COMUNICATO STAMPA
10 novembre 2009
Nell’ambito dell’inchiesta per i fatti di Pistoia dell’11 ottobre questa mattina (9 novembre) all’alba la polizia ha perquisito le abitazioni di due compagni del Movimento antagonista livornese notificando ad entrambi la misura degli arresti domiciliari.
I due compagni erano tra coloro che risultavano già denunciati l’undici ottobre stesso quando furono prelevati dall’assemblea pubblica a cui stavano partecipando.
È bene ricordare le circostanze in cui 8 compagni furono denunciati e 3 arrestati – dei tre i due compagni di Livorno, Elisabetta e Alessandro, furono messi agli arresti domiciliari dopo alcuni giorni. Quel giorno le forze di polizia sotto il comando della questura di Pistoia perquisirono il circolo Arci “Primo maggio”, dove era in corso un’assemblea regionale contro le ronde, senza mandato. Furono tutti prelevati e tenuti 10 ore nella questura di Pistoia, al termine della quali gli arrestati furono tre, due compagni del MAL e il segretario regionale dei CARC. Alcuni giorni dopo ai due compagni livornesi vennero concessi gli arresti domiciliari mentre per Alessandro La Malva veniva confermato il carcere; Alessandro è ancora in attesa di ricevere l’autorizzazione dal PM affinché la sua famiglia possa ricevere l’assegno di mobilità indispensabile alla loro sussistenza.
Oggi – a quasi un mese da quei giorni – l’ennesima doccia fredda con l’arresto, ai domiciliari, dei due compagni del MAL. Non riusciamo a capire lo scopo di queste ulteriori misure, ci troviamo del tutto sorpresi. Escludiamo che siano emerse nuovi fatti e nuove prove contro i compagni ma a questo punto è del tutto necessario che gli organi preposti informino l’opinione pubblica del loro operato dato che l’informazione su questo è stata pari a zero, in ogni caso a noi pare evidente la loro estraneità alla vicenda della devastazione della sede fascista; pericolo di fuga (?!) dopo un mese?
Questi interrogativi hanno bisogno di risposte.
Se non risultassero immediate evidenze oggettive, come non risultano, siamo portati a pensare che i provvedimenti abbiano una chiara matrice politica. Si tende ancora colpire una realtà da anni impegnata nella difesa della costituzione repubblicana, nella difesa dei valori dell’antifascismo e nella difesa dei lavoratori e dei più deboli. Appare come un atto chiaramente repressivo, contro un parte politica ben definita.
Questi fatti, che vanno ad aggiungersi a quanto successo a Massa, Lucca e Firenze, mirano a rompere il tessuto di coesione sociale alla base della convivenza civile e democratica, nel confermare il proprio impegno antifascista, il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito dei Comunisti italiani ribadiscono che le forze dell’ordine e la magistratura farebbero bene a perseguire coloro i quali ogni giorno calpestano la Costituzione e che rievocano in molteplici forme quel regime fascista che trascinò nel terrore e nella violenza il nostro Paese.
Facciamo appello a tutte le forze democratiche affinché prendano posizioni chiare e nette a favore della liberazione di questi ragazzi ingiustamente detenuti e che si adoperino perché questo avvenga. Come Partiti sosterremo ogni mobilitazione democratica per raggiungere questo obiettivo, al fine di ottenere verità e giustizia su quanto accaduto, durante e dopo l’irruzione delle forze dell’ordine al Centro “Primo Maggio” di Pistoia.
Ugo Bazzani – Segretario federazione PRC di Pistoia
Tiziana Bartimmo – Capogruppo PRC-PdCI Comune di Livorno
Bianca Bracci Torsi – Direzione nazionale PRC, resp. nazionale antifascismo PRC
Lorenzo Cosimi – Consigliere comunale PRC-PdCI Livorno
Stefano Cristiano – Segretario reg. toscano del PRC
Ilicia Di Ienno – Resp. regionale toscano antifascismo PRC
Italo Di Sabato – Osservatorio sulla repressione
Niccolò Gherarducci – Coordinatore Giovani Comuniste/i Livorno
Alessandro Leoni – CPN PRC, resp. nazionale Apparati dello Stato PRC
Aldo Manetti – Consigliere regionale toscano del PRC
Michele Mazzola – Segretario federazione PdCI di Livorno
Gianluca Schiavon – Responsabile nazionale Giovani Comuniste/i
Giacomo Serini – Coordinatore FGCI Livorno
Alessandro Trotta – Segretario federazione PRC di Livorno