Politica per passione o anche per interesse personale?

 

  • Renzo Belcari *

 

In una intervista del 28 luglio 1981, Berlinguer criticava  “ i partiti, che si erano trasformati in macchine di potere e di clientele ed avevano perso la passione politica, e non perseguivano più il bene comune. “
Come era stato lungimirante !
Troppi politici , non fanno politica per passione, o per degli ideali, ma perché prima o poi si aspettano delle ricompense,  poltrone, posti di lavoro, consulenze varie, inserimenti nelle partecipate e non solo, e varie prebende.
Si confonde il governare per tutti, con il comandare per un partito.
Si confonde il fare politica ( nel senso alto del termine ) , con lo stare nelle istituzioni ed agognare  a delle doppie retribuzioni per questi impegni.
Per fortuna, ci sono ancora migliaia di militanti che magari fanno politica da 30/40 anni ( il popolo delle salcicce, come dissero sprezzantemente Occhetto e D’Alema ) , che non pretendono la buona uscita per essersi impegnati.
Apprendiamo dai giornali, che ASA nel passato era già stata accusata di Azienda / Poltronificio , in una interrogazione comunale a Livorno da Rifondazione Comunista . Leggi tutto “Politica per passione o anche per interesse personale?”

Brancaccio e Rampini sul caso “Reinhart & Rogoff”

 

In una serie di ricerche pubblicate in collaborazione con Carmen Reinhart, l’ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale Ken Rogoff aveva sostenuto che nei casi in cui il debito pubblico supera la soglia del 90% del Pil, la crescita media del reddito nazionale risulta più bassa di almeno un punto percentuale rispetto ai casi in cui quel limite non viene superato. Questo risultato è stato più volte citato da vari tecnocrati europei ed esponenti politici tedeschi per giustificare le politiche di austerity. Ma un giovane ricercatore, allievo dell’economista eterodosso Robert Pollin, ha individuato una serie di errori di calcolo in uno degli studi di Reinhart e Rogoff. La scoperta di questi errori ha acceso i riflettori dei media sui contributi di Pollin e del suo allievo, e più in generale sulle numerose analisi che già da tempo avevano segnalato i limiti della tesi secondo cui un alto debito pubblico implica una bassa crescita economica (1). Contestata sul terreno scientifico, la dottrina dell’austerity è dunque destinata a cedere il passo anche in ambito politico? Un’opinione diffusa è che, mentre l’Europa resterà ancorata alla dottrina dell’austerity, gli Stati Uniti in realtà non si sono mai fatti condizionare dai suoi dogmi ed è per questo che sono usciti molto più in fretta dalla crisi. Siamo certi tuttavia che la ripresa americana sia così robusta come sembra e non sia causata da una nuova bolla speculativa? Ne discutono Federico Rampini (Repubblica) ed Emiliano Brancaccio (Università del Sannio). Conduce Maria Rosaria de Medici

(1) Tra le ricerche esistenti, si veda ad esempio un working paper di due economisti italiani: Ugo Panizza e Andrea F. Presbitero, Public debt and economic growth: is there a causal effect?, MoFiR working paper, n° 65, 2012.

PRC Rosignano: rapporti con la sinistra e Sel alla luce degli ultimi avvenimenti Locali

 

  • Segreteria Circolo PRC Rosignano

 

I cambiamenti, e il rinnovamento in particolare, quando sono messi in atto, oltre ad essere in parte processi dolorosi, provocano profonda agitazione e disagio verso chi si sente protagonista, anche indirettamente.
È stato questo il primo pensiero alla lettura del comunicato prodotto dal coordinatore della bassa Val di Cecina di SEL Mario Baldeschi.
Si preferisce, oggi, rilasciare dichiarazioni alla stampa anziché approfondire umanamente e politicamente, noi naturalmente, in questo senso, ci assumiamo le nostre responsabilità e le nostre eventuali carenze.
Fatto sta però che nel citato comunicato sono espresse delle inesattezze che è bene chiarire, almeno per onor di cronaca.
Il solo candidato a sindaco Luppichini venne eletto con la somma dei voti delle liste che lo sostenevano, la lista comunista in virtù di un consenso adeguato riuscì, a differenza di sinistra democratica, oggi SEL, ad eleggere i propri rappresentanti in Consiglio Comunale. Gli eletti della lista comunista erano e sono diretta rappresentazione di quelle forze e a quelle fanno riferimento. Nella fattispecie della lista comunista è prassi consolidata e comune che ogni partito abbia garantita la propria autonomia. Leggi tutto “PRC Rosignano: rapporti con la sinistra e Sel alla luce degli ultimi avvenimenti Locali”

Unità, rinnovamento, prospettiva

 

  • Al termine dell’art. riportante il Comunicato stampa del PRC Rosignano, inseriamo le dichiarazioni rilasciate al Tirreno dal Consigliere Giacomo Luppichini e da Mario Baldeschi, coordinatore di Sel per la Bassa Val di Cecina.

 

  • Comunicato stampa PRC Rosignano

 

L’intervista rilasciata da Giacomo Luppichini e pubblicata su Il Tirreno venerdì 3 maggio ha il merito di aprire una doverosa discussione, pubblica, sulla sinistra e sul futuro che questa intende intraprendere. Ciò detto sono doverose alcune precisazioni senza le quali la situazione presa in esame assumerebbe un carattere irreale e irrealistico.
Nessuno in Rifondazione Comunista si è mai imposto quale “padrone” del Partito, anzi, la verità è che ogni decisione, anche la più banale, viene presa all’interno del Comitato Direttivo quale assise preposta. L’organismo è sempre sollecitato e fonte di sollecitazione di discussione nel Partito e mai, in tutta la storia del PRC, questa è venuta meno.
Nella fattispecie il PRC ha discusso lungamente, e sempre tenendo presente le posizioni delle altre forze della sinistra, ed infine ha fatto i passi conseguenti. Nessuno, anche in questo caso, è stato escluso dai luoghi opportuni ed al contrario la sostituzione nel Consiglio Comunale del compagno Franconi, al quale rinnoviamo la nostra stima e il nostro ringraziamento per il contributo dato e per quello che sicuramente non farà mancare al Partito in futuro, diventa un esempio di democrazia e di partecipazione.
Il Comitato Direttivo ha assunto una decisione importante e con senso di responsabilità al termine di un lungo periodo di riflessione e di analisi in cui tutti i compagni e le compagne sono stati partecipi, senza esclusione alcuna.
La questione che Luppichini solleva sull’unità della sinistra è un elemento dirimente a cui non certo Rifondazione vuole sottrarsi ma che al contrario rilancia e con il quale incalza alleati e non. Negli intendimenti del gruppo dirigente del PRC non esiste naturalmente la volontà di indebolire nessun tipo di alleanza, tanto più quella tra le forze che in questi anni si sono distinte, almeno a livello locale, in rigore morale e politico nonché in lungimiranza e lucidità.
Rilanciare l’unità significa rilanciare la proposta politica e allo stesso tempo rinnovare le forme, coniugando pratiche consolidate e innovative, della militanza e della partecipazione. Si tratta anche di ricostruire i gruppi dirigenti dando la possibilità di acquisire esperienze e competenze, un lavoro di largo respiro che deve essere l’incontro tra le nuove generazioni e quelle con maggiore esperienza. Leggi tutto “Unità, rinnovamento, prospettiva”

Comunicato stampa del Circolo PRC Rosignano

 

  • Segreteria PRC Rosignano

 

Il Circolo PRC di Rosignano annunciando le dimissioni del consigliere Giorgio Franconi sente la necessità di ringraziarlo per l’ottimo lavoro svolto in questi anni con impegno ed onestà intellettuale, per il profondo rispetto degli organismi dirigenti del Partito della Rifondazione Comunista, con i quali ha condiviso anche l’ultima decisione di dare spazio in Consiglio Comunale ad un nuovo compagno al fine di iniziarlo, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, alla vita istituzionale.
Ci impegniamo anche in previsione della prossima legislatura, che ci vedrà in prima linea per costruire una proposta politica ancora più serrata, coerente e rinnovata , sia nella forma che nella sostanza, rispetto a quella odierna.
Gli ultimi avvenimenti nazionali ci convincono di perseguire in maniera decisa il progetto ambizioso dell’unità della sinistra.
Il percorso compiuto fino ad oggi diventa il punto di partenza: prioritario è l’obbiettivo che tutte le forze progressiste, a cominciare da Rifondazione Comunista, si devono porre per ridare speranza e prospettiva ai cittadini e alle cittadine riportando al centro della discussione i lavoratori, i beni comuni e un nuovo modello di sviluppo.

p. la Segreteria
Silvia Gesess – Segretaria Circolo Rosignano

Porto di Livorno: il PRC incontra le Realtà sindacali del settore portuale Locale

 

  • Lorenzo Cosimi – Mauro Grassi*

 

1536893-porto_livorno3Il giorno 19 Aprile, su iniziativa della Federazione di Livorno del Partito per la Rifondazione Comunista e il “Circolo Porto” PRC si è svolto un incontro con i rappresentanti delle R.S.A. CGIL di Unicoop Servizi, Porto di Livorno 2000 e CPL/CILP .Dalla discussione sono emersi alcune valutazioni condivise che riguardano la situazione del porto di Livorno:

Agli effetti della crisi per il nostro scalo si sommano anche forti criticità dovute alla mancanza di una politica di programmazione che nel trascorrere di questo decennio ha prodotto un accumulo di carenze infrastrutturali e strutturali.  Con la vicenda Sintermar/F.lli Elia si sono definiti nuovi assetti che hanno istituzionalizzato una forma di “price competition”, creando di fatto un nuovo soggetto: “l’intermediatore di traffico”, con il conseguente indebolimento della figura del terminalista, inteso come imprenditore strutturato in condizione di gestire il ciclo delle operazioni portuali. La comunità portuale e la politica non hanno ancora analizzato con la giusta attenzione che cosa comporta la presenza di grandi fondi finanziari nel nostro scalo.
Questi elementi non hanno avuto la necessaria attenzione da parte delle forze politiche livornesi che governano la nostra città, che nel migliore dei casi hanno derubricato questi eventi a fattori commerciali. Leggi tutto “Porto di Livorno: il PRC incontra le Realtà sindacali del settore portuale Locale”