MOZIONE SULL’ASSALTO ALLE NAVI DEI PACIFISTI DA PARTE DELL’ESERCITO ISRAELIANO

Se è sempre una tragedia immane assistere – come sta avvenendo da anni nella Striscia di Gaza a causa delle azioni militari e dell’embargo israeliano – a vittime civili innocenti palestinesi, siamo però di fronte ad un escalation di grave violenza ulteriore con l’uccisione, da parte delle forze armate israeliane, anche di pacifisti che tentavano di portar sollievo umanitario a quelle popolazioni.  Un atto gravissimo rispetto al quale esprimiamo la nostra ferma condanna e nel contempo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, alle organizzazioni di cui esse facevano parte, nonché la nostra solidarietà al popolo palestinese.

E’ da condannare l’assalto da parte dell’esercito israeliano di alcune imbarcazioni di organizzazioni pacifiste che ha provocato oltre dieci vittime fra i pacifisti stessi,evento avvenuto mentre le imbarcazioni tentavano di portare aiuti umanitari alle popolazioni della Striscia di Gaza, stremate da un embargo pesantissimo nonché da anni di lutti causati dagli interventi militari israeliani. L’escalation di violenza segna un suo ulteriore capitolo. La situazione della Palestina e l’atteggiamento delle forze armate israeliane nei confronti delle popolazioni locali e di chi tenta di dar loro sollievo richiedono un impegno costante e massimo per cambiare lo stato delle cose. E’ infatti necessario condannare con sempre più determinazione quanto l’esercito israeliano compie da anni e contribuire davvero a fermare questo annoso stillicidio di sangue e sofferenze per i palestinesi, e per chi tenta di portar loro aiuto. Risulta – se ce ne fosse stato bisogno – una volta di più l’estrema necessità ed urgenza di mettere in campo ogni sforzo per arrivare a dare concretezza a “due stati per due popoli” e quindi addivenire alla creazione dello stato palestinese, condannando senza infingimenti chi ne destruttura sempre di più l’obbiettivo e lo fa provando continue tragedie.

Il Consiglio Comunale invita il Sindaco a farsi promotore presso l’ambasciata israeliana di una formale protesta. 

Livorno 3 giugno 2010

Tiziana Bartimmo

Lorenzo Cosimi

Lamberto Giannini

L’esigenza sociale e storica del partito comunista e la lotta dei comunisti per costruirlo

Intervista a Oliviero Diliberto a cura di Francesco Maringiò

Costretto ad un lungo periodo di riposo, a causa di un serio incidente al ginocchio, il compagno Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI, non sembra affatto sotto tono, quando ci accoglie nella sua casa. E lì, circondato dai suoi tanti e amati libri ed una graziosa gattina che ci gira attorno, inizia a parlare. Ed è un fiume in piena. «Accordo di governo, dopo le prossime elezioni nazionali? Sarebbe un errore, un guaio sia per noi che per il Pd, mentre ciascuno dovrà fare la sua, differente, parte. Questa è una crisi di sistema e per uscirne bisogna cambiare il sistema. Del resto i temi posti dai comunisti sono oggi, rispetto alla crisi strutturale del capitale e alle accelerazioni iperliberiste dell’Unione europea, più attuali che mai. Il punto è che occorrerebbe un partito comunista forte, radicato, di lotta e questo partito non c’è. Occorre risolvere il problema, contribuire alla costruzione di un partito comunista di questo tipo. E’ per questo che abbiamo lanciato, ormai da tempo (e solo parzialmente ascoltati) il progetto dell’unità dei comunisti. I comunisti e le comuniste bisogna unirli e unirle. Noi continueremo a lavorare per questo obiettivo e porteremo avanti questo progetto con tutti coloro che saranno disponibili ».

Leggi tutto “L’esigenza sociale e storica del partito comunista e la lotta dei comunisti per costruirlo”

INTERPELLANZA in merito alla questione gas e rigassificatori in Toscana

Visto che il gas è fonte non rinnovabile ed esauribile e per questo subirà un continuo e costante aumento dei prezzi nel corso del tempo.

Dal momento che  la nostra regione è già ben servita tramite il gasdotto algerino, e la sfida della competitività deve spingere verso l’abbattimento dei costi energetici e quindi puntare su altre fonti, in primis lo sviluppo di quelle rinnovabili (su cui punta il Piano Energetico Regionale approvato nella legislatura toscana appena conclusa, piano il cui impianto abbiamo condiviso e condividiamo), fonti rinnovabili che sono non inquinanti e non esauribili.

Sottolineando che è indiscutibile, nel merito della questione rigassificatore, il nostro impegno affinché essa non venga slegata dai temi della sicurezza e dell’impatto ambientale – così come recita anche il programma della coalizione di centro sinistra per le elezioni regionali -, questioni che non possono non tener conto della attuale situazioni di aree quali Rosignano e Livorno, sulle quali insistono già numerosi siti industriali e che le rendono già fra le più pericolose d’Italia.

Per queste ragioni di gruppo chiede al  al Sindaco di Livorno nell’ambito delle sue prerogative

Se intende richiamare con forza la legge regionale sulla Valutazione Ambientale Strategica – approvata nella legislatura appena conclusa -: una legge strategica perché impone  che ogni progetto presentato ricada nella realizzazione della VAS, la quale tiene conto di tutte le fonti inquinanti presenti su un territorio su cui tale progetto si vuol realizzare, stabilendone da questo punto di vista la compatibilità o meno.

Se intende richiedere il blocco della costruzione del rigassificatore attualmente in costruzione in attesa che la Commissione Internazionale sulla Sicurezza dell’impianto nominata dalla Regione Toscana si esprima nel merito.

 

Tiziana Bartimmo

(Capogruppo prc – pdci)

Lorenzo Cosimi

(Consigliere comunale prc – pdci)

Intervento di Michele Mazzola (PdCI) sul caso Lucchini

Siamo fortemente preoccupati per quanto apprendiamo dai giornali sulla possibile vendita delle Acciaierie e siamo altrettanto disorientati dal dibattito che sta emergendo in questi giorni sui giornali. Qui non si tratta a nostro avviso di fare analisi sociologiche più o meno veritiere. Si tratta di rendersi conto che si sta discutendo di lavoro, di lavoratori e di intere famiglie.

Proprio per questo siamo da sempre convinti che la presenza dell’industria nel nostro territorio vada difesa e rilanciata. I settori alternativi possono essere complementari e non sostitutivi. Con la crisi attuale c’è necessità di incrementare i posti di lavoro e non certo di fare dei giochi di spostamenti da un settore ad un altro (quale poi?) con un saldo occupazionale che si rivelerebbe, non è il primo caso, pesantemente negativo. Ricordiamo, inoltre, che tutta l’area rientra in un sito SIN da bonificare.

La vendita di cui si parla, preoccupa perché ancora una volta siamo di fronte a notizie vaghe e incerte che annunciano il ripetersi di un film che non ci piace e che non prevede affatto un confronto chiaro con la proprietà e ancor meno con i possibili acquirenti. Tutti i soggetti interessati dai sindacati alle Istituzioni locali sono di fatto esclusi dalla possibilità di incidere su questa vicenda. Tutto questo avviene perché siamo di fronte da una lato a grandi proprietà internazionali e dall’altro alla completa e assordante assenza di una politica nazionale industriale in grado di arginare questi fenomeni. Ai tavoli che si apriranno e all’annunciato tavolo nazionale deve essere chiesto chiaramente al Governo di elaborare una politica industriale complessiva e approntare un forte ruolo della mano pubblica nei settori strategici per l’economia di un Paese qual è la siderurgia. Non esistono Nazioni che basano la loro economia solo su terziario o turismo. Dietro l’industria vi è ricerca, progresso e futuro per un Paese.

Come Comunisti vogliamo fare proposte concrete che valgono in questo e in altri casi che purtroppo hanno interessato la nostra Provincia. Affermiamo con forza la necessità di difendere in tutti i modi la presenza della fabbrica. Per far questo, come abbiamo fatto con la proposta di legge regionale depositata dai nostri gruppi consiliari, è necessario mettere in atto norme che bloccano i licenziamenti, impediscono le delocalizzazioni e diano un ruolo reale agli enti locali. Ci auspichiamo che al prossimo tavolo le Istituzioni sostengono e facciano proprie queste politiche.

Michele Mazzola
CapoGruppo PdCI
Presidente Commissione Speciale Anticrisi

L’UNITA’ NECESSARIA

di Roberto Passini *

(In vista delle elezioni regionali, un’esortazione alle sinistre)

L’imminente tornata elettorale regionale cade in una fase difficilissima per la sinistra italiana: mai i
partiti della sinistra storica di questo nostro paese erano scomparsi  dal Parlamento italiano come da quello europeo, dopo aver rappresentato per tutta una fase post-seconda guerra mondiale l’avanguardia della sinistra in Europa(!) Anche facendo una comparazione col recente passato ci si accorge come le fragilissime condizioni attuali, in termini di riconoscibilità politica e percezione pubblica, prima ancora che per la bontà delle opzioni politiche e dei  programmi, non abbiano alcun riscontro con le pur innegabili difficoltà, culturali e politiche di ieri.

Leggi tutto “L’UNITA’ NECESSARIA”

Consiglio regionale – Dibattito in aula sull’emergenza maltempo. Manetti: la “grande opera” che manca in Italia e la difesa del suolo e se ne vedono le conseguenze

Una delle “grandi opere” che nel paese manca è il monitoraggio e la messa in sicurezza del suolo e quest’assenza si nota di fronte ad emergenze sempre più frequenti – come quella dello scorso dicembre in Toscana -. Così Aldo Manetti – consigliere regionale di Rifondazione Comunista S E intervenendo in aula nel dibattito sull’emergenza maltempo in Toscana dello scorso dicembre -.
Leggi tutto “Consiglio regionale – Dibattito in aula sull’emergenza maltempo. Manetti: la “grande opera” che manca in Italia e la difesa del suolo e se ne vedono le conseguenze”