Coteto: “abitare sociale”

 

  • di Tiziana Bartimmo

 

L’atto è stato presentato dall’assessore come uno strumento urbanistico, sottolineando che è proprio uno strumento anche per poter partecipare a bandi di gara, sapendo che quell’area è dedicata a beni pubblici. In più si chiama abitare sociale, e anche secondo consiglieri PD, l’obiettivo della variante è rispondere al pressante disagio abitativo con alloggi popolari e a canone concordato. E allora? Sembrerebbe tutto liscio come l’olio, peccato che, a partire dalla circoscrizione interessata, per passare poi da altri, siano cominciati a sorgere dubbi e ad avanzare osservazioni, che però non sono state prese minimamente in considerazione, adducendo che il ragionamento tecnico urbanistico non puo’ essere abbinato a un ragionamento politico. Ma noi siamo consiglieri comunali e facciamo un ragionamento politico, che non può essere altra cosa, anzi facciamo un ragionamento tecnico-politico.

L’area in questione è già fortemente interessata a forti trasformazioni, con quanto sta avvenendo per il nuovo centro e, in modo più marginale, con borgo di Magrignano, altro pesante insediamento abitativo, che non sono poca cosa da un punto di vista di impatto ambientale, e dovevano imporre una maggiore attenzione al quartiere. Quindi ecco le osservazioni sulla necessità di uno studio complessivo della viabilità per l’intero quartiere, nonché sui parcheggi previsti in base alla normativa, la legge Tognoli (‘89) che risulta ormai inadeguata. I parcheggi devono essere incrementati rispetto alla legge 122 per non creare ulteriori appesantimenti nella zona, dato che più di 350 alloggi sono un carico pesante che dovrà tra l’altro prevedere nuovi servizi. Leggi tutto “Coteto: “abitare sociale””

Voto utile: antidoto a Rivoluzione civile!

 

 

Che noia! Tuttavia siamo costretti a parlare ancora di voto utile, (o “inutile”, secondo quello che va raccontando Matteo Renzi, degno erede di Walter Veltroni). Prima di entrare nella “cronaca” delle rappresentazioni indecorose del sindaco di Firenze, cerchiamo di capire bene quello che si cela dietro al tambureggiante messaggio affabulatorio riproposto dal Pd. Crediamo sia utile ricordare come già una volta (proprio grazie allo stesso Walter Veltroni) il “giochetto” del voto utile portò alla contemporanea vittoria di Silvio Berlusconi e al mancato ingresso in Parlamento della sinistra radicale (con il conseguente disastro che ben conosciamo!). L’interrogativo è rimasto aperto ad anni di distanza: ostacolare l’ingresso e la presenza in Parlamento di quella parte di sinistra che comunque avrebbe garantito (anche in caso di sconfitta) un contributo sicuro, non è stato forse come “regalare” già una volta il paese all’uomo che ha preparato la strada che ci ha portato al disastro attuale?  Quello fu il primo tentativo di strumentalizzazione politica fatta attraverso un messaggio fuorviante qual’è quello del voto utile. Vediamo oggi cosa sta accadendo… Anche un bambino capirebbe la situazione che vede Bersani fare di tutto per arrivare ad un accordo politico con la lista centrista di Mario Monti; cosa che, prima o dopo le elezioni, sicuramente avverrà. Non può essere diversamente, anche qualora il centrosinistra dovesse risultare vincitore dalle urne. La scelta sarebbe obbligatoria, sempre che, Bersani e soci, non vogliano ritornare a votare nel breve volgere del tempo. L’annuncio dell’intenzione di votare Ambrosoli al Pirellone dato da una parte dei centristi, ne è chiara dimostrazione; tanto che lo stesso Bersani si lascia andare a dichiarazioni affrettatamente ottimiste ma sicuramente indicative: “Può essere una svolta. Finalmente, fa breccia l’idea del voto utile. Utile per vincere”. Non contento, il candidato premier del centrosinistra salta ogni livello e sposta il discorso sulle politiche: “Bisogna far capire che la partita è tra il centrosinistra e Berlusconi. In Lombardia e in tutta Italia”.   Leggi tutto “Voto utile: antidoto a Rivoluzione civile!”

Modifiche all’assetto della Giunta Comunale a Livorno: posizione del PRC

 

  • Tiziana Bartimmo *

 

Forse non ci si rende conto, dopo anche aver ascoltato la discussione fino ad ora, che stiamo assistendo all’ennesimo terremoto in questa giunta, è inutile continuare a nascondere che cambi di deleghe, sostituzioni di assessori,sono un segnale di divisioni e rotture, prima all’interno di quella che era la maggioranza, ora all’interno dello stesso Partito democratico. Che ci fosse poca armonia nel partito democratico era evidente, ma ora queste ultimissime vicende dimostrano che ci sia poca armonia anche su cosa si vuole per questa città, e il ritardo con cui è cominciato questo Consiglio lo dimostra.
In un momento di campagna elettorale come questo, a poco più di un anno dalle amministrative (ma sarà che questa giunta durerà?), tutto questo si presta ben oltre alle critiche limitate al locale .Per mia natura non mi piace accusare gli altri o usare l’arena politica come un ring per colpire gli avversari, ma dopo le esternazioni del PD, di Bersani sul voto utile, mi pare che ci sia poca da usare i guanti.  Bersani si appella al voto “utile”, cioè invita gli elettori a votare solo il suo partito, diffidando gli elettori a votare altro, e la lettura per me è chiara, si ha paura della lista Ingoia, della sua ascesa, e come dice Travaglio, che non amo, ma stavolta ha ragione, il voto è sempre utile, al massimo dannoso, ma mai inutile. Che dire poi delle esternazioni di Bersani sugli F 35? Leggi tutto “Modifiche all’assetto della Giunta Comunale a Livorno: posizione del PRC”