Saluto a Eugenio Bellandi, militante comunista

di Alessandro Trotta *

E’ venuto a mancare dopo mesi di ingiusta sofferenza il compagno Eugenio Bellandi.  Portuale, militante comunista, fondatore a Livorno di Rifondazione Comunista.  Eugenio è sempre stato dalla fondazione del movimento della rifondazione comunista e fino a che le forze glielo hanno concesso, un fervido animatore delle feste e delle iniziative del nostro Partito.  Generoso, leale, schietto, Eugenio ha saputo in tutti i suoi anni di militanza farsi amare dalle  compagne e dai compagni per queste sue qualità e per la vivacità e la forza che sapeva mettere in ogni cosa che faceva.
Sapeva suscitare partecipazione, entusiasmo e senso di appartenza, soprattutto nelle battaglie per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle tante lotte sostenute a difesa della democrazia.  Aveva speso la sua vita lavorativa sulle banchine del Porto, nelle fila della Compagnia Portuale, dedicando grandi energie a sostegno della autogestione e della partecipazione dei lavoratori.  Eugenio, ci mancherà. Ci mancheranno le sue battute sagaci, la sua ironia ed il piglio polemico.
Tutte le compagne ed i compagni che vorranno salutarlo si danno appuntamento per questo pomeriggio (ven. 27 aprile, ndr.) alle ore 14,15 in Via San Giovanni, davanti al Circolo Porto di Rifondazione Comunista di cui era una delle colonne portanti.

* Direzione PRC Livorno

1° Maggio, Festa dei Lavoratori

1° Maggio

 

Di seguito il volantino-invito delle iniziative promosse dai Circoli della Federazione di Livorno in occasione della Festa dei Lavoratori.  Calendario che cercheremo di tenere aggiornato in prospettiva del festeggiamento della ricorrenza in più realtà territoriali.

Circolo di Shangay – Livorno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Circolo di Rosignano…

 

Analisi sulla Gauche alle presidenziali francesi

da Giornalismo Partecipativo *

Soffermiamoci su di un aspetto particolare del primo turno delle presidenziali francesi. È andato bene o male il candidato del Front de Gauche Jean-Luc Mélenchon con il suo 11% abbondante dei voti e quattro milioni di francesi che lo hanno votato? Nei titoli dei giornali, che giustamente si soffermano sull’imminente ballottaggio, sull’incollatura di vantaggio di François Hollande su Nikolas Sarkozy e sull’agghiacciante trionfo dell’ultradestra di Marine Le Pen, Mélenchon viene liquidato spesso come delusione. Ma è proprio così?
Partiamo dalle definizioni. Definiamo per comodità “sinistra radicale” tutte quelle candidature collocabili alla sinistra del Partito Socialista. In Francia, come spesso nel mondo, non esiste quella beota corsa italiana ad un centro politico nominalistico. Sarkozy è destra, Hollande è sinistra e ciao.  Nelle elezioni presidenziali del 2007 la sinistra radicale ottenne circa l’8.5% dei voti. Spiccò il solo Olivier Besancenot che ottenne 1.3 milioni di voti, pari al 4% dell’elettorato. Dietro di lui i vari Buffet, Laguiller, Schivardi e Bové si suddivisero il resto. In particolare la candidata ufficiale del Partito Comunista Marie-George Buffet non arrivò al 2%.
Dopo quel passaggio viene fondato il Fronte delle Sinistre che, sempre per comodità, collochiamo a sinistra del partito socialista e a destra del mondo trotskista, dal quale provenivano Besancenot e Laguiller, riunito nel Nuovo Partito Anticapitalista. Nel 2009 il Front de Gauche si presenta alle elezioni europee. La novità cambia i rapporti di forza dentro la sinistra radicale francese e il Front de Gauche (che ingloba il PCF) supera il 6%, eleggendo 5 parlamentari, superando il Nuovo Partito Anticapitalista (4.8%, nessun eurodeputato). Leggi tutto “Analisi sulla Gauche alle presidenziali francesi”