- Silvio Gulizia – Huffingtonpost.it –
Più che cambiare il Paese, Grillo sta imponendo un cambiamento nel modo di fare informazione in Italia. A lui non interessa parlare ai giornalisti, ma alla gente. Utilizza il blog e Twitter per farlo, anche se usa ancora questi strumenti con una logica da vecchia repubblica della TV, come ha sottolineato Guido Romeo in un articolo dedicato a come Grillo usa la tecnologia.
Per parlare alla gente i politici sono stati abituati a chiamare Ansa, Tg e ad andare da Vespa. Vedi la rimonta di Berlusconi a colpi di comparsate TV. Per raccontare le gesta del “mostro” oggi i giornalisti sono costretti a seguire il suo account su Twitter o leggere il suo blog. Sky qualche giorno fa ha trasmesso la conferenza di presentazione dei grillini mandando in onda la diretta streaming dell’evento. Qualcosa di vagamente simile a un servizio pubblico. Qualcosa di un po’ strano in un mondo in cui si parla di violazione del copyright se ti copio un mp3 su una pennetta Usb. Intanto i giornalisti assistono impotenti allo show.
Nel sistema pensato da Grillo i media vengono costantemente bypassati attraverso l’uso di strumenti tecnologici che consentono di parlare alla gente e costringono i giornalisti a riportare quanto visto, sentito e letto, senza possibilità di porre domande. Democraticamente messi a tacere, con una paradossale coerenza: parlo solo con chi voglio io. Il che tutto sommato è più che lecito, nessuno ha l’obbligo di rispondere alle domande della stampa. A nessuna domanda, a dire il vero, e infatti lui Grillo non risponde quasi mai.
Cercando di innovare il rapporto con la gente il leader del M5S si è limitato a proporre una nuova forma di broadcasting personale. Esattamente come fa Berlusconi con i video messaggi. Basta guardare al suo Twitter: repliche, menzioni e RT durante la campagna elettorale sono stati praticamente assenti. Un piccolo fail nel fail generale dei politici sui social media. I commenti ai post del suo blog sono stati invece cancellati. Leggi tutto “Il peso di Grillo sull’informazione”