La lezione da trarre dal risultato siciliano

di Gianluigi Pegolo

 

I risultati delle elezioni siciliane sono ormai chiari e non mancano i commenti. Anziché soffermarsi su ulteriori elaborazioni dei dati a disposizione, e in attesa di eventuali analisi dei flussi che potrebbero mettere in evidenza dinamiche al momento non evidenti, conviene ora approfondire le implicazioni del voto sul piano generale e per ciò che attiene, nello specifico, alle forze di sinistra.
Partiamo dal risultato generale. Esso mette in luce, da un lato, una crisi senza precedenti nel rapporto fra cittadini e politica (testimoniato dalla grande crescita della già elevata astensione) con una forte spinta verso posizioni di contestazione radicale dei partiti (ben espressa dal grande consenso ottenuto dal Movimento 5 stelle).
Questo terremoto politico fa saltare la governabilità e il bipolarismo. La vittoria di Crocetta non garantisce un quadro politico stabile e la formazione della maggioranza implicherà, con tutta probabilità, un accordo con altre forze moderate, probabilmente con gli eredi di Lombardo. La vittoria della coalizione PD-UDC, inoltre,  è il prodotto più della rottura del centro destra che di una crescita dei consensi elettorali. Quello che si è verificato è stato, infatti, la tenuta in peso percentuale di PD e UDC, in ragione di un calo di voti  inferiore  a quello del  PDL, che invece subisce un vero e proprio crollo. A sinistra il risultato decisamente negativo è sia conseguenza dello tsunami dell’antipolitica (si guardino i risultati di Palermo e li si confronti con quelli delle recenti comunali), sia di evidenti errori (dalla presentazione di due liste, anziché di una sola, al cambiamento in corsa del candidato presidente). Leggi tutto “La lezione da trarre dal risultato siciliano”

PRC Livorno, sul sistema sanitario Locale

 

  • Segreteria PRC Federazione Livorno

 

IN MERITO A QUANTO STA ACCADENDO ATTORNO AL SISTEMA SANITARIO LOCALE:

1- Le palesi responsabilità di chi ha diretto negli ultimi anni la ASL livornese sono macroscopiche. Non è possibile non considerare fallimentare l’esperienza dirigenziale della dott./ssa Calamai che per certi aspetti è perfino da considerare dannosa per l’intero sistema sanitario provinciale. Per questo a nostro avviso non si può prescindere dal chiedere l’immediata rimozione della Calamai dal ruolo che ricopre, da parte degli enti competenti.
2- Altro capitolo negativo è quello della Società della Salute. Oltre che essere state dichiarate INCOSTITUZIONALI, l’esperienza di quella livornese si è dimostrata nulla di più di un inutile carrozzone burocratico dove oltretutto vengono riversati soldi pubblici per garantire funzioni e servizi che prima del suo insediamento, sicuramente, funzionavano meglio. A tal proposito, secondo il nostro avviso, se possibile siamo andati a sostituire alle gestioni associate, un qualcosa che invece di migliorare il servizio e le funzioni le ha evidentemente peggiorate. Per questo crediamo sia obbligatorio dal punto di vista politico un ripensamento in tal senso, procedendo ad un a riorganizzazione diversa dall’attuale e quindi, successivamente, ad uno scioglimento di tali Società.
3- Abbandonare definitivamente il progetto del nuovo Ospedale e catalizzare quelle eventuali risorse per ripristinare nella provincia un sistema di servizi sanitari che negli ultimi anni è stato smantellato. Tale smantellamento in parte è vero che va attribuito ai continui tagli che i vari governi nazionali hanno perpetrato nei confronti della sanità pubblica, ma sicuramente una percentuale di responsabilità sono da attribuire anche a chi localmente ha fatto delle scelte ed ha gestito e diretto i servizi della sanità pubblica a livello locale. Gravissime sono in questo senso, secondo noi, le scelte fatte negli anni sul taglio di servizi decentrati, di ridimensionamento ed eliminazione di alcuni reparti ospedalieri, riorganizzazioni sbagliate e non condivise con i territori di tutta una serie di servizi, per esempio il servizio di prelievi sangue a Collesalvetti piuttosto che le scelte scellerate sull’ospedale di Cecina ecc..ecc…
4- Lavorare, poi, anche a livelli più alti, per una legge che non permetta di leggere più sulla stampa le cifre aberranti uscite ieri sul Tirreno riguardanti gli stipendi dei dirigenti, tecnici e amministrativi, della ASL di Livorno. Una legge per stabilire un tetto massimo per gli stipendi di tutti i dirigenti pubblici, che secondo noi potrebbe determinare che un qualsiasi dirigente del settore pubblico non percepisca più di 5 volte ciò che percepisce colui che all’interno di quel settore prende come stipendio la somma più bassa.

Idee per una azione politica sulla portualità

– Coord. Federazione della Sinistra Livorno –

La crisi di sistema che è esplosa in questi anni a livello mondiale, ha avuto forti ripercussioni anche nel settore dello shipping e della portualità nelle sue diverse dimensioni. La Commissione dell’Unione Europea sta riproponendo ricette ultra liberiste nei confronti dei segmenti più deboli del sistema marittimo-portuale (dal lavoro portuale ai servizi tecnico-nautici) ma acquiescente e tollerante verso i grandi monopoli/oligopoli che governano il traffico mondiale.
La richiesta formulata al Governo da alcuni importanti armatori del settore delle autostrade del mare, i quali rappresentano ormai una ristretta oligarchia, di modificare l’attuale ordinamento attraverso circolari e modifiche legislative per deregolamentare il settore del lavoro portuali, quello dei servizi tecnico nautici come l’ormeggio, il pilotaggio, il servizio di rimorchio e altri servizi ancillari, è solo l’anticipo dei temi che saranno all’orine del giorno nei prossimi mesi. Le premesse che riguardano gli indirizzi politici e programmatici del Governo Monti lasciano presagire una omogeneità con gli indirizzi della Commissione UE.
Su questi punti la Fed. Sin. di Livorno ha espresso una posizione coincidente, a Livorno con la Filt CGIL.
In molte città portuali italiane si è aperta, sulla richiesta degli armatori, una discussione che ha visto prendere posizioni di critica e di contrasto a quelle richieste, sia da esponenti politici e parlamentari del PD, sia, in forma unitaria da CGIL CISL UIL di Categoria. Riscontriamo con preoccupazione che a Livorno su questo ed altri problemi che potrebbero provocare effetti negativi anche nel nostro scalo, non si riesce a produrre un’analisi capace di avere più chiari gli indirizzi strategici e programmatici della Città, del porto e del suo hinterland. Leggi tutto “Idee per una azione politica sulla portualità”