Comunista e Comunisti Italiani.
E’ stato espresso un (unanime) giudizio nettamente negativo sul documento presentato dal Sindaco e è stata verificata l’assenza di elementi di novità, nelle indicazioni programmatiche lì contenute.
Il senso di questa crisi si limita al tentativo di risolvere i malesseri interni a tutti i partiti della maggioranza e nelle relazioni all’interno della coalizione, senza dare nessuna risposta concreta ai problemi della città.
Si agita il problema dei tagli del Governo e della crisi economica, ma non se ne tira nessuna conseguenza, che alluda almeno ad un cambio di orientamenti, che sono, viceversa, interamente confermati.
Eppure questa crisi politica ci regala un punto fermo. Si chiude un ciclo politico, iniziato nei primi anni ’90, ed il bilancio è fallimentare.
Si è riusciti a stravolgere l’assetto economico-sociale e culturale di questa città, senza essere in grado di definire una nuova fisionomia di Livorno, oggi drammaticamente investita da fenomeni di impoverimento, di precarietà e di grave emergenza sociale.
Rimane aperto il nodo di un ricambio di classi dirigenti, che le ultime scelte del Sindaco confermano (Grassi superassessore comunale).
L’impegno è quello di raccogliere le energie migliori esistenti a Livorno per progettare un’alternativa e riuscire a praticarla con quanti a sinistra avranno il coraggio di scegliere questo impegno.
Intanto, l’attività si concentrerà su un più largo lancio della raccolta di firme per l’introduzione della patrimoniale e sulla preparazione della grande manifestazione del 15 ottobre a Roma.
Tutti le compagne ed i compagni sono chiamati a mobilitarsi per il successo di queste iniziative.
F.D.S. dibattito interno.
Si è svolto un dibattito tra i segretari di circoli, la discussione incentrata sul documento della crisi della giunta.
VERSO IL 2014 i Sette punti di programmatici e le quattordici azioni che rieleggono il programma di mandato alla luce della crisi nazionale ed internazionale, cominciano cosi il testo consegnato ai consiglieri PRC FDS.
Introduce al dibattito: Lorenzo Cosimi e Tiziana Bartimmo, consiglieri Comunali, Prc Fds
L’analisi, sa tutto di un rimpasto, ciò che è spiegato non e diverso dal vecchio programma, i segretari di circolo hanno preso la parola intervenendo negativamente, parlando dei sette punti dando spiegazioni contrastanti, parlando del problema CASA, intervenendo sul Lavoro, lo sviluppo non ce’ stato, la nostra città a perso migliaia di posti di lavoro, proprio perché non ci sono investimenti, gli unici sono quelli privati, basta vedere gli sviluppi di questi ultimi anni, Porta a Mare e Porta a Terra.
Parlando delle opere che non curano gli interessi dei cittadini, vedi la centrale Biomasse nell’aria portuale, il Rigassificatore, la cava di Limoncino, la terza linea e l’ospedale, su questi argomenti si valuta anche la forte crescita di comitati cittadini in difesa dell’ambiente, e sostenere queste battaglie, anche coordinarci con il Regionale, cercando di rimediare ella forte contraddizione di essere divisi, con la federazione di Livorno, all’opposizione.
Questi sono i punti di chiarimento tra i segretari, di circoli, siamo fermi nel voler ribadire la nostra volontà di, Si! entrare nelle discussioni, in merito alla crisi di governo, ma critici, nella politica portata avanti, fino a oggi, vogliamo dimostrare il fallimento di questa politica, capitalistica.
prc fds Livorno
15/09/2011 B.G.
Indignati a favore della Patrimoniale
Alla fine della manifestazione dove hanno partecipato circa 10,000 lavoratori, e stato messo un banchetto con la raccolta delle firme sulla patrimoniale, ottima risposta dei partecipanti che si sono trovati a fare la fila.
PETIZIONE POPOLARE INDIGNATI A FAVORE DELLA PATRIMONIALE
Noi sottoscritti cittadini e cittadine italiani siamo indignati. Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese. Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze Noi vogliamo difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza creare nuova occupazione nella difesa dell’ambiente
Proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da, Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro Lotta all’evasione fiscale, anche con una sovratassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager. Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici Blocco delle grandi opere inutili e dannose per l’ambiente come la TAV Torino-Lione il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio
Saremo ancora nelle piazze a raccogliere le firme.
In memoria di Edda Fagni
Autore: Alessandra Mancini Titolo: Edda Fagni l’innovazione pedagogica. Editore: Edizioni del Boccale
Anno di pubblicazione: 2010: Luogo di pubblicazione: Livorno, Numero pagine: 111
Introduzione di: Antonio Santoni Rugiu
La costante azione pedagogica di Edda Fagni contro le discriminazioni sociali, l’integrazione di quei bambini, e delle loro famiglie, che nella mentalità comune erano considerati marginali negli anni ’60-’70, nonostante l’epoca di rivoluzioni storico, culturali, legislative.
Una didattica scolastica incentrata sulle risorse degli alunni, sulle loro capacità fantastiche, creative, sulla possibilità di tentare, provare, inventare soluzioni (“problem solving” è il termine tecnico). Senza dubbio Edda Fagni è stata un’anticipatrice dei tempi: adesso le sue pratiche sono di uso comune. Lei le elaborò ispirandosi a grandi pensatori e, tra tutti, Gianni Rodari è quello a cui ho preferito confrontarla.
Aspirava ad una qualità più alta dell’istruzione e dei servizi socio-educativi, entrambi più adeguati ai ragazzi diversamente abili, e contemporaneamente ad una maggiore qualificazione delle diverse tipologie professionali impegnate in tali contesti, incentivando un contributo alla formazione ed all’occupazione lavorativa.
Come Assessore all’Istruzione del Comune di Livorno cercò di migliorare varie tipologie di servizi, analizzandole sotto varie sfaccettature e conducendoli ad un progresso in cui il rapporto qualità/costi fosse finalizzato alla realizzazione dei più alti principi pedagogici: ogni percorso si risolse in un successo, non senza le dovute difficoltà, trattandosi di sperimentazioni.
Le sue scelte politiche furono sempre finalizzate a questi obiettivi e si concretizzarono nell’iscrizione al Pci ed a Rifondazione Comunista. Con i “compagni” presentò svariati disegni di legge (Consiglio Comunale, Consiglio Regionale, Camera dei Deputati, Senato), ma non solo con loro: credente e laica allo stesso tempo, seppe collaborare in maniera eccelsa anche con i colleghi di altre forze politiche.
Questo libro è il sunto di una ricerca tesa ad evidenziare i suoi interventi nei dibattiti ma anche i suoi pensieri negli appunti personali. Leggendolo appare chiara la sua capacità di confrontarsi e criticare, anche se stessa, senza alcun timore di esprimere la propria opinione.
La Prefazione è del Prof. Antonio Santoni Rugiu (ex-magistero di Firenze, ambito storico-pedagogico), con il quale collaborò per la stesura dell’opera “Giorni di scuola” e del libro “Insegnamento come animazione”. L’applicazione dei concetti espressi in quest’ultimo vengono spiegati in appendice da Mauro Pardini (psico-pedagogista noto agli insegnanti e all’utenza scolastica).
Federazione della Sinistra: Circolo Sorgenti
Che accade in Libia?
di Domenico Moro – Economista PdCI
Moisés Naim sulla prima pagina del Sole24ore ha definito “asse dei confusi” il gruppo, composto da Hugo Chavez, Daniel Hortega e Fidel Castro, che si rifiuta di denunciare il dittatore Gheddafi per il massacro di civili innocenti. Naim ha, però, scordato di includere un altri due “confusi” nella sua lista. Si tratta di Mike Mullen e Robert Gates, rispettivamente capo degli Stati Maggiori Riuniti e ministro della Difesa statunitensi. I due, come riportato da Rampini il 3 marzo, hanno “persino negato che esistano prove sul fatto che Gheddafi abbia usato aerei ed elicotteri contro la popolazione”.
Eppure, il 24 febbraio il Sole24ore aveva titolato: “Fosse comuni a Tripoli, paese spaccato”, Per l’emittente al-Arabiya i morti sarebbero già10mila, secondo altre fonti un migliaio”, e il 27 febbraio: “Bombe su tripoli, 250 morti, l’aviazione colpisce i manifestanti – Il vice ambasciatore all’Onu: genocidio”. Quella che doveva essere la prova provata, il video del cimitero delle fosse comuni mostrato per giorni a mezzo mondo, si è rivelato essere vecchio e inerente ai lavori di ristrutturazione del cimitero, come precisato dall’inviato della Stampa il 26 febbraio.