Solidarietà ai lavoratori di Agelp !

 

  • dal “Circolo Porto”

    Il Circolo “Porto” della Federazione della Sinistra esprime la propria solidarietà ai lavoratori dell’Agelp di Livorno, scesi in lotta per difendere le proprie prospettive di lavoro e quelle dell’Azienda. Pur rimanendo perplessità sul superamento di Agelp, l’auspicio che esprimiamo è che la eventuale trasformazione (liquidazione/ cessazione ramo d’azienda) avvenga garantendo il mantenimento della funzione dell’art. 17 e la continuità lavorativa di tutti i dipendenti di Agelp. A Livorno, Agelp, è stata promossa dall’Autorità Portuale a cui è soggetta a controllo. Il primo obiettivo è quello di allargare l’assetto societario a tutte le imprese art. 16 e art. 18 operanti nel Porto. Per raggiungere tale obiettivo occorre che l’Autorità Portuale e le Istituzioni cittadine assumano iniziative tese a far superare le ritrosie, diffidenze o “volontà mirate” espresse dagli operatori portuali che non hanno accolto questa sollecitazione, utile all’interesse generale del porto.
    Come già più volte proposto dalle O.O.-S.S. e dalla stessa Agelp, è necessario che in tempi brevi siano prese alcune decisioni, fra le quali indichiamo:

    A) Il blocco transitorio delle assunzioni di figure operative da parte delle Imprese art. 16 e 18, permettendo l’utilizzo di Agelp per chiamate giornaliere, chiamate di lungo periodo, o assunzioni a tempo indeterminato.
    B) Controllo degli straordinari e doppia turnazione che in molti casi vengono effettuati in modo continuo e sproporzionato rispetto alle norme in vigore.
    C) Revisione e modifica dell’ordinanza 40, trasformando in “operazioni portuali” alcuni dei c.d. “servizi accessori e complementari” che non hanno bisogno di essere svolti con beni strumentali e mezzi meccanici, o professionalità particolari. A titolo di esempio indichiamo fra questi: smarcatura, controllo qualitativo della merce, spuntatura e cernita merce, pesatura e misurazione merce.
    D) Utilizzo del personale Agelp da parte di Porto di Livorno 2000 nello svolgimento delle attività che vengono svolte in modo stagionale e limitato.
    Partendo da questa vicenda facciamo un richiamo al mondo del lavoro portuale livornese, nelle sue espressioni sociali e imprenditoriali (autogestione), ad unirsi per superare questa fase di estrema difficoltà. Dobbiamo fare argine ad un trentennio di progressivo indebolimento dei diritti dei lavoratori avvenuto nel miraggio che da ciò passasse lo sviluppo della competitività del paese. Detto questo è imprescindibile che questa divenga una opportunità di discussione e mobilitazione della città

    PRC CIRCOLO PORTUALITA’ PRC LIVORNO

Rifondazione Comunista a fianco del popolo palestinese

 

 

Il Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione comunista esprime la propria assoluta condanna dell’aggressione israeliana nella striscia di Gaza, ed esprime la propria solidarietà al popolo palestinese e alla popolazione di Gaza, vittima dell’ennesima campagna brutale di bombardamenti e di un embargo criminale che ha ridotto la striscia ad una prigione a cielo aperto.
Denuncia la vergognosa posizione degli Usa e dell’Europa, cosi come del governo italiano , di sostegno all’ennesima violazione del diritto internazionale da parte di Israele. Occorre respingere la campagna mediatica tesa a mistificare la realtà, rovesciando ruoli di vittime e carnefici, presentando questa nuova  aggressione come difesa. Questa guerra è frutto di un cinico calcolo da parte del governo reazionario di Tel Aviv in vista delle prossime elezioni e dell’imminente votazione dell’assemblea dell’ ONU sul riconoscimento della Palestina.
Chiediamo l’immediata fine dei bombardamenti , sosteniamo e partecipiamo alle mobilitazioni che in tutto il Paese si stanno organizzando, per la fine dell’occupazione e dell’apartheid, per il riconoscimento della Palestina alle Nazioni Unite, per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, contro ogni ipotesi di nuove guerre.

Documento approvato dal CPN di Rifondazione Comunista – 18 Novembre

 

  • da PRC Nazionale

 

Costruire un movimento di massa contro le politiche di austerità, la lista unitaria di sinistra e uscire dalla Seconda repubblica. Un anno fa Monti veniva chiamato dal presidente Napolitano a formare il governo, sollevando grandi aspettative di cambiamento anche in ampi strati popolari. In controtendenza, abbiamo da subito espresso la nostra opposizione a questo governo, espressione dei poteri forti. Ad un anno di distanza vediamo confermato il nostro giudizio negativo su questo governo: le politiche di austerità del governo Monti hanno aggredito pesantemente il welfare e i diritti sociali, aggravato la crisi economica, l’ingiustizia sociale e la crisi sociale del paese. Questo è un governo non solo antipopolare e antioperaio ma sta impoverendo l’Italia trasformandola in un protettorato dei potentati europei. La portata strategica dei provvedimenti presi dal governo ne confermano il carattere costituente: dalla manomissione dell’articolo 18 alla “riforma” delle pensioni al pareggio di bilancio in Costituzione fino all’approvazione del Fiscal Compact e al taglio strutturale della spesa sociale contenuta nella spending review. Questi provvedimenti vanno oltre la situazione contingente e predeterminano – se non aboliti – il quadro in cui dovranno agire i governi dei prossimi anni. Queste misure si sommano a quanto già fatto da Berlusconi – pensiamo solo all’articolo 8 – e determinano un quadro strutturale di recessione economica, precarietà e disoccupazione, privatizzazioni, uniti ad un attacco frontale al welfare, al diritto allo studio e ai diritti dei lavoratori e del sindacalismo di classe. Il governo Monti ha quindi tracciato una strada di destra destinata a perdurare negli anni. Il tratto costituente del governo non è quindi affidato alla permanenza di Monti alla Presidenza del governo anche dopo le elezioni – ipotesi che i potentati finanziari, economici e dell’informazione, propongono esplicitamente – ma ai provvedimenti già assunti e votati da PD, PDL e UDC. Leggi tutto “Documento approvato dal CPN di Rifondazione Comunista – 18 Novembre”

CPF 16 novembre: documento politico approvato

 

  • Comitato Politico Federale 16 novembre *

 

 

Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza ripropone un tema come quello della Pace che riteniamo sia doveroso rilanciare. Rifiutiamo il ricorso alle armi, ed ovviamente condanniamo il vergognoso quanto deprecabile comportamento di uno stato come quello di Israele, che da tempo ormai remoto impone la sua sproporzionata forza militare, dotata oltretutto di armamenti tra i più sofisticati del mondo, nei confronti di un popolo come quello palestinese che ha il sacrosanto diritto di vivere nella terra natia. Siamo più che mai convinti che sia giunto il momento di andare oltre ogni tipo di strumentalizzazione da molti portata avanti, affermando il principio del Diritto internazionale e riconoscendo la stessa Palestina come membro a tutti gli effetti dell’Assemblea dell’Onu. Non possiamo comprendere né tanto meno giustificare, atti di violenza che toglie la vita di bambini, donne e anziani inermi. La sinistra comunista che Noi rappresentiamo ha il dovere di unirsi, al più presto, ai movimenti per la pace ed a tutte quelle forze politiche e sociali che credono in una vera pace “senza se e senza ma”, tale da poter garantire un vita dignitosa e doverosamente riconosciuta allo stesso popolo palestinese.
La crisi economica attuale è di proporzioni tali che il mondo non ne aveva conosciute prima. Dalla bolla finanziaria del 2007 si è ben presto passati al contagio dei fattori produttivi, le contraddizioni oggi emerse in seno al sistema capitalistico di produzione ne minano le fondamenta e ne mettono in discussione l’esistenza stessa. Leggi tutto “CPF 16 novembre: documento politico approvato”