Il Partito della Rifondazione Comunista di Livorno esprime la propria preoccupazione, non senza mostrarsi perplesso e critico, riguardo al blitz che le Forze dell’ordine hanno portato a compimento questa mattina (martedì 5 nov, ndr) nell’ex distretto sanitario dell’Asl situato nella centralissima Via E. Rossi. A quanto è dato sapere lo scopo sembra essere stato quello di effettuare perquisizioni e riconoscimenti delle persone presenti nella struttura stessa. Ma la cronaca, ormai conosciuta dai più, lascia il posto a doverose riflessioni sul metodo adottato e sulle ragioni che l’hanno motivato. Qual’è il motivo che può giustificare la messa in opera di una vera e propria militarizzazione di un’area centralissima come quella sopra indicata? Crediamo sia difficile parlare di quanto accaduto senza trovare un nesso con una situazione politica che sembra, almeno a livello di Amministrazione Comunale, non aver dato finora risposte sufficienti a problematiche sociali rilevanti come la questione abitativa, l’inclusione sociale ed il diritto al reddito. Ricordiamo che nell’ex distretto “occupato” si trovano 16 famiglie senza dimora ed un gruppo di giovani che hanno dato vita ad una attività di raccolta e recupero di materiali vari al fine di un loro riutilizzo in ambito sociale. In virtù di questo riteniamo che sia doveroso, da parte della stessa Amministrazione, dare risposte esaurienti ai tanti dubbi che scaturiscono in maniera più che legittima.
- Di seguito alcune immagini significative degli eventi riportati e accaduti martedì 5 novembre:
* Forze di Polizia in assetto anti-sommossa durante il blitz della mattina
* Corteo di protesta si dirige verso il Comune
* Protesta di fronte all’ufficio dell’Assessore all’ambiente