“Il mese delle memorie annebbiate”

 

  • Vladimiro Mannocci

 

Alfonso Iacono, con il suo articolo al Il Tirreno di Sabato scorso, (19 gennaio, ndr) auspica una riflessione storica sul ruolo avuto dal Partito Comunista italiano dalla sua nascita alla sua scomparsa, avvenuta nel 1991. E’ giusta l’osservazione di Iacono che “per svolgere lo sguardo verso il futuro è necessario aprire la finestra del passato” per poter leggere con capacita critica non solo il presente ma soprattutto le scelte attraverso le quali si costruisce il futuro. Purtroppo i liquidatori del PCI, Veltroni, D’Alema, Fassino, Bersani, Napolitano, Occhetto, ecc. hanno operato in questi anni per cancellare i valori di quella esperienza, da loro ritenuta culturalmente e politicamente imbarazzante. Nella fase nata dalla c.d. svolta della Bolognina vi fu, ad esempio, una vera e propria campagna contro quella “diversità” che Enrico Berlinguer riteneva dovesse essere un tratto distintivo del PCI, ma non lo è stato per il P.D.S., i D.S. ed il P.D. Una operazione ben riuscita, che però ha prodotto anche zone grigie ed elementi degenerativi nel rapporto fra politica e questione morale. Da allora le “svoltine” che si sono succedute sono state improntate sulla parola d’ordine di “andare oltre”. Un indistinto “oltre” che ha aiutato a configurare l’attuale assetto politico nel quale i cambiamenti economici e sociali sono stati solamente registrati dalle maggiori forze politiche e non, invece, letti criticamente. Il P.C.I. ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta al fascismo, nella Resistenza, nella definizione della nostra Costituzione, che in questi anni ha subito tentativi di cambiamenti proprio nelle sue parti universali e più qualificanti che la fanno essere, come dice Roberto Benigni, la Costituzione più bella del Mondo. Leggi tutto ““Il mese delle memorie annebbiate””

Ferrero: con il centrosinistra stiamo solo perdendo tempo

  • Il manifesto di venerdì 14 dicembre 2012

 

Paolo Ferrero, segretario del Prc, Di Pietro e De Magistris chiedono a Bersani di accettare il Quarto polo in alleanza.
E invece io faccio un invito a Di Pietro e a De Magistris: rompiamo gli indugi e diamo subito vita al Quarto polo. C’è un problema di tempi e cioè di democrazia: per costruire in maniera partecipata la nostra lista dobbiamo avere un minimo di tempo. Non abbiamo nessuna intenzione di fare operazioni dall’alto. E se Grillo ha fatto le parlamentarie, e il Pd ha fatto primarie per il premier e per i candidati, noi certo non possiamo ritrovarci in quattro a fare le liste fra Capodanno e la Befana. La democrazia richiede tempo. Quindi lancio un grido di allarme: con le elezioni a febbraio, di tempo ne abbiamo poco.

Esclude che Bersani dica vi sì?
Bersani ha chiarito in ogni modo che non taglierà gli F35, e infatti ha votato il piano del generale Di Paola, ministro della difesa. Che proseguirà le politiche di Monti con un po’ di solidarietà in più. Che ormai l’art.18 non si tocca, e nemmeno il fiscal compact. Il Pd ha appena votato un decreto sviluppo che dovrebbe piuttosto chiamarsi decreto recessione. E ormai dice apertamente che un rapporto con il centro rigorista lo cerca per ragioni politiche, non per necessità dei numeri. Le proposte che fa Bersani aggravano la crisi. Il rischio è che quelle politiche gonfino di nuovo la destra, come è successo da altre parti.

La presenza di Vendola in alleanza non è garanzia che l’agenda Bersani non sarà quella di Monti?
Bersani ha già spiegato che si sono dati una regola: si decide a maggioranza. Ed ha aggiunto che il Pd ha il 30 per cento e Vendola il 15. L’indirizzo politico sarà evidentemente quello di Bersani. Ripeto, questo è chiaro.

Quindi basta richieste al Pd?
Certo. Il nostro problema è dire se l’alternativa c’è o non c’è. Leggi tutto “Ferrero: con il centrosinistra stiamo solo perdendo tempo”

Sinistra, il Quarto polo va veloce

 

da Globalist.it – di Cecchino antonini

 

 

«C’è un continuo mutamento del contesto con un precipitare della crisi e l’ormai certa anticipazione del voto», avvertono dal sito di Cambiare si può mentre si attende l’uscita pubblica, domani, di Luigi De Magistris che presenterà i “suoi” candidati per questa impresa dal teatro Eliseo di Roma.
Ovunque fervono i preparativi di almeno 84 assemblee di lancio sui territori ( elenco in completamento al link http://www.cambiaresipuo.net/primo-elenco-di-assemblee/) e le adesioni all’appello di singoli sfiorano quota ottomila.
La discussione delle assemblee – assicurano i promotori – «non potrà che essere a tutto campo e dovrà estendersi anche alle tappe dell’impresa». Lista, simbolo, finanziamenti. Vuol dire che il tempo stringe. Se le elezioni saranno il 10 marzo, il decreto presidenziale di convocazione dei comizi elettorali, che deve essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale almeno 45 giorni prima delle elezioni, interverrà, se non prima, il 24 gennaio. Ciò significa che tra il 25 e il 28 gennaio dovranno essere depositati al Ministero dell’interno i contrassegni delle liste e entro il 4 e il 5 febbraio (35° e 34° giorno precedente le elezioni) dovranno essere raccolte, autenticate e depositate circa 80mila firme di presentazione, pari a un numero variabile tra le 1.500 e le 4mila a seconda delle circoscrizioni elettorali (che sono, per la Camera, 27). Se poi la data del voto dovesse essere anticipata – come oggi si dice da più parti – al 24 febbraio tutto sarebbe anticipato di 15 giorni e, dunque, le liste dovrebbero essere presentate intorno al 20 gennaio. Obiettivo minimo, quel milione e mezzo di voti che frutterebbe il superamento del quorum del 4%. Leggi tutto “Sinistra, il Quarto polo va veloce”

PRC Livorno: comunicato stampa, dom. 2 dicembre

 

  • PRC Livorno

Inaccettabile! Il Partito della Rifondazione Comunista di Livorno esprime il suo profondo sdegno per gli eventi accaduti questo pomeriggio (sab. 1 dic, ndr) nella centralissima Piazza Cavour, dove un gruppo di pacifici manifestanti hanno subito la carica delle Forze dell’ordine. Non accadeva da decenni e questo non può non essere collegato alle volontà recentemente espresse dal governo, di attingere a provvedimenti restrittivi riguardo alle manifestazioni di piazza.
In questo modo si attacca la libertà di espressione del Cittadino stesso al quale viene quindi negato anche il diritto di manifestare la propria idea in luogo pubblico. Livorno ed i livornesi provengono da una lunga tradizione democratica e la stessa Città non merita l’instaurazione di un clima della tensione così come si sta prefigurando. La protesta del gruppo dei manifestanti era assolutamente pacifica e la risposta che ne è scaturita è stata inopportuna quanto sorprendente. Rifondazione Comunista si attiverà presso le Istituzioni Locali affinché sia fatta chiarezza in merito all’accaduto presentando in tempi stretti un’interrogazione al Consiglio Comunale di Livorno.

 

  • Pubblicato da Il Tirreno

La polizia carica il presidio degli antagonisti
Manganellate in piazza Cavour, donna in ambulanza all’ospedale. La questura: la manifestazione non era autorizzata
RIFONDAZIONE COMUNISTA: LA PROTESTA ERA DEL TUTTO PACIFICA
«Non accadeva da decenni, Livorno è democratica e non merita un clima di tensione»

«Inaccettabile!». Parte da quest’aggettivo la segreteria di Rifondazione Comunista per esprimere «il suo profondo sdegno» per quanto è accaduto in piazza Cavour, dove «un gruppo di pacifici manifestanti hanno subito la carica delle Forze dell’ordine». I vertici del Prc livornese sottolineano che «non accadeva da decenni»: e collegano il fatto alla «volontà recentemente espressa dal governo» di prendere «provvedimenti restrittivi riguardo alle manifestazioni di piazza». Da parte della federazione di Rifondazione comunista si mette l’accento sul fatto che «Livorno ed i livornesi provengono da una lunga tradizione democratica» e la città «non merita l’instaurazione di un clima della tensione così come si sta prefigurando». Anche perché – viene ribadito – la protesta « era assolutamente pacifica» e invece semmai è stata la risposta a risultare «inopportuna quanto sorprendente». Il Prc annuncia che «si attiverà presso le istituzioni locali»: con una interrogazione al consiglio comunale chiederà che «sia fatta chiarezza in merito all’accaduto».

di Mauro Zucchelli

Primarie centrosinistra: tutto quanto fa spettacolo!

Redazionale da web.rifondazione.it

 

 

Se per politica intendiamo il penoso show andato in onda su SKY TG24 con i cinque candidati per le primarie del centrosinistra, non potremo davvero lamentarci se o quando gli italiani diserteranno le urne. Ma lo scopo non era certo quello di restituire alla politica un ruolo che da tempo ha perso, quanto quello di fare audience, di farsi notare dal Cittadino attraverso una sorta di spettacolarizzazione che dicesse “noi siamo pronti per essere votati da Voi” e “non esiste altra politica all’infuori di noi”. Può sembrare banale ma, il risultato bene o male è stato raggiunto, e questo rasenta il punto più drammatico della situazione sul quale occorre riflettere. Stampa e mezzi di comunicazione hanno fatto il resto, facendo in modo che vi fosse quella cassa di risonanza tanto voluta e desiderata. E c’è stata! ..basta scorrere i titoli per rendersene conto. Ma si sa bene che, seppur importante, un titolo non può fare “l’articolo” se non è seguito da un valido contenuto; altrimenti la nota è fuori stonata, e con un minimo di attenzione può essere evidenziata e valutata per quello che porta con sé. Leggi tutto “Primarie centrosinistra: tutto quanto fa spettacolo!”