FDS: sulla situazione dei lavoratori MTM

Comprendiamo e condividiamo la delusione e la rabbia dei lavoratori della MTM. L’atteggiamento tenuto dall’Azienda nei confronti dei propri lavoratori, delle rappresentanze sindacali, della Regione e delle istituzioni locali è stato talmente scorretto e arbitrario da ledere pesantemente la stessa credibilità di MTM.

Il ritiro unilaterale dall’ipotesi di accordo, dopo averlo sottoscritto solo qualche giorno prima, rappresenta, infatti, una ferita profonda che rischia di lasciare strascichi sia nel rapporto con i livelli istituzionali che con le organizzazioni sindacali.

In assenza di un chiarimento pubblico (ed il silenzio di queste ore ci preoccupa), diventa sempre più evidente che la firma del 25 marzo è stata una manovra per arrivare alla consegna della commessa Ford senza incorrere nelle penalità contrattuali, utilizzando cinicamente la legittima aspettativa dei lavoratori di vedere garantita una prospettiva.

Già alcuni mesi fa avevamo sottolineato con durezza un eccessivo ricorso al precariato da parte di questa azienda ed un atteggiamento molto sprezzante nei confronti delle Istituzioni locali, dei Sindacati e dei lavoratori.

Oggi ci troviamo di fronte alla manifestazione di una totale mancanza di serietà, per questo riteniamo che la condanna di quanto accaduto deve essere unanime da parte di tutte le Istituzioni e di tutte le forze politiche. E’ necessario fare quadrato intorno agli operai. Da questa vicenda nessuna Azienda deve poter trarre l’impressione che sia possibile venire e disattendere accordi già sottoscritti come se niente fosse.

A questo punto riteniamo importante l’impegno assunto dall’Assessore regionale Gianfranco Simoncini di convocare nuovamente l’Azienda, e pensiamo che quell’incontro dovrà essere il momento per chiedere con forza il rispetto dei diritti dei lavoratori, l’applicazione di una politica del lavoro che riduca il ricorso alla precarietà, un piano che indichi il livello di assunzioni stabili sostenibili dall’azienda ed il contributo che può dare la Regione nel riconoscimento degli eco-incentivi, oltre a condividere nuovamente la ricerca di strumenti per sostenere il reddito dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro.

Su questi punti e sugli accordi che potranno nascere da questo ulteriore confronto dovranno decidere i lavoratori, attivi e licenziati, insieme ai loro sindacati. 

In questo momento è indispensabile che i lavoratori siano tutti uniti perché solo così possono dimostrare all’azienda la propria ed ottenere qualche risultato a proprio vantaggio.

Come Federazione della Sinistra saremo a fianco dei lavoratori per sostenerli nelle decisioni che prenderanno a livello locale come a livello regionale.

 

Livorno, 02 aprile 2010

 

Michele Mazzola e Alessandro Trotta

Federazione della Sinistra – Livorno

FdS su Cig iterinali MTM

Esprimiamo amarezza per il mancato riconoscimento della cassaintegrazione ai lavoratori interinali. Si sono create inutilmente aspettative da parte di questi lavoratori, andate poi deluse pesantemente. L’operazione era senz’altro molto difficile da concretizzarsi ed è stato un errore fare apparire per quasi già fatto quello che non poteva essere garantito con un margine sicuro di probabilità.
Troppi gli elementi e le disponibilità che dovevano essere accertate, da parte di MTM e delle agenzie interinali ed i precedenti non erano certo incoraggianti.
Il modo con cui si è svolta la vicenda ha fatto sospettare molti di trovarsi di fronte a due interessi convergenti. Da un lato quello di una facile promessa da far durare almeno per il week-end elettorale. Dall’altro quello della stessa azienda che aveva interesse a dare una parvenza di disponibilità per garantirsi un margine di collaborazione da parte di un personale con la testa (e qualcosa di più) già fuori della fabbrica con la scadenza dei contratti alle porte e la certezza di nessuna ulteriore conferma.
L’azienda renderà dovrà rendere conto di questo atteggiamento, nel frattempo per sgombrare ogni campo ad allusioni sull’uso elettorale di quell’annuncio chiediamo alla Regione la disponibilità a garantire comunque ai lavoratori espulsi dal ciclo produttivo dell’Mtm un sostegno al reddito, attingendo dal fondo regionale appositamente istituito per soccorrere quella categoria di lavoratori, che come gli interinali Mtm, non hanno la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.
 
Livorno, 31 marzo 2010
 
Alessandro Trotta
FDS – Livorno

Comunicato stampa a sostegno della Federazione della Sinistra

In un momento caldo come quello elettorale, c’è sempre chi cerca di strumentalizzare in un senso o nell’altro le varie scelte politiche prese.
In questo caso l’accusa che ci viene rivolta è quella di aver assunto una posizione poco chiara rispetto ai CIE. E’ importante sottolineare fin da subito che il programma della coalizione di cui facciamo parte non prevede in alcun modo nessun CIE in Toscana, dandone oltretutto un parere negativo; prende atto d’altra parte della possibilità che il Governo nazionale possa obbligare la nostra Regione a istituire sul proprio territorio un centro detentivo del genere.
Risulta evidente che noi, giovani comunisti, intendiamo opporci a qualsiasi allontamento da tale linea di comportamento chiarendo ulteriormente che in caso di forzatura da parte del governo centrale la nostra azione sarà di contrasto in ogni luogo essa possa essere messa in essere; impegneremo la Federazione della sinistra e i suoi eventuali eletti nel consiglio regionale toscano affinché l’azione nell’impiantare i CIE in Toscana sia vana. Ci opporremo alla realizzazione di tali centri utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione.
Prendiamo spunto da tale polemica per chiarire ulteriormente che la nostra internità alla coalizione di centro sinistra non presuppone affatto una nostra subalternità rispetto alle forze maggioritarie presenti in tale schieramento. All’interno del programma siamo riusciti ad ottenere parte dei punti da noi proposti che valutiamo come qualificanti come ad esempio il raddoppio del periodo massimo di cassa integrazione, fino a 104 settimane. Il nostro obbiettivo è l’approvazione della legge regionale sul lavoro da noi formulata che garantisce salari dignitosi, l’abbattimento della precarietà oltreché a maggiori tutele e l’incentivo reale alla realizzazione di cooperative di lavoratori. Altra priorità rimane garantire il diritto alla casa. Come giovani comunisti livornesi ci impegneremo in particolare per la realizzazione di un progetto che possa garantire l’accesso, progetto rivolto in particolare ai giovani, a servizi gratuiti o a prezzi calmierati, come i libri (sia scolastici che non), la possibilità per lavoratori e studenti di godere di sconti consistenti sui mezzi di trasporto urbani e extraurbani utilizzati per recarsi a scuola e a lavoro.
Siamo coscienti del fatto che il nostro ruolo non sarà semplice, come del resto non lo è mai stato, ma intendiamo onorarlo al massimo delle nostre possibilità sempre dalla parte dei lavoratori e degli sfruttati.
Facciamo appello a tutti i cittadini democratici, ai comunisti e agli antifascisti affinché votino alle prossime elezioni regionali la Federazione della sinistra, l’unico vero voto utile.
Non è il momento di stare fuori, ma è il momento di stare dentro, a testa alta, come sempre.
 
Chiara De Cristofaro – Coordinamento prov. GC, candidata per la FdS
Niccolò Gherarducci – Coordinatore prov. GC Livorno