Ferrero, comunicato stampa su quesiti referendari Art.18

Ufficio stampa – PRC nazionale

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, dichiara:

«Domani depositeremo, insieme a un comitato unitario di cui fanno parte oltre a Rifondazione, l’IdV, Sel e altre forze politiche e sociali, i due quesiti referendari per ripristinare l’articolo 18 e per abolire l’articolo 8 della manovra finanziaria di Berlusconi. È un’occasione importante di rilancio dell’unità della sinistra su una battaglia sociale essenziale, contro le politiche del governo Monti, per i diritti dei lavoratori che i “tecnici” vanno demolendo. Rifondazione Comunista propone inoltre un altro referendum, per l’abolizione della riforma delle pensioni dalla Ministra Fornero: un modo semplice per fare centinaia di migliaia di posti di lavoro per i giovani senza tante chiacchiere».

Comunicato dal Circolo Portualità di Livorno

di Mauro Grassi *

 

In questi giorni sono apparsi degli articoli sulla stampa livornese che dimostrano che vi è una distonia fra la discussione del Piano Regolatore Portuale e  le azioni quotidiane conseguenti. Dagli atti riguardanti la destinazione d’uso delle aree ex SEAL, che nella discussione aperta con la c.d. zonizzazione  erano state individuate per realizzare la delocalizzazione del TCO, oggi non hanno più quella funzione. Scopriamo che l’Autorità Portuale ha pubblicato sull’Albo pretorio del Comune ed ha avviato una pratica per realizzare la richiesta di concessione delle aree in questione, le relative banchine ed altre aree limitrofe, avanzate delle Società BASE/TLPR spa e MESOL srl per realizzare alcune attività sostitutive al terminal delle rinfuse solide (TCO), creando incertezze sia per queste attività, sia per le prospettive dei lavoratori dipendenti di TCO.  Le cose sono due: o è una bufala la realizzazione del Terminal Passeggeri, e qiundi non vi sarà ne l’ottimizzazione delle aree, ne la delocazzazione o altrimenti si vuole far chiudere il TCO: e conseguentemente mandare a casa i suoi dipendenti. L’impressione è che si giochi su più tavoli, perché sicuramente l’Autorità Portuale non può aver avviato questo atto senza un raccordo con le Istituzioni locali e la Regione. Fra l’altro queste attività, specialmente la raffineria di biodisel, potrebbero essere sorgere in area extra portuale ( pensiamo all’interporto) con un collegamento di tubazioni ad hoc che può essere effettuato con spese compatibili con un piano industriale, garantendo che l’investimento sia realizzato sul territorio livornese. Vediamo in questa operazione una ulteriore tendenza alla frammentazione e un capovolgimento funzionale nel quale si vorrebbero far nascere insediamenti industriali nel porto svuotandone la funzione commerciale e magari delocalizzare altre attività la cui funzione naturale è quella portuale. In quel lay out che viene indicato come Terminal Multipurpose esistono aree di proprietà della SPIL ( Comune di Livorno) che sono strategiche per realizzare il Piano Industriale della Compagnia Portuali, che le Istituzioni, le forze politiche di maggioranza e di minoranza e le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto, per fare uscire dalla crisi questa azienda che rappresenta un punto fondamentale per il porto e la città. Rispetto alla destinazione d’uso di queste aree il Comune e la sua controllata (SPIL) hanno altre idee? Invece di fare Consigli Comunali general generici, come l’ultimo che riguardava al portualità occorre che vi sia un approfondimento e soprattutto che si giochi a “carte scoperte”.

 

*Mauro Grassi – Segretario Circolo Portualità PRC Livorno

Ciao Vittorio!

Comunicato stampa

 

E’ con immenso dolore che i Compagni della Federazione della Sinistra di Livorno, annunciano e partecipano la scomparsa di Vittorio Vittori.
Mai compito fu più ingrato, almeno per chi scrive, chiamato a trasmettere la notizia ed a viverla nella sua dimensione umana che non potrebbe toccare più profondamente di quanto non faccia. Raccontare la storia di Vittorio in poche parole, sarebbe ingeneroso e limitativo.  L’intelligenza e la coerenza dell’uomo e del Compagno che in Lui abbiamo conosciuto, ci porta ad esaltarne doti non comuni che vanno ben oltre l’appartenenza politica.
Impossibile comunque, non ricordare la provenienza, l’impegno di un giovane Dirigente del Partito Comunista Italiano che ha poi coerentemente portato avanti quella cultura politica adattandola al passo ingeneroso dei tempi, improntando la sua vita sull’impegno politico e sociale che lo hanno visto fino all’ultimo spendersi sulle questioni del lavoro, dei diritti e della costruzione di una vera alternativa di sinistra alla quale non ha mai voluto rinunciare.

 

 

Coordinamento Federazione della Sinistra Livorno

Lamarmora: le Famiglie assegnatarie chiedono interventi immediati

Lettera firmata dalle Famiglie del centro Lamarmora

 

Le 9 famiglie assegnatarie della struttura plurifamiliare Lamarmora, che dopo tanta attesa che il centro sia stato pronto, e che ci hanno consegnatole stanze con le chiavi ad ognuno.
A fine aprile ad oggi Luglio i disagi continuano ad essere nonostante i nostri solleciti.
Abbiamo 5 bagni: che abbiamo condiviso con ogni coppia di famiglia e ci manca l’acqua calda nei lavandini e bidè non ce ne sono, e ci era stato detto che i lavori venivano effettuati.
Per quanto riguardala cucina non abbiamo niente in contrario ad utilizzarli ma mancano le piastre elettriche che toccherebbero 9, per ogni famiglia che abbia, la cucina  ci sono 3 lavelli ce ne vorrebbero almeno altri 2, vorrebbero che si mangiasse in cucina ma mancano i tavoli.
Devono essere fatti gli attacchi per le lavatrici, abbiamo fatto domanda per la derattizzazione essendo erba alta e sporcizia ci abbiamo visto, topi e per levare larve di zanzare come fanno  negli altri centri plurifamiliari.
Essendoci tanti bambini nel centro e per metterci un cassonetto AMPS, per la spazzatura.
Fare la topomastica per avere un numero civico per poter fare la residenza e per potere avere la nostra posta.
Di poter fare delle stese per la biancheria, gli assegnatari chiedono di poter mettere i pannelli provvisori e rimuoverli di legno o di cartongesso di altezza max 2’30 come paravento a difesa della privacy, in nessun modo sarà ridotta l’reazione o modificata la struttura tutte le opere vanno ritenute del tutto rimovibili e gli oneri a carico delle famiglie. Mancano gli estintori per la sicurezza.
Dopo tutti questi disagi e stanchi di promesse chiediamo che siano svolti al più presto i lavori grazie.
Le famiglie assegnatarie del centro Plurifamiliare Lamarmora.
Come sicurezza manca la spingarda per l’antincendio estintore Co’2 e estintore per quadri elettrici.

Firmato le famiglie.