1921-2021 cento anni di lotte!

100 anni fa, il 21 gennaio del 1921, veniva fondato a Livorno il Partito Comunista d’Italia, che nel 1943 assunse il nome di Partito Comunista Italiano. Cento anni dall’inizio della presenza organizzata delle comuniste e dei comunisti nel nostro paese!


– Alle ore 11:00 saremo a ricordare l’evento di fronte al Teatro San Marco, dove si svolse il primo congresso del Partito Comunista d’Italia. Sarà presente anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista

– Dalle 18:00 alle 23:00 parteciperemo al convegno online (sulla pagina FB del Partito della Rifondazione Comunista): “Libertà, pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia, tutela dell’ambiente. A 100 anni dalla nascita del Partito Comunista, l’attualità del socialismo”. Presiede Rosa Rinaldi, introduce Paolo Ferrero, conclude Maurizio Acerbo;
con la partecipazione di Heinz Bierbaum, Presidente del Partito della Sinistra Europea; Cinty Misculini, del Comitato Centrale del Partito Comunista Cileno; Fabien Roussel, segretario nazionale del Partito Comunista Francese; Enrique Santiago, segretario nazionale del Partito Comunista Spagnolo.
Intervengono: Giovanna Capelli, Paolo Ciofi, Carlotta Cossutta, Rita De Petra, Paolo Favilli, Andrea Ferroni, Eleonora Forenza, Francesca Fornario, Dino Greco, Guido Liguori, Maria Grazia Meriggi, Dmitrij Palagi, Giovanni Russo Spena.

Confine bosniaco/croato, salviamo i migranti!

“Abbiamo il dovere morale prima ancora che legale, di accogliere queste persone, di far valere le leggi che noi stessi abbiamo scritto nelle nostre costituzioni, per proteggere chi fugge da guerre, persecuzioni e trattamenti inumani. chiediamo alla Commissione ed al Consiglio europeo che sia istituita una missione umanitaria europea con il coinvolgimento del Unhcr sul confine orientale per soccorrere le migliaia di persone rimaste intrappolate nella neve che rischiano di morire”. Questo è l’appello a firma di Pietro Bartolo, Erasmo Palazzotto, Gregorio De Falco ed altri parlamentari affinchè si accolgano i “disperati della Bosnia” e farli finalmente entrare nei Paesi europei. Finora nessuna risposta, mentre 1500 esseri umani vagano nei boschi bosniaci, sulla neve, con poco cibo e senza alcun tetto caldo sulla testa, nonostante che il governo bosniaco abbia ricevuto 3, 5 milioni di euro per allestire centri di accoglienza… perduti nel nulla. Tutto ciò è il risultato della INCAPACITA’ dell’Unione europea di affrontare e gestire i flussi migratori. Ma la “rotta” balcanica non è l’unica VERGOGNA dell’Europa, c’è anche l’altra, quella proveniente dalla Libia, di persone che sfidano la morte per annegamento pur di sfuggire alle torture ed agli stupri perpetrati dalle milizie libiche, libici amici dell’Italia, ai quali noi, Italia, inviamo milioni di euro pur di tenere aperti i lager… Tutti sanno che i RESPINGIMENTI sono una gravissima violazione della Convenzione di Ginevra, ed anche della nostra Costituzione, violano i diritti umani internazionali. Dovremo tutte e tutti noi prendere le distanze da questa barbarie e alzare la nostra voce contro chi massacra vite umane, i loro sogni, le loro speranze, la loro vita!

Mariella Valenti
Responsabile Immigrazione Federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Presidio per il lavoro pubblico

Francesco Renda (segretario del PRC livornese) parla con Fulvia Damiani (segreteria della Funzione Pubblica CGIL Provincia di Livorno) di lavoro pubblico, in questi giorni argomento particolarmente importante. L’occasione è un presidio organizzato da Rifondazione di fronte all’ospedale di Livorno per chiedere il potenziamento dei servizi pubblici tramite assunzioni, contratti a tempo indeterminato, internalizzazione dei servizi dati ai privati con assorbimento dei lavoratori, miglioramenti salariali; parte di una campagna nazionale del nostro partito sul tema. Pochi giorni fa la CGIL assieme a CISL e UIL ha messo in campo uno sciopero nazionale del pubblico impiego chiedendo assunzioni, lotta al precariato, sicurezza e rinnovi dei contratti, e Fulvia Damiani spiega i motivi della mobilitazione e il quadro della situazione.

Sulla bagarre in Senato durante la modifica ai decreti Salvini

Si discutevano in Senato modifiche agli ignobili decreti salviniani quando un esponente del governo ha chiesto che si ponesse la fiducia, constatando che con i numerosissimi emendamenti presentati dalla destra razzista non si andava avanti. A quel punto la destra ha inscenato la solita bagarre, vomitando parole come quelle secondo cui la “cancellazione” dei decreti “sicurezza” va contro l”identità italiana” e il nuovo disegno di legge è per spacciatori, clandestini e terroristi. Una ennesima prova di quanto la destra fascista sta portando avanti il suo disegno razzista e di emarginazione totale, una lotta ai poveri.

…La Russa, presidente di turno al Senato, ha sospeso la seduta, abbandonando lo scranno della presidenza e rimandando così a nuovi lidi la possibilità di processare i decreti già passati alla Camera. E’ intollerabile che dalla prima legge Martelli, passando dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, si sia sempre portato avanti la disumanità, l’emarginazione, leggi sempre più lesive dei diritti umani , non tenendo mai conto che quei “clandestini” erano e sono bambini, donne e uomini costretti ogni anno che passa ad abbandonare le loro terre, le loro case, la loro storia a causa delle bombe, delle dittature, della povertà.

C’è bisogno di un cambio di passo sostanziale e duraturo, consapevoli che le migrazioni sono un fatto strutturale e che nessuno, nemmeno i fascisti di prima, seconda e terza generazione potranno fermarle, per quanto chiuderanno i porti, continueranno a produrre leggi inique, costruiranno nuovi campi per rinchiudere esseri umani, regaleranno ai vari dittatori sanguinari milioni di euro per bloccare i profughi, ma il desiderio di vita e di libertà sarà sempre più forte di tutti i muri ed i fili spinati. La sinistra “democratica” deve ribellarsi ai diktat della destra ma anche alle perplessità, all’interno del governo, dei 5stelle, (ricordiamoci cosa pensava Di Maio sulle ONG salvapersone , per lui erano i “taxi del mare”), cominciare a ricostruire il tessuto umanitario di accoglienza, di attenzione sanitaria, di percorsi inclusivi.

Noi continueremo a portare l’attenzione sui corridoi umanitari, unica possibilità per evitare morti in mare o ai confini balcanici, a chiedere il ripristino degli SPRAR, la cancellazione della Bossi-Fini, ultima legge contro esseri umani in gravissima difficoltà; continueremo a chiedere che i governi lottino contro la povertà e non contro i poveri!

Mariella Valenti
Responsabile immigrazione federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

C’è bisogno di più pubblico, subito!

Presidio a Livorno sabato 19/12 dalle 11:00 di fronte all’ingresso principale dell’ospedale (Viale Alfieri)!

La pandemia ha rivelato gli effetti devastanti del ridimensionamento del pubblico sulla vita delle persone e sul sistema paese.

Se il naufragio non è stato totale lo si deve a ciò che di servizio pubblico è rimasto e all’abnegazione dei lavoratori e lavoratrici che con il loro impegno hanno sopperito alle grandi carenze strutturali e di organico prodotte da trent’anni di neoliberismo: tagli, ridimensionamenti, privatizzazioni, riduzione di personale e stipendi, svilimento delle professionalità, delegittimazione e svalorizzazione del ruolo sociale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.
Ciò che è stato non si deve ripetere!
Occorre un grande potenziamento della sanità, della scuola, dei trasporti e dei servizi alla persona utilizzando a tal fine la gran parte delle risorse del recovery fund.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno mostrato di essere il pilastro del sistema e di poterlo essere ancora di più in un pubblico rafforzato e rinnovato. Per questo sono necessari:

# Assunzione di 500 mila lavoratrici e lavoratori stabili e consistenti aumenti salariali in tutti i settori della pubblica amministrazione per avvicinare l’Italia agli standard europei
# Reinternalizzazione dei servizi esternalizzati e ritorno nel Pubblico dei servizi dati in appalto con riassorbimento del Personale coinvolto
# Cancellazione di tutte le forme di precarietà e ripristino del contratto a tempo pieno e indeterminato come norma in tutti i comparti della P.A.
# Rigetto dei tentativi di rendere strutturale la “didattica a distanza” con la sua assimilazione allo smart working e al tele-lavoro.
# Eliminazione nella P. A. di tutti gli ostacoli occupazionali, professionali e salariali alla piena parità di genere
# Partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici all’organizzazione di uffici e servizi, prevedendo forme certe di partecipazione degli utenti.

+ LAVORO PUBBLICO = + DIRITTI

Lettera aperta di Rifondazione al Prefetto di Livorno sulle RSA

In questi giorni il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno ha inviato una lettera al Prefetto, nella sua veste di Commissario Territoriale di Governo, riguardante la tragedia delle Residenze Sanitarie Assistite colpite gravemente nella regione dalla pandemia di coronavirus, anche in previsione di una terza ondata.
L’iniziativa è parte di una campagna regionale del PRC sulla questione sanità, solamente agli inizi, che ha visto la stessa lettera inviata anche al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità e all’Assessora alle Politiche Sociali, oltre ad una serie di conferenze e comunicati stampa in ogni provincia.
Nella gestione di questa seconda ondata pandemica sono venuti al pettine nodi irrisolti dopo la prima: in particolare la mancanza di un adeguato reclutamento del personale necessario e la mancata realizzazione di una seria programmazione dopo la prima, già devastante, ondata.
Come noto la Toscana è una regione in cui è forte la presenza di anziani (25% della popolazione), dei quali 114.000 sono non autosufficienti e 14.000 sono in RSA. La diffusione del virus nelle RSA toscane e livornesi dimostra che è fallito il modello attuale di privatizzazione di queste strutture.
Riteniamo che nel piano regionale di spesa delle risorse del recovery fund si debbano prevedere:
– l’avvio di una riqualificazione dei servizi di cura territoriali con un potenziamento dei servizi di cura e di assistenza domiciliari integrati con una vera “ospedalizzazione” a casa, con le risorse umane necessarie
– la revisione del sistema di accreditamento regionale per le RSA e RSD e adeguate misure di verifica e controllo sulle stesse; – un diverso modello di gestione delle strutture sociosanitarie territoriali prevedendo un processo di ripubblicizzazione e nuove forme di tutela per i lavoratori del settore.
Il tutto con un indirizzo che punti alla residenzialità delle persone fragili, disabili e anziane ove possibile. Si deve cambiare rotta rispetto alle politiche sanitarie degli ultimi decenni, strutture adeguate alle esigenze dei cittadini con la dovuta strumentazione, più personale medico e paramedico affinché tali tragedie non si ripetano.



Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno