FDS, IDV, SEL: mozione comune sui problemi abitativi su proposta dell’Unione Inquilini

Gruppi Consigliari FDS, IDV, SEL

IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIVORNO

 

Visto che:

·         dal 2009 è in corso nel nostro paese una profonda crisi economica e sociale, la crisi colpisce famiglie di lavoratori precari che vengono sfrattate dalle loro case, perché la perdita del lavoro o la cassa integrazione li rendono morosi incolpevoli; questo fenomeno coinvolge il 35 % delle famiglie in affitto, infatti, ogni bimestre si registrano a Livorno circa 70 provvedimenti di rilascio con l’intervento di forza pubblica;

·         il numero crescente delle esecuzioni, le poche risorse messe a disposizione dal Comune, la disperazione di famiglie buttate in strada senza soccorso pubblico, pur in presenza di minori e invalidi, non trova più argini, nonostante l’impegno dei sindacati CASA;

·         In questo mese 80 famiglie incluse nelle liste di emergenza abitativa, dopo molti rinvii del rilascio, saranno costrette ad un esodo forzoso senza passaggio da casa a casa.

Preso atto:

·         che questa grave situazione rischia di compromettere la tenuta sociale nella nostra città particolarmente colpita dall’emorragia di posti di lavoro e da una disoccupazione giovanile sopra la media nazionale;

·         che gli strumenti tradizionali per l’emergenza abitativa non riescono a rispondere la nuova situazione abitativa;

·         che stanno procedendo i piani di recupero, e gli assegnatari di Via Amendola saranno trasferiti in nuovi alloggi per permettere l’intervento di risanamento nel quartiere di Corea.

Considerato che:

·         il tempo medio tra lo svuotamento degli edifici soggetti a demolizione, e l’apertura del cantiere è statisticamente valutabile (negli ultimi tempi) da due a quattro anni, infatti, gli edifici di Via Gobetti sgomberati circa tre anni fa devono essere ancora demoliti.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIVORNO

Impegna altresì il Sindaco e la giunta:

·         a continuare ad accelerare gli interventi di recupero dei comparti ERP fatiscenti,

·         a destinare gli alloggi di via Amendola e le altre case interessate ai piani di recupero a struttura temporanea per l’emergenza abitativa fino a quando diventano realmente cantierabili, mettendole a disposizione, nello stato di fatto, dell’ufficio Casa Comunale perché possa provvedere a sistemarvi le famiglie sfrattate inserire in apposite liste comunali.

·         a completare la trasformazione dell’ex Caserma alla Lamarmora in abitazioni plurifamiliari con servizi comuni per il pronto soccorso in caso di sfratti con forza pubblica non più rinviabili

·         a varare entro un mese un piano di riuso delle strutture pubbliche non più utilizzate per sistemare le famiglie provvisoriamente sistemate nelle case destinate alla demolizione

IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIVORNO

Impegna il Presidente del Consiglio Comunale

·         a convocare nei prossimi 30 giorni una seduta straordinaria sulla questione abitativa e occupazione della città, in modo di far pervenire al Governo e alla Regione, anche attraverso l’Anci, proposte atte affrontare la difficile situazione del diritto all’abitazione nella nostra città.

Antifascisti oggi come ieri: ricordando il Compagno Eugenio

dal Circolo Porto

 

Si terrà giovedì 14 giugno p.v. organizzata dal “Suo” Circolo, il Porto, la giornata dedicata al Compagno Eugenio Bellandi, recentemente scomparso. Una giornata piena durante la quale verrà ricordata la Persona, l’Amico ed il Compagno di lotte.  Poche parole in questa sede, se non quelle di un  invito esteso a tutti coloro i quali vorranno associarsi ai Compagni che hanno promosso l’iniziativa affinchè la Figura del Compagno Eugenio continui ancora a vivere accanto a Noi.

                           [Clicca sull’immagine per ingrandire]

Il “rottamatore” Rosi manda al diavolo i consiglieri..!

di Redazione

 

[..] “Signor Rosi, lei deve avere più rispetto dei consiglieri, persone elette dal popolo che non hanno il suo stipendio. Non si può rivolgere in questi termini a consiglieri e lavoratori. La seduta è sospesa”.
Con queste parole il presidente della seconda commissione Lorenzo Cosimi (Federazione della Sinistra) interrompe i lavori a Palazzo Civico, dopo che il secondo e conclusivo intervento di Angelo Rosi, amministratore unico di Aamps, aveva provocato l’indignazione dei consiglieri. Come mai? Perchè Rosi aveva dichiarato di «aver ascoltato tante cazzate”.[..]

Le frasi sopra riportate e l’articolo del Tirreno che segue ed al quale rimandiamo la lettura completa ( ringraziandolo),   parlano da sole.  Ieri, 5 giugno 2012, si è consumata una delle più tristi rappresentazioni andate in scena all’interno dell’ Amministrazione comunale livornese, negli ultimi anni. Leggi tutto “Il “rottamatore” Rosi manda al diavolo i consiglieri..!”

Sat: politici e amministratori favorevoli all’autosrada sbugiardati dalla trasmissione Report..!

di PRC Cecina

La trasmissione Rai Report del 3 giugno ha confermato le numerose verità sottaciute, volutamente dimenticate e molte volte infarcite di bugie dalla cordata bipartisan dell’autostrada “spaccamaremma e magna magna”.
E’ stato evidenziato e confermato che: nel 1998 il Presidente del Consiglio D’Alema (PD), con il Sottosegretario ai Lavori Pubblici Bargone,regalarono 172 Miliardi di lire alla Sat (allora pubblica) per ripianare ibuchi di bilancio.
Dopo la Sat divenne privata. Bargone, ora presidente della stessa, fu incaricato prima dal Ministro Matteoli (PDL) e successivamente confermato da Monti (PD+PDL) come Commissario Straordinario del nefasto progetto autostradale Rosignano – Civitavecchia… Chissà come abbia fatto Monti (l’unto dal Presidente Napolitano) a non accorgersi dell’enorme conflitto d’interesse di Bargone… sarà perché ci sono molte banche interessate al progetto ? Monti, si sa, è molto sensibile agli interessi dei banchieri, troppo sensibile…
Per farci digerire il progetto di rapina della Variante Aurelia (pagata con i nostri soldi), si inventarono la crescita del numero dei veicoli in transito sull’autostrada: da 18.000 a 52.000 al giorno mentre, in realtà, sono due anni che stanno diminuendo ! Leggi tutto “Sat: politici e amministratori favorevoli all’autosrada sbugiardati dalla trasmissione Report..!”

Se non ora, adesso..!

di Niccolò Gherarducci *

 

“Se non ora, adesso..!!”. Queste le parole che Don Gallo, il prete degli ultimi e degli sfruttati, ha usato per titolare uno dei suoi ultimi libri. Parole semplici, significative, che riassumono il vissuto di una moltitudine di uomini e donne, di lavoratrici e lavoratori che avvertono il bisogno di poter finalmente contare in una sinistra unita. Una sinistra che sia in grado di restituire entusiasmo e speranza a quanti, in questi anni, sono stati sopraffatti dalla disillusione e dallo sconforto causato da forze politiche inconcludenti e autoreferenziali. Le ultime tornate elettorali hanno evidenziato la fine del bipartitismo, vero volto di un bipolarismo esasperato, attraverso il quale lo stesso centrosinistra ha dimostrato lacune vistose intrise di politiche incoerenti e antipopolari. Gli esempi di De Magistris a Napoli, Pisapia a Milano, Orlando e Doria, rispettivamente a Palermo e Genova, sono la prova evidente del sipario calato sulla politica degli ultimi vent’anni.
“Se non ora quando”, non è un semplice slogan quanto una realtà che reclama risposte chiamando  l’assunzione di responsabilità degli stessi partiti della sinistra.
L’avvento di Monti, incautamente favorito da una classe dirigente e politica ormai al capolinea, che lo ha dipinto quale uomo della provvidenza, non ha portato alcun tipo di miglioramento ad una situazione già compromessa dalla lunga parentesi berlusconiana, rilanciando con maggior determinazione politiche recessive che hanno solo peggiorato le condizioni sociali del Cittadino stesso. Dalla riforma delle pensioni, all’aumento dell’IVA fino all’introduzione dell’IMU: nessuna  traccia di qualcosa che possa favorire sviluppo e crescita economica. Leggi tutto “Se non ora, adesso..!”

Quello di cui vogliamo parlare l’8 giugno.

di Lorenzo Cosimi *

In una Italia turbata dal dramma dell’Emilia e dalla tragedia in gran parte operaia, che lì si è consumata, il Senato ha cancellato l’art.18; adesso toccherà alla Camera.
Dobbiamo augurarci che qualcuno dei Senatori che ha votato a favore, lo abbia fatto con qualche sentimento di vergogna; se non ci sono le condizioni per pensare ad un “ ravvedimento operoso” di tutti coloro che hanno deciso che si potrà licenziare senza giusta causa, sarà dura davvero…
Da un terremoto un paese sano può rialzarsi, dal cinismo e dall’ incompetenza di una classe dirigente lo si potrà fare solo con grandi difficoltà. Assicuratosi il risultato di una legge che rende precario il futuro di un lavoratore quaranta- cinquantenne che ovviamente costa di più di un apprendista (il licenziamento per motivi economici è questo!) e non garantisce nulla ai giovani di più del poco che hanno oggi, il Presidente Monti e la Fornero hanno avuto il coraggio di dire che da oggi siamo più europei; lo stesso “coraggio” che ha fatto dire alla stessa Fornero di fronte al dramma degli esodati, che “abbiamo creato un problema, ma non possiamo farci nulla”.
Sono messaggi laceranti questi che si mandano al paese; nei momenti di crisi un paese ha bisogno di punti di riferimento, di avere fiducia in chi  lo guida, sapere che è guidato da criteri di giustizia ancora di più quando  è chiamato a sacrifici.
La crisi economica è diventata crisi morale.
Il collegamento lo facciamo spinti dalla cronaca. Non siamo così assuefatti al peggio, per non provare sdegno e preoccupazione di fronte all’immagine che ci offre il governo cittadino. E’ uno spettacolo inaudito quello che  ci viene offerto; siamo di fronte ad una maggioranza che non c’è più e da vita a teatrini inaccettabili: “sono in maggioranza! …no! tu sei fuori!… il  sindaco non ha più la nostra fiducia ….bisogna aprire un nuovo percorso..però votiamo il Bilancio…”.
Basta!!! Basta!!”
Se il Pd non è in condizione di garantire la governabilità si torni al voto. Leggi tutto “Quello di cui vogliamo parlare l’8 giugno.”