di Alessandro Trotta *
In queste ore drammatiche per il barbaro attentato di Brindisi che getta il paese nello sgomento e nella preoccupazione, è giusto prima di tutto chiedere che vengano consegnati alla giustizia i criminali responsabili.
La politica combatte questi episodi anche non facendosi condizionare dalle strategie destabilizzanti, ma cercando di trovare la strada per far uscire il nostro paese dal pozzo senza fondo in cui sta precipitando.
Per queste ragioni, pur in una giornata di lutto come questa, intendo replicare al segretario del PD livornese, che evita di rispondere al merito dei contenuti del nostro documento e capiamo la sua difficoltà.
Al di là – infatti – del ben più complicato dibattito interno al PD, il problema non sono le adesioni formali di Bersani al programma di Hollande, ma i fatti.
Hollande ha vinto su una proposta che respinge la logica dei tagli (e il “fiscal compact”), chiama severamente gli alti redditi a contribuire, riduce l’età pensionabile, rivendica l’intervento pubblico nell’economia e sulla finanza.
Certo andrà poi verificata nei fatti, ma è o no l’esatto opposto di quanto ha determinato il PD e la strana maggioranza di governo? È o no un’alternativa secca al fallimento a quel liberismo su cui l’esecutivo Monti ancora s’attarda? Con tutto il suo fardello insopportabile per lavoratori e pensionati: controriforma delle pensioni, tagli pesanti alla spesa pubblica e agli enti locali, aumento della pressione fiscale sui redditi medio-bassi, attacco allo Statuto dei lavoratori e menomazione dell’impianto già deficitario degli ammortizzatori sociali, totale assenza di politiche attive per battere la crisi e la disoccupazione. Leggi tutto “Replica all’intervento di Y. De Filicaia su Il Tirreno del 18 maggio”