Ecosocialismo o barbarie

Il consumo del suolo è parte di un problema più ampio relativo al rapporto tra esseri umani e natura: un rapporto nel quale la logica è di dominio, cieca rispetto alle conseguenze catastrofiche di metodi insostenibili di produrre, distribuire e consumare. Negli ultimi decenni un importante filone di pensiero marxista ha approfondito le tematiche ecologiste. Autori come Kohei Saito, John Bellamy Foster, Michel Löwy e altri hanno fornito importanti spunti all’ecosocialismo. Il capitalismo propone soluzioni di “transizione ecologica” che non spostano di una virgola i rapporti di produzione e sono meri palliativi. Solo una risposta rivoluzionaria a questi problemi può salvare il pianeta e, con esso, noi tutti. C’è molto da fare subito e a partire dai nostri territori: non basta opporsi agli scempi ambientali (anche se è doveroso, e siamo a fianco di chi combatte ogni battaglia in questo senso) o cambiare il proprio “stile di consumo”, bisogna anche organizzarsi per un cambiamento radicale che può passare solo per un ripensamento dell’intero sistema produttivo. Ogni manifestazione, ogni azione collettiva che metta assieme la difesa del territorio e la costruzione di una prospettiva di gestione democratica dell’ambiente è un passo importante.

Marco Chiuppesi – segretario federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista

Sabato 4 novembre, Federazione aperta!

Proseguono le consuete aperture bisettimanali della sede della nostra federazione, in Via Modigliani 29 a Livorno. Visto che diversi compagni domenica saranno occupati con una riunione del Comitato Politico Regionale, questa settimana l’apertura sarà sabato 4 novembre, dalle 9:30 alle 12:30! E’ importante potersi incontrare di persona per discutere di politica e organizzare insieme le nostre azioni collettive.

Sabato 4 novembre, manifestazione antimilitarista

La federazione livornese di Rifondazione Comunista è tra le forze che promuovono l’iniziativa antimilitarista di sabato 4. Di seguito il comunicato del presidio!

Sabato 4 Novembre – Piazza Grande – Livorno – dalle 16:30

II 4 novembre si festeggiano le forze armate e la vittoria riportata dall’Italia nella prima guerra mondiale. Ma quale vittoria?

La prima guerra mondiale fu un massacro che vide 600 mila morti sul solo fronte italiano. Una guerra odiata dalla popolazione e dai soldati, moltissimi dei quali disertarono e si ribellarono ai loro capi.

Tutte le guerre sono massacri di popolazioni e di chi viene mandato a combattere per gli interessi degli stati, dei governi, delle multinazionali, dei grandi gruppi finanziari, ma anche per i valori nazionali e l’affermazione dei confini.

Per difendere questi interessi si tirano in ballo i concetti di patria, di nazione, di identità, di difesa dei confini. Ieri come oggi. In tutte le situazioni di conflitto. Gli scenari di guerra si moltiplicano su scala mondiale, l’escalation bellica opprime la nostra vita e annienta le vite di migliaia di persone nel mondo.

Intanto il governo fascista pratica apertamente politiche di guerra e manda militari nelle scuole a fare propaganda di morte e di oppressione.

Per questo:

• NO all’aumento della spese militare, alla produzione e alla vendita di armi, alla proliferazione di basi militari, alla campagna di militarizzazione delle scuole e del territorio, a chi vuole ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, alle missioni militari finalizzate a garantire gli interessi dell’ENI in Africa;

• NO alla esaltazione della patria, alla retorica del nazionalismo, dell’identità nazionale, dei confini, della divisione fra i popoli;

• NO al Governo che chiude le frontiere e aumenta la spesa militare mentre taglia sanità reddito e salari.

Contro il governo che chiude le frontiere e aumenta la spesa militare mentre taglia sanità, reddito e salari.

Nessuna base, nessuna guerra, nessun esercito.

Iniziative di sabato 28 ottobre

Sabato 28, Rosignano: Raccolta firme per il salario minimo a 10 euro

Sabato 28 ottobre dalle 9 alle 12 saremo davanti alla Coop di Rosignano Sovay (Via Aurelia, 639-641) per la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare per il salario minimo a 10 euro!

Sabato 28, Livorno:  Manifestazione a sostegno del popolo palestinese

Sempre sabato 28 ottobre saremo in piazza Cavour a Livorno, dalle 14:30, con le tante altre realtà che promuovono la manifestazione a sostegno del popolo palestinese.
Il governo italiano e l’Unione Europea sono complici dei crimini di guerra che Netanyahu sta perpetrando contro la popolazione di Gaza. Lo sono stati in questi anni non assumendo posizioni nette contro le sistematiche violazioni dei diritti umani, il regime di apartheid, la pulizia etnica, l’uccisione di civili da parte di militari e coloni estremisti. Lo sono ora che Israele bombarda e assedia Gaza. Quindi saremo in piazza anche contro questo governo e questa Europa. La repressione che a Livorno ha colpito gli studenti che manifestavano per il popolo palestinese è inaccettabile, e saremo in piazza anche per manifestare il nostro sostegno a chi, a Livorno come altrove, viene represso quando esprime solidarietà ai palestinesi.

Manifestazione “Fermare l’escalation”

Oggi anche noi della Federazione livornese di Rifondazione Comunista eravamo alla manifestazione nazionale a San Piero a Grado “Fermare l’escalation. Unitə contro guerra, armi e fossile!”
La lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi con la lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra.