17/12 Firenze: Manifestazione per Gerusalemme

Oggi la Federazione Livornese PRC ha aderito e partecipato alla manifestazione di Firenze indetta dalla Comunità Palestinese contro la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele: contro questa decisione arbitraria che non rispetta il diritto del popolo Palestinese all’autodeterminazione, contro questa decisione arrogante che contrasta con le risoluzioni dell’ONU e con la legalità internazionale.

 

IN MEMORIA DELLA COMPAGNA DANIELA CARROZZI GIUNTINI

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Ieri, 20 ottobre, è scomparsa Daniela Carrozzi Giuntini: una compagna di grandissima intelligenza, passione e generosità.
 
È stata un’amata dirigente del PCI prima e di Rifondazione comunista poi, dentro la sua casa/quartiere: Shangay! Lì non si era mai risparmiata nelle iniziative sociali attorno al Punto Incontro Donna ed altre associazioni di quartiere, battendosi sempre con la stessa grande determinazione per i diritti e la dignità degli abitanti del territorio.
 
Nel 1991 era stata tra le fondatrici di Rifondazione Comunista a Livorno, diventandone uno dei punti di riferimento più importanti ed ascoltati.
 
A Shangay – insieme a Vincenzo Magrini – era riuscita ad organizzare centinaia di compagne e compagni che non avevano accettato lo scioglimento del PCI.
 
Sempre in prima linea per il recupero politico e sociale dei quartieri nord, aveva guidato la lotta dei residenti del palazzo di Piazza Fratelli Bandiera perché il Comune intervenisse per sgomberare l’edificio che, dopo un iniziale diniego, fu successivamente abbattuto e ricostruito.
 
Livorno e Shangay perdono un pezzo importante e prezioso della storia della classe proletaria e popolare cittadina.
 
I compagni di Rifondazione comunista la ricordano con commozione ed affetto, portando con loro il ricordo del suo impegno e della sua passione comunista.
 
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno

30/09 incontro “Emergenze climatiche: Il sistema di protezione cubano”

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Sabato 30 settembre, alle ore 17:00, presso il Circolo ARCI Borgo Cappuccini (B.go Cappuccini – 276) di Livorno si terrà l’incontro “Emergenze climatiche: Il sistema di protezione cubano”.

In un momento in cui i cambiamenti climatici producono conseguenze catastrofiche in tutto il globo, la “Defensa Civil” cubana rappresenta un modello di prevenzione e protezione efficace, basato su criteri molto diversi da quelli a cui siamo abituati. Ne parliamo con l’Ingegner Franco Zunino, del Circolo Italia-Cuba di Celle Ligure, che ha collaborato direttamente con la Defensa Civil cubana ed ha una lunga esperienza nei settori del volontariato, dell’ ambiente e della tutela del territorio.

Riflessioni sull’immigrazione

IMMIGRAZIONE: La questione dell’immigrazione e dell’asilo rappresenta la contraddizione più significativa e lacerante dell’Europa contemporanea. Una contraddizione che chiama in causa economia e demografia, sicurezza e legalità, e che evoca profondi mutamenti geopolitici e antichi problemi storici tutt’ora irrisolti. Una contraddizione che si manifesta in questi ultimi anni, e che investe in particolare paesi come l’Italia posti lungo l’incerta frontiera tra “il mondo di qua e il mondo di là”. Questo per dire come la questione dei profughi e dei migranti costituisca un enorme tema politico tanto più complicato da affrontare in quanto intimamente correlato alla aggrovigliata matassa delle strutture economiche, sociali e giuridiche di un continente in crisi, che sta di fronte, o accanto, ed in cui difficilmente potranno fare ritorno se non obbligati come sta succedendo con il “bravo Minniti” tanto amato dalla destra xenofoba e razzista. Africa, Asia, Medio Oriente, da dove bambini, donne e uomini fuggono ed in cui difficilmente potranno fare ritorno.

Con i quasi 6 miliardi di euro, di cui già tre regalati alla Turchia del dittatore Erdogan, si potrebbero portare in Europa quasi tre milioni di rifugiati, identificati, registrati e pronti per essere inseriti nelle nostre società. Tecnicamente i corridoi umanitari sono resi possibili da una opportunità offerta dal regolamento dei visti europei del 2009, articolo 29, che prevede la possibilità di uno Stato di concedere visti eccezionali di validità temporanea per motivi umanitari. In Italia, ancora, non si tiene conto del progetto SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), modello che ha in sé tutti gli elementi per gestire l’accoglienza in maniera razionale. Al contrario di dà l’“accoglienza” in mano alle prefetture che operano “dall’alto” senza aver contatti con i cittadini del territorio prescelto, spesso innescando reazioni di razzismo e xenofobia. Ma noi di sinistra che possiamo fare? Certo è che non si può prendere decisioni solo per un tornaconto elettorale che viene poi dimenticato appena passate le elezioni, o gestire come argomento da specialisti che alla fine si occupano di economia, di lavoro, al limite di diritti civili o che magari continuano a rincorrere la destra sulle politiche della sicurezza, implementando i centri di detenzione per stranieri, scegliendo politiche proibizioniste e securitarie.

La sinistra-sinistra, che fa analisi condivisibili ma ancora non ha la consapevolezza necessaria per mettere il tema in prima linea sul piano delle priorità, con l’opinione pubblica, con la presenza nello spazio pubblico, dando nome e cognome ai migranti, portando storie e situazioni in evidenza, smontando le fake news della destra con fatti precisi ed inconfutabili, portando a conoscenza numeri veri delle presenze di immigrati in Italia e di richiedenti asilo, facendo progetti importanti di accoglienza con i comuni per gli SPRAR, con forti richieste continue al governo per l’apertura di corridoi umanitari, per la richiesta della cancellazione del trattato di Dublino, per i permessi di soggiorno umanitario secondo l’art. 29 del trattato sui visti europei del 2009, facendo grande pressione per la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri con lo “ius soli”, valorizzando il dettato della Costituzione riguardo al diritto di asilo e sull’inviolabilità dei diritti della persona umana … Ritrovare fra noi di sinistra il senso della comunità e dell’appartenenza, anche innescando un nuovo conflitto politico, ritornando davvero in quei territori tanto “parlati” e mai veramente “occupati”…Insomma care compagne e compagni, come diceva Berlinguer “ricominciamo a prendere nuovamente il tram”!

Mariella Valenti – Responsabile immigrazione Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea