiva dai fatti accaduti quindi si può essere un po’ più lucidi nell’analisi, senza limitare o ridurre la questione semplicemente sul da che parte si sta.
Premetto che da sempre sono pacifista “senza se e senza ma”.
Bisogna fare un esame articolato di quanto è successo perché non è stato un solo episodio, ma più episodi evidentemente legati.
Primo distinguo: bisogna distinguere fra chi , operando la violenza è andato all’assalto della prefettura, e sottolineo chi, perché era un esiguo gruppo, altro è stato il corteo che pacificamente si è mosso per le vie della città ( e tra l’altro non c’erano in quel frangente i termini per reagire così), e chi manifestava in maniera pacifica su questioni importanti di questa città di cui non si vede la soluzione, come la questione dell’emergenza casa oggi, ma domani ce ne potrebbero essere altre.
Tra l’altro quando chi manifesta come in questo caso, ha dimostrato di essersi guadagnato la credibilità perché si è fatto carico con attività di volontariato politico e sociale, dell’emergenza, praticando proprio principi di solidarietà.
Quindi condanna di chi, la domenica ha attaccato la prefettura, ma anche di quanto è accaduto sabato, dove lì sì una manifestazione pacifica, tra l’altro di poche persone, ha visto una gestione dell’ordine pubblico incomprensibile e inaccettabile, una carica della polizia pesante e del tutto ingiustificata, contro qualcuno che semplicemente discuteva sotto la statua di Cavour, tra l’altro con i passanti ignari, e ci devono far riflettere anche le critiche fatte da alcuni agenti di polizia, alla gestione dell’ordine pubblico in città, che di fatto ha creato tensioni. La gestione dell’ordine pubblico non può essere fatta solo di prove di forza e di manganelli (troppo facile), e domenica invece i poliziotti hanno dimostrato di saper gestire bene una situazione delicata evitando di creare altri danni. Leggi tutto “Sui disordini del 2 dicembre”

Sul mausoleo a Graziani…

 

  • Tiziana Bartimmo *

 

 

E’ veramente inconcepibile che i soldi pubblici siano serviti a costruire un monumento del genere, evidentemente la vigilanza della società civile su questi fenomeni è insufficiente. la lotta al fascismo oggi non deve essere considerata una battaglia di retroguardia, purtroppo sono sempre più frequenti nel nostro paese azioni squadriste di organizzazioni neofasciste, assistiamo al proliferare di Casa Pound e a manifestazioni nazifasciste, anche sabato ce n’è stata una a Roma.
Oggi il fascismo si gioca ad es. sulla pelle dei migranti. Il 13 dicembre 2011 abbiamo visto che in queste degenerazioni non c’è niente di innocuo, due cittadini senegalesi sono stati uccisi da un simpatizzante di casa Pound. Più lo stato nega diritti ai migranti più il fascismo si rafforza, il terreno su cui lavorare per contrastare il fascismo è quello dei diritti. Il fascismo non può essere trattato come qualsiasi altra idea. Non si può applicare la par condicio: i partigiani hanno salvato l’Italia, i repubblichini di Salò la volevano demolire, la storia non è uguale. Dobbiamo schierarci sempre con i valori democratici e con la lotta partigiana e oggi essere partigiani vuol dire anche essere dalla parte dei diritti civili e inviolabili dell’essere umano. Leggi tutto “Sul mausoleo a Graziani…”