Gabbro: 1^ Festa Comunista per l’unità della sinistra

 

  • PRC Circolo di Rosignano – Giovani Comunisti di Livorno

 

festa prcFESTA COMUNISTA

Area feste comunale del Gabbro

VENERDÌ 28 GIUGNO

ORE 21:30

Incontro dibattito:

“Quale futuro per la Donati Laterizi ?”

Ne discutiamo con i lavoratori e i rappresentanti delle Istituzioni.

Partecipa:

Giorgio Kutufa – Presidente della provincia di Livorno

Un rappresentante delle RSU di Donati laterizi

Alessandro Franchi – Sindaco del Comune di Rosignano M.mo

Coordina: Silvia Gesess – Segretaria PRC Rosignano

 SABATO 29 GIUGNO

ORE 21:30

Serata danzante con il gruppo “Puerto Rico”

DOMENICA 30 GIUGNO

ORE 21

Incontro dibattito:

“Servizi sociali e prevenzione sul territorio”

Partecipa:

Danielle Vangeri – Segretaria regionale toscana PRC

Paolo Francini – Consigliere comunale Sinistra per Castagneto

Alessandro Lucibello Piani – Insieme per cambiare ( Lista civica Riparbella )

Coordina: Silvia Gesess – Segretaria PRC Rosignano

Durante il dibattito sarà prevista una pausa per lo spettacolo di vernacolo di Aldo Bagnoli.

Rifondazione sulla situazione della TRW di Livorno

 

  • PRC – Segreteria Provinciale di Livorno

 

 

TRW ITALIASono ormai anni che le grandi multinazionali sotto copertura dei processi di globalizzazione liberista, impongono la riduzione dei costi e dei diritti dei lavoratori nel mercato del lavoro, di cui ne vediamo tutte le ricadute negative in termini di tenuta sociale, sfiducia nelle istituzioni ed in particolare nella rappresentanza politica.
In questo scenario del “si salvi chi può”, la multinazionale TRW, non è da meno di tutte le altre aziende di questo calibro, portando di fatto a suo favore il massimo delle opportunità offertegli da questa fase di debolezza e ricattabilità del mondo del lavoro e delle sue rappresentanze.
Infatti, è in atto da tempo nella fabbrica, in seguito alla dichiarazione da parte della Direzione dell’esistenza di 105 esuberi, la messa in atto di un accordo di solidarietà applicato finora a tutti i dipendenti. Oggi veniamo a sapere che i provvedimenti dell’accordo  verranno invece applicati, non a tutti ma solo ad una parte di loro; peraltro  senza che  la stessa azienda ne fornisca una benché minima ragione.
In seguito a ciò non si capisce perché i rappresentanti della RSU, dei sindacati e della Direzione dello stabilimento non vogliano rendere noto il contenuto dell’accordo fatto (così sembra) il 19 dicembre del 2012, come richiesto da molti dei lavoratori, alcuni dei quali, tra l’altro,  non ricordano affatto che si sia svolta un’assemblea dei dipendenti che ne avesse richiesto l’approvazione, (come del resto è avvenuto nello stabilimento della TRW a Gardone,  dove i lavoratori hanno preteso – ottenendolo – il ricorso allo strumento del  referendum). Leggi tutto “Rifondazione sulla situazione della TRW di Livorno”

Cecina, scuole Collodi: giardino e parcheggio? ..No grazie !

 

  • Renzo Belcari *

 

colllodiIl giardino della scuola Collodi di Marina di Cecina dovrebbe essere esclusivamente adibito allo svago e la risocializzazione dei bambini nella totale sicurezza ambientale.
Se il prezzo per parcheggiare è di un euro per sera, e l’incasso del periodo è di circa 10.000 euro, vuol dire che in quello spazio ci parcheggiano, nel periodo considerato 10.000 auto.
Alla fine della stagione, se il terreno non drena più, come afferma uno studio di un geologo contattato dai genitori, vuol dire che tutti i residui, che lasciano le auto, olio, polvere dei freni, la gomma rilasciata dalle ruote , ecc, rimane sul terreno superficiale, pronta ad entrare nei polmoni dei bambini, quando c’è un vento forte.
Come Rifondazione Comunista, pensiamo anche , che il Sindaco e la Giunta, dovrebbero far fare una ricerca di aggiornamento dal CNR di Pisa, sull’inquinamento elettromagnetico, che può causare un traliccio pieno di ripetitori, come quello che è praticamente attaccato alla scuola stessa.
Sappiamo tutti che l’età dello sviluppo è la più a rischio, se esposta ad inquinamento ambientale.
Possibile , che non ci siano altri posti dove collocare quella fonte di inquinamento.
Bisogna fare di tutto, perché la salute delle nuove generazioni è troppo importante, per metterla a rischio e monetizzarla.

Partito Rifondazione Comunista
Circolo di Cecina

Renzo Belcari – Segretario Circolo PRC Cecina

Comune di Livorno: Emergenza idrica, relazione per la Commissione

 

  • Tiziana Bartimmo

 

272__emergenza_idrica_livorno_1Dobbiamo partire da quello che in quei giorni molti si sono chiesti: se è mai possibile che un temporale, seppur di forte intensità, possa mettere in ginocchio la città, perché di questo si è trattato, esercizi commerciali chiuse, attività interrotte, scuole chiuse per 4 giorni, cittadini che hanno sopportato i disagi di una totale e protratta mancanza d’acqua, anche se durante le commissioni abbiamo ascoltato tentativi di minimizzare. E nel 2013 questa situazione non è accettabile, tenendo anche conto dei cambiamenti climatici, soprattutto dopo che i vertici ASA, nell’immediato hanno dichiarato che “ di fronte ad eventi straordinari, siamo inermi”. Siccome pensiamo che quello che è accaduto in quei giorni non sia frutto di un combinato disposto particolarmente sfortunato, o di un errore umano o tecnico non ripetibile, ma riguardi problemi strutturali, bisogna in qualche modo lavorare per il futuro, perché questo non possa e non debba più accadere, e questo mi pare debba essere lo scopo della commissione.
Rimane la difficile lettura delle dichiarazioni di dimissioni di Del Nista subito dopo l’evento, sulle quali durante la commissione, non si è fatta chiarezza, e di molti elementi di contradditorietà emersi da molti degli interventi di tecnici e amministratori, che certo non hanno giovato alla totale comprensione degli eventi e delle responsabilità da parte dei commissari. Così come bisogna dare atto dello sforzo fatto, in primis dalle maestranze, per lavorare in condizioni che si sono venute a determinare, man mano che il danno appariva in tutta la sua gravità, come eccezionali e difficili e, quelle sì, imprevedibili, probabilmente anche a causa di sottovalutazione, nei primi momenti, e del relativo ottimismo, nel valutare il danno. Leggi tutto “Comune di Livorno: Emergenza idrica, relazione per la Commissione”

Omertà e dubbi sul nucleare di “casa nostra”!

 

 

CISAMLe sorprese non finiscono mai, e le responsabilità emergono soltanto quando si paventa un pericolo. Meglio entrare nel vivo della questione. In una piccola frazione tra Livorno e Pisa, San Piero a Grado, ben nascosto nella bellissima macchia verde che tra l’altro non è che l’ulteriore estensione della grande area verde dove da decenni è situata la ben più conosciuta base militare Usa-Setaf di Camp Darby, si trova il Centro Interforze Studi per le applicazioni Militari (acronimo di CISAM). Nelle strutture del CISAM è stato tenuto in vita per 17 anni un piccolo reattore nucleare, esattamente l’RTS-1 Galileo Galilei, che è stato successivamente spento nel 1980. Da quel momento è iniziata una lunga fase definita con il termine anglosassone di decommissioning (ovvero smantellamento) che, non solo non è finita, ma sta entrando in quella che si può definire vera e propria fase cruciale. Un lungo periodo che terminerà, a quanto ci è dato sapere, solo nel 2020, con un costo complessivo per il Ministero della Difesa quantificato in 30 milioni di euro! Le operazioni in progress prevedono lo svuotamento della piscina, il trattamento delle acque e lo smaltimento delle stesse. Roba da poco!? Il processo di decommissioning è stato affidato a una ditta spagnola (la Lainsa) che si occuperà di trattare e smaltire 750 mc di acque pari a 750.000 litri che verranno depurati e successivamente smaltiti nel Canale dei Navicelli (canale che collega Pisa al Porto di Livorno). Nell’intervista rilasciata il 9 gennaio scorso a Greenreport.it, l’ammiraglio Domenico De Bernardo, responsabile del procedimento, non offre comunque spiegazioni esaustive su quello che sarà l’impatto sull’ambiente, così come a riguardo di possibili ricadute sulla salute dei cittadini. Leggi tutto “Omertà e dubbi sul nucleare di “casa nostra”!”

Stop all’inceneritore di Ospedaletto

 

  • PRC Gruppo Toscana

 

ospedaletto incenSgherri:”un caso emblematico di come la funzionalità degli inceneritori sia incompatibile con l’aumento della raccolta differenziata.”

Firenze, 28 maggio. Un caso emblematico che, se chiama ad azioni mirate nello specifico, rende più in generale evidente come il funzionamento degli impianti di incenerimento sia sostanzialmente incompatibile con l’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti. Se infatti – a quanto risulterebbe – è bastato un ancorché modesto incremento della raccolta differenziata e quindi riduzione della frazione organica umida conferita all’impianto di Ospedaletto (e quindi all’aumento del potere calorifico dei rifiuti inceneriti) per portare allo sforamento – a quanto risulterebbe – dei tetti di legge dei valori di emissioni di sostanze inquinanti e alla conseguente chiusura della linea due del medesimo è necessario porsi la domanda su quali garanzie vi possano essere che l’annunciato obbiettivo del raggiungimento futuro del 65% di raccolta differenziata a livello regionale non porti via via nel tempo ad altri casi come questo. Sulla questione che pone l’evento occorso all’impianto pisano di Ospedaletto ho presentato un interrogazione alla Giunta. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. La riflessione di fondo – prosegue Sgherri – è che l’evento conferma una volta di più come la strada da seguire sia quella che all’aumento della raccolta differenziata (e aggiungo del riciclo e riuso dei rifiuti) faccia nel contempo abbandonare quella del ricorso all’incenerimento, che risulta oltre che inutile, impattante sulla salute e ambiente e costosa, evidentemente anche poco praticabile. Una situazione – solo per rimanere all’esempio in questione – che pare invece non essere in quanto – a quanto consta – sarebbe stato avviato a livello dei comuni dell’area un “piano strutturale d’area” che prevede la ristrutturazione dell’impianto: di fronte alla chiusura della linea due che è solo l’ultimo di una serie di stop e criticità che lo hanno riguardato  non è forse più opportuno – a tutela precauzionale di salute ambiente ecc – andare invece nella direzione della chiusura definitiva ?

Monica Sgherri – Capogruppo FDS-VERDI Consiglio Regionale Toscana

(Scarica il Pdf. Int Ospedaletto)